Sin Slayers – Recensione

Recensito su PC

Nell’universo dei giochi indie non è facile trovare titoli di un certo interesse anche perché molto spesso, a causa di scarsi budget a disposizione, è facile imbattersi in prodotti non del tutto completi o cloni di altri giochi più blasonati. Un piccolo team russo sotto il nome di Goonswarm ha cercato, con Sin Slayers, di aggiungere qualche idea interessante a un genere classico e già visto. Sin Slayers è un RPG che trae ispirazione da Darkest Dungeon aggiungendo un sistema di combattimento a turni e qualche idea davvero interessante.

In Sin Slayers ci ritroveremo a gestire un gruppo iniziale di 3 eroi – un guerriero, una sacerdotessa e un arciere – che hanno trovato rifugio in una chiesa nella Valle dei Peccatori Caduti, un regno fantasy dove le forze del male la fanno da padrone. Un vecchio saggio ci informerà – attraverso semplici messaggi di testo – che il regno è caduto nelle mani dei Signori del Male e che per salvare l’inerme popolazione dovremo eliminare i sette peccati capitali che la dominano. Ci affiderà così la prima quest del gioco: trovare il fabbro del paese che con la sua abilità sarà in grado di forgiare tutto il necessario per sconfiggere i sette Signori del Peccato che rappresentano, appunto, i sette peccati capitali.

Sin-Slayers

Il nostro party è inizialmente composto da un tank, un healer e un dps. Ognuno di loro possiede una serie di valori che ne determinano il livello complessivo. Si parte dal livello 1 e si potrà raggiungere, tramite i combattimenti o il crafting, il livello massimo cioè il 5. Ciascun eroe ha, inoltre, due slot per poterlo equipaggiare con armi, armature e altri oggetti che troveremo lungo il nostro cammino. Per finire, ogni personaggio ha delle skill personali utilizzabili in battaglia e strettamente legate al tipo di eroe che possono anch’esse essere migliorate. In seguito al completamento delle varie missioni saranno sbloccati altri personaggi giocabili per un totale di 10, ognuno con i propri punti di forza e i propri punti deboli. Spetterà a voi scegliere il giusto mix di eroi per affrontare al meglio i vari mostri che vi aspettano al di fuori dell’accampamento.

Alla ricerca dei peccatori perduti

Le sette aree della mappa di Sin Slayers, corrispondenti ai sette peccati capitali, nascondono i Boss da sconfiggere per proseguire la main story e ognuna di esse contiene due dungeon. Dopo aver trovato e sconfitto il mini-boss presente nel primo dungeon dovremo fare la stessa cosa con il Boss vero e proprio nel secondo.

Sin-slayers

Le mappe dei dungeon sono generate casualmente e sono esplorabili attraverso una visuale isometrica composta da percorsi suddivisi in caselle. Durante l’esplorazione ci si imbatte in portali per il teletrasporto, fontane per ripristinare l’energia, trappole, tombe, cadaveri, casse, mercanti e vari NPC che ci assegneranno delle brevi missioni da svolgere. Interagendo con alcuni di essi si modifica, in positivo o in negativo, l’indicatore di peccaminosità ossia una barra posta in alto sullo schermo, suddivisa per segmenti, che determina il livello di forza dei nemici che affronteremo in battaglia. Non solo, anche l’utilizzo di oggetti come cibo per ripristinare l’energia o craftare oggetti influisce sul livello di peccaminosità.

Si, avete capito bene, il livello di difficoltà del gioco lo determineremo noi, in base alle nostre scelte. Si tratta sicuramente di un’idea interessante ma che poteva essere gestita meglio, in quanto evitando di interagire con i vari oggetti sparsi per il dungeon affronteremo quasi sempre nemici di livello basso anche in fasi avanzate del gioco. Se sommiamo questo alla quantità esagerata dei vari cibi od oggetti che raccoglieremo dopo aver sconfitto di volta in volta i nemici che ci affronteranno ci ritroveremo con un livello di difficoltà generale fin troppo semplice.

Esplorazione e combattimenti

All’interno dei dungeon incontrerete inevitabilmente una grande varietà di nemici e, nella maggior parte delle situazioni, sarete obbligati a entrare in battaglia portando con voi un massimo di 5 oggetti utilizzabili durante il combattimento, che si svolgerà a turni contro un massimo di tre nemici contemporaneamente. Affronterete una grande varietà di nemici e durante la fase di combattimento sarà possibile scambiare la posizione dei tre eroi in base alle esigenze o alle differenti strategie che vorrete mettere in atto.

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Un altro aspetto interessante di Sin Slayers consiste nel fatto che anche i vostri nemici hanno dei punti di forza e dei punti deboli ma toccherà a voi scoprirli mano a mano che li affronterete. La varietà dei nemici da combattere, compresi tutti i boss dei vari livelli, è più che soddisfacente e i vari modelli grafici, seppure in pixel-art 2D, sono ben fatti e curati. Anche le animazioni, seppur semplici, sono variegate e carine da vedersi.

I nemici muoiono quando la barra della loro energia arriva a zero. Per i vostri eroi, invece, la morte definitiva – il cosiddetto permadeath – non esiste: li ritroverete al vostro accampamento una volta terminato il dungeon o se vi arrenderete abbandonando anzitempo. Esiste anche la possibilità di riportarli in vita direttamente in combattimento tramite una pietra speciale che troverete dai mercanti o che fabbricherà direttamente il fabbro presente nella base operativa. Purtroppo anche questo aspetto va a discapito della difficoltà generale del gioco in quanto la facilità con cui è possibile presocurarsi queste pietre è davvero irrisoria.

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Qualche problema di bilanciamento

Anche skillare i nostri eroi fino al massimo livello, ovvero il 5, risulta fin troppo semplice. A noi è capitato già al quarto dungeon di avere tutti e tre i personaggi al massimo e affrontare nemici di livello uno, con l’impressione che l’avventura fosse un po’ una perdita di tempo. In parte questo discorso vale anche per i boss, che se affrontati con queste condizioni e con la barra del peccato al minimo non risultano essere molto impegnativi. Peccato perché un maggiore bilanciamento tra tutti questi fattori lo avrebbe reso un ottimo gioco sotto tutti i punti di vista.

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Finito il combattimento ed eliminato i vari nemici verremo ricompensati con gli oggetti più disparati: spade, armature, anelli magici, cibo per ripristinare energia e altri oggetti che, tramite il menù di crafting, possono essere combinati tra loro per ottenere pozioni magiche, chiavi per aprire serrature e altro ancora. Sin Slayers, nonostante qualche difetto, invita comunque il giocatore ad arrivare fino in fondo ma difficilmente, una volta terminato il gioco, si avrà voglia di ripartire dall’inizio.

Sin Slayers è disponibile per PC via Steam al prezzo di 12,49€. Sono previste versioni in futuro anche per PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Sin-slayers

Sin Slayers, considerando che è pur sempre un gioco indie, è tutto sommato un buon gioco, con una grafica in pixel-art 2D molto curata e con delle buone idee a livello di gameplay che introducono elementi brillanti e molto interessanti nel filone degli RPG. Talvolta i combattimenti sono troppo sbilanciati a nostro favore ma, se vorrete, potrete renderli più interessanti aumentando la difficoltà in-game. Sconfiggere di volta in volta i Signori del Peccato, ovvero i Boss di fine dungeon, regala soddisfazioni anche se, una volta terminato il gioco, difficilmente ricomincerete tutto da zero. Sin Slayers, dopo la sua uscita ufficiale su Steam, verrà  aggiornato regolarmente con patch e gli sviluppatori hanno promesso, in futuro, l’introduzione di nuove feature. Quindi, se avete qualche euro da parte e siete fan degli RPG, vi consigliamo di dargli una possibilità.

7

Pro

  • Grafica e animazioni in 2D molto curate
  • Difficoltà variabile in base alle proprie scelte
  • Alcune meccaniche di gioco interessanti

Contro

  • A volte ripetitivo
  • Combattimenti spesso troppo sbilanciati
  • Bassa rigiocabilità
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