SkyDrift – Recensione Skydrift

Quando ho accettato di recensire Skydrift, ultimo prodotto dei Digital Reality, nella mente mi è ronzata una vocina: “ecco, il solito giochino di corse”; un po’ prevenuto, ma con tanto senso del dovere, ho vestito i panni del recensore obbiettivo e imparziale ed ho iniziato a giocare. Con sincerità, devo ammettere che è stato una piacevole sorpresa.
Skydrift sfrutta meccaniche tanto banali quanto forti e consolidate, che abbiamo già avuto modo di vedere in decine di altri giochi di corse arcade. Nello specifico, il gioco ci vuole alla guida di un piccolo aereo acrobatico, impegnati a primeggiare nella competizione contro altri otto velivoli, avvalendoci di ogni mezzo lecito e illecito.

Accendete i motori

Il primo approccio al gioco è tutt’altro che disarmante, i controlli sono facili da memorizzare e molto intuitivi al punto che, dopo qualche partita, si utilizzano con molta naturalezza. Le piste che riproducono sempre ambienti suggestivi, benchè siano “parzialmente” guidate, variano da spazi aperti, dove è possibile concentrarsi sulla traiettoria migliore o sull’attacco la difesa della posizione, ad anfratti angusti nei quali una manovra goffa equivale a schianto assicurato.
Per muovere il nostro aeroplano, i grilletti RT e LT funzionano da freno e accelleratore, lo stick analogico sinistro ne controlla i movimenti, mentre quello sinistro permette di modificarne l’inclinazione e di effettuare una manovra detta “a coltello” utilissima per evitare ostacoli improvvisi o aumentare l’angolo della curva.
Uno stile di guida spericolato contribuisce ad aumentare un indicatore “turbo” posto in basso a destra, utilizzabile in qualsiasi momento della gara, permette di avere una spinta extra.
Qualora il nostro stile di volo non servisse ad aver ragione degli avversari, sparsi per il terreno di gioco, si trovano sei powerup differenti, dal classico missile, agli scudi, passando per le mine, c’è tutto quello che abbiamo odiato e amato in altri giochi simili.
Anche l’IA che guida gli avversari è ben fatta, ed ai livelli più semplici, gli altri concorrenti non vi faranno certo vincere facile, useranno anche loro powerup e stili di guida spericolati per rendervi la vittoria più sudata.

Ad ali spiegate

Dal punto di vista estetico, Skydrift non ha nulla da inviare a produzioni più “grosse” e importanti. Gli aerei disponibili, otto in tutto, hanno ognuno le proprie livree, e bene si integrano con ciò che ci circonda; per aumentarne la visiblità, scie colorate fuoriescono dalle ali.
Nel complesso le ambientazioni sono fotorealistiche ed è particolare degno di nota la cura con cui sono stati riprodotti anche piccoli dettagli come l’acqua o le rocce; tutto ciò non ha comunque impedito di mantenere il gioco fluido e veloce senza mostrare incertezze o cali di framerate, neppure nei momenti peggiori.
Non fate però l’errore di considerare i percorsi come una semplice cornice dove si svolge l’azione, in qualsiasi momento potreste essere presi alla sprovvista da una parete che frana o un vulcano che erutta, e la stessa acqua che scende dalla cascate, per qualche istante ci rende “sporca” la visuale; insomma, tanti piccoli dettagli che contribuiscono a rendere più varia e piacevole l’esperienza di gioco. Musiche, effetti sonori dal tema “arcade” ed una completa localizzazione in italiano, completano un quadro generale più che positivo.



Meno longevo del previsto

Dopo diverso tempo speso ad apprendere tecniche e tracciati (in tutto più di 30 tra reverse e varianti), le modalità di gioco disponibili mostrano il primo vero difetto di Skydrift. Sia che sfruttiate i powerup, o gli anelli per aumentare la vostra velocità di volo, “Gara di potenza” e “Gara di velocità” si traducono nella classica competizione dove è necessario arrivare prima degli avversari; “Survival” invece, per non terminare prematuramente la competizione, vi sfida a non essere gli ultimi della fila alla scadere del tempo.
La modalità campagna single player offre sicuramente grande svago, anche in virtù del fatto che ci troviamo difronte un gioco arcade del genere “mordi e fuggi”, ma è la modalità multigiocatore che esprime meglio le potenzialità di Skydrift , sebbene non sia contemplata la sfida in locale, è possibile competere online con altri sette sfidanti in emozionanti testa a testa.

Concludendo

Di giochi come Skydrift ne abbiamo visti tanti e se ne vedranno ancora, non è un titolo particolarmente innovativo ma è sufficientemente divertente da non far rimpiangere l’investimento di MP. Consigliatissimo agli amanti del genere, consigliato a chiunque voglia un gioco immediato, semplice il giusto.

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