Sky Force Anniversary – Recensione

Il classico sparatutto è fantastico quando è fatto come si deve, anche ai giorni nostri. L’originale Sky Force (disponibile per i dispositivi mobili, inclusa PSP) era piuttosto interessante, quindi vediamo come si è evoluto nel corso degli anni fino ad arrivare a questo capitolo: Sky Force Anniversary.

La prima caratteristica che salta all’occhio non appena si inizia a giocare a Sky Force Anniversary è la lentezza dell’azione. Attenzione però: è bene tenere presente che ciò non significa che la sfida sia facile. In effetti, le fasi successive diventano piuttosto intense, con laser fissi che si estendono su tutta la larghezza dello schermo, missili diretti verso di noi e proiettili che volano in ogni direzione. Alla fine, la natura del gameplay della vecchia scuola è abbastanza impegnativa da essere gratificante ma non troppo intensa da allontanare i giocatori occasionali. È un equilibrio difficile da stabilire, ma Sky Force Anniversary riesce a centrare perfettamente l’obiettivo.

Visivamente Sky Force Anniversary è impressionante, con sfondi renderizzati in 3D ricchi di dettagli, una buona varietà di nemici e proiettili che fuoriescono dallo schermo. Detto ciò, a volte risulta difficile distinguere il proprio fuoco da quello ostile, cosa che rende alcuni momenti della campagna più ostici del previsto. Per esempio, non potendo capire la differenza tra uno dei propri missili homing e quello di un nemico, onde evitare errori è necessario evitarli entrambi. Tornando agli ambienti, sono realizzati in maniera impeccabile, anche se mancano in parte di varietà: vi imbatterete in acqua, isole complete di alberi e paesaggi rocciosi e, sul finire dell’avventura, in uno strano complesso industriale. Le musiche si adattano perfettamente allo sfondo, tanto che alcune melodie non escono più dalla testa; gli effetti sonori, nonostante le voci siano abbastanza fastidiose, sono nel complesso appropriati e fedeli a quanto ci si aspetterebbe da una produzione di questo calibro.

Oltre a eliminare ogni nemico, lo scopo del giocatore in Sky Force Anniversary sarà quello di raccogliere le stelle disseminate nei vari livelli, da riscattare poi per potenziare la propria nave. Si inizierà infatti con poca potenza di fuoco, che aumenterà a dismisura entro la fine della campagna: acquisiremo cannoni secondari, più salute, una calamita per attirare oggetti verso di noi e missili automatici di ricerca. Inoltre, ci sono altre armi speciali: una bomba, un laser, uno scudo di energia e una mega bomba, tutti componenti extra ccon i quali è possibile aggiornare l’arma principale in dotazione. Trasformare la nostra nave in una macchina da guerra in grado di distruggere tutto è fantastico, ma fate attenzione: per raccogliere tutti i potenziamenti necessari ci vuole anche una buona dose di pazienza.

Ciascuno dei nove livelli di Sky Force Anniversary include una serie di sfide da superare, che solitamente consistono nel sconfiggere un certo numero di nemici, massacrare tutti i nemici, salvare tutti gli umani e non subire alcun danno. Possiamo sbloccare ulteriori fasi ottenendo abbastanza medaglie da queste sfide; sbloccheremo anche ulteriori impostazioni di difficoltà al completamento di tutte le sfide per uno specifico livello. Queste difficoltà permettono di guadagnare ancora più medaglie quindi, soprattutto per i completisti, in quanto a longevità il gioco se la cava piuttosto bene. Ci sono anche, infine, della carte che è possibile raccogliere per garantirsi dei boost permanenti, altro elemento da considerare per potenziarsi abbastanza da essere in grado di affrontare le sfide al livello più alto di difficoltà.  I livelli disponibili restano comunque solo nove senza modalità extra, quindi saremo comunque costretti ad affrontare le stesse sessioni più volte. Possiamo però sempre invitare un amico per alleviare un po’ la noia.

Sky Force Anniversary è uno sparatutto divertente che i fan del genere e i giocatori occasionali apprezzeranno. Anche se gli appassionati di hardcore possono essere scoraggiati dal sistema di upgrade, che non offre abbastanza varietà, è comunque uno ottimo gioco che ricorda la vecchia scuola.