Sound Shapes – Recensione Sound Shapes
In un momento veramente difficile per PsVita data la mancanza di giochi arriva in aiuto Sound Shapes, interessante platform musicale sviluppato dal canadese Jonathan Mark con la collaborazione del compositore Shawn-Han Liem (noto nella scena indie elettronica con il nome di "I Am Robot And Proud). Ma sarà’ riuscito questo progetto a risollevare le sorti della console Sony e a far aumentare almeno un po’ le vendite? Ovviamente no, tuttavia è un buon motivo per rispolverarla e per riprenderla in mano.
Saltando tra suoni e forme.
Le meccaniche di gioco sono piuttosto semplici. Vestiremo i panni di un essere di forma sferica e dovremo rotolare fino alla fine del livello composto da schermate fisse, evitando ostacoli e nemici di ogni genere. Le uniche abilità che avremo a disposizione saranno quella di potersi attaccare a determinate superfici e il poter spostarsi più velocemente stando attenti a tutte le cose presenti nel livello colorate di rosso, le quali toccandole ci uccideranno all’ istante. Morire infatti è piuttosto semplice e abbastanza frequente, ma grazie alla presenza di numerosi checkpoint, ripartiremo quasi sempre dal punto in cui abbiamo sbagliato. L’elemento fondamentale del gameplay rimane comunque la musica: in ogni livello, ogni moneta che raccoglieremo aggiungerà una nuova nota o un nuovo effetto al brano di sottofondo in loop, mentre i nemici e gli ostacoli si muoveranno a ritmo di musica permettendoci così di capire il momento migliore per fare un certo salto o per proseguire. In poche parole, in men che non si dica, ci ritroveremo noi stessi a far parte della canzone.
I venti livelli inseriti, divisi in cinque album, sono abbastanza corti purtroppo e il gioco si riesce a terminare in circa due ore. Tuttavia la rigiocabilità è abbastanza alta, infatti una volta terminata la campagna sbloccheremo un livello di difficoltà più difficile nel quale si troveranno anche nuovi quadri, e potremo confrontarci in classifiche online cercando di portare a termine i livelli nel minor tempo possibile.
DJ improvvisati
Sound Shapes inoltre può essere considerato un prodotto bivalente, in quanto non è solamente un platform musicale ma anche uno strumento per creare musica. Durante la campagna, in puro stile Little Big Planet, verremo premiati con degli oggetti con cui tramite l’editor di gioco potremo creare nuovi livelli e allo stesso tempo comporre nuovi brani musicali. Inizialmente questa modalità potrebbe risultare complessa data la mole di elementi sonori/visivi e le numerose opzioni di personalizzazione che avremo a disposizione, tuttavia, grazie ai comandi touch, dimensionare o spostare gli oggetti risulterà abbastanza agevole e intuitivo e la stessa cosa varrà per la musica. Tramite una griglia su schermo imposteremo le note alte nei quadrati più in alto e il cambio di velocità della battuta renderà orecchiabile anche la più semplice delle melodie. Ovviamente non si raggiungeranno risultati soddisfacenti immediatamente, bisognerà impiegare alcune ore nell’editor per avere piena padronanza di tutti gli strumenti che avremo a disposizione.
La stessa cosa non si può dire della controparte per ps3, in quanto senza i comandi touch muoversi tra i vari menù per cercare quello che serve risulta fin troppo macchinoso. Un punto a favore del gioco, infatti, è che se lo acquisteremo su una delle due console riceveremo gratuitamente la controparte mancante, con la possibilità di condividere salvataggi e contenuti scaricati.
Get into the grooves
In ambito artistico è difficile trovare un altro prodotto di così alto livello come Sound Shapes. Vantando la collaborazione di artisti del calibro di Deadmau5, Pixelijam, Superbrothers, Jim Guthrie e Beck, ritroveremo il level design di ogni pezzo ispirato ad ognuno di essi. Con Deadmau e con la sua musica elettronica ad esempio ci ritroveremo in ambienti infernali e paesaggi psichedelici, mentre con Jim Guthrie e con il suo stile più ambient e sperimentale troveremo scenari più ragionati con anche alcuni semplici enigmi da risolvere. Questo mix insomma permette al giocatore di sentirsi totalmente immerso nel brano e di avere proprio una funzione all’interno di esso.
Conclusione
Tirando le somme, Sound Shapes non è certamente per tutti. Strizza l’occhio ai più creativi e agli amanti della musica in generale, grazie al suo profondo editor. Tuttavia anche gli amanti dei platform troveranno pane per i loro denti, dato l’ottimo level design e l’originalità delle meccaniche. Inoltre, considerando la scarsa libreria che psvita ha in questo momento e l’ottimo prezzo di poco più di dieci euro con cui viene venduto oltre che il cross buy, non posso fare altro che consigliarne l’acquisto.