Silent Hill – Recensione Silent Hill
Silent Evil? Resident Hill? No! É Silent Hill!
Uno dei generi più in voga sulla vecchia PS1 era quello dei giochi di avventura/azione. Tra i tanti, una serie aveva ottenuto un successo inimmaginabile. Essa era la serie di Resident Evil. In tale serie vi era tutto ciò che un fan dei film horror/splatter poteva desiderare: sangue, morte, violenza, zombie e tanti altri abomini nascosti dietro l’angolo, sempre pronti a fare la pelle del protagonista. Come era consuetudine allora, si cercava di sfruttare l’ondata di successo generata dalla serie di RE, per poter conquistare una fetta di mercato creando dei giochi simili a RE. Molti furono i tentativi fatti, ma nessuno di essi riuscì mai a sfondare sul mercato. Però tra di essi nacque un gioco molto interessante ossia Silent Hill. All’apparenza sembrava un clone come tanti altri di RE, ma la Konami aveva saputo infondere in tale gioco un’anima propria, che gli permise di tenere sulle spine i videogiocatori fino alla sua uscita sul mercato. Ebbene, l’attesa valse la pena. Il gioco riuscì a conquistare immediatamente tutti i giocatori che lo provarono, grazie a tante innovazioni di cui era portatore. Innanzitutto il gioco ha per protagonista un uomo capace di incredibili imprese e nè vi sono elementi alla RE come gli zombie oppure un armamentario da guerra a nostra disposizione. Il gioco infatti mette nei panni di Harry Mason, uno scrittore che decide di andare in vacanza con Cheryl, la sua figlia adottiva, nella città di SH. Tutto nella norma fin qui, se non fosse che ben presto, il nostro Harry si ritroverà immischiato in un concatenarsi di eventi che vanno oltre la sua più fervida immaginazione da scrittore. Ciò che rende grande questo gioco è proprio questo: partire da una situazione reale, che potrebbe succedere ad ognuno di noi, per immergere lentamente il giocatore in eventi tanto irreali quanto paurosi. Nulla a che vedere con l’horror/splatter di RE. Lì ci si doveva preoccupare di avere sempre il dito sul grilletto e di uccidere o scappare dal mostro di turno, fino a raggiungere la salvezza. In SH invece si gioca con le paure del giocatore, inducendolo in un vero e proprio stato di terrore grazie all’atmosfera e alle ambientazioni della città di SH. Sotto questa intrigante premessa, entriamo nel mondo di SH…
Nebbia, sangue ed oscurità… need some more?
La Konami è sempre stata una delle migliori software house in circolazione. Però, strano ma vero, in ambito tecnico, con SH non ha mantenuto la sua fama. La grafica di Sh è molto scarna e grezza per i standard di allora, ma analizzando il gioco nel suo insieme, ci si sorvola tranquillamente sopra. Allora, SH si presente come un gioco costruito totalmente in 3D, quindi sia i personaggi, i mostri e ambientazioni, sono costruiti tramite poligoni; ciò consente una maggiore interattività con il mondo
di SH, ma come rovescio della medaglia c’è da considerare che ogni cosa risulta poco definita. Sia i vari personaggi che i mostri che incontrerete durante il gioco, sembreranno troppo poveri di dettagli. I personaggi sono pur sempre il mezzo attraverso cui si dipana la trama, quindi bene o male risultano riconoscibili, ma ciò che davvero lascia senza parole sono i mostri. Premetto che il loro design è davvero molto originale, nulla a che vedere coi classici zombie ad esempio, solo che
sembrano dei semplici conglomerati di poligoni che si muovono, tanto è poca la loro resa grafica. Ma ciò non interessa più di tanto, perchè essi spesso e volentieri si celeranno nei meandri di SH, sempre pronti a balzare fuori dal nulla, ed è questo che li rende "ottimi". Analizzando quindi le locazioni,una lode va sicuramente ai creatori del gioco: la città di SH sembra davvero reale in termini di design; troverete di tutto, dai bar a vari negozi; dalla zone per l’alta borghesia (piena di case a schiera) fino a edifici come l’ospedale, la stazione di polizia e un centro commerciale; insomma la città brilla per originalità e fedeltà allo stesso tempo. Una cosa fondamentale da dire a proposito della città, è che essa si divide tra giorno e "notte": nella prima correrete in lungo e in largo per la città immersa nella nebbia (nebbia che non solo aumenta l’atmosfera di panico e di solitudine, ma che serve anche ad alleggerire il motore grafico del gioco). In tali occasioni, noterete poche cose strane, ma di grande effetto (e che effetto signori miei). Quando calerà il buio invece, sarete immersi ell’oscurità totale e per avanzare dovrete fare affidamento su una piccola torcia che trovere ad inizio gioco. Questo per quanto riguarda l’aspetto generale di SH all’esterno; nel corso del gioco poi visiterete molti edifici, tra cui quelli che ho menzionati prima: sono ben curati e ricordano perfettamente gli scenari che si vedono nei film e telefilm di matrice americana… solo che certe stanze e locazioni del genere, sono così simili tra di loro che sembrerà di stare sempre nello stesso posto (per fortuna vi aiuterà la mappa, non preoccupatevi). Comunque, ciò che è davvero innovativo in questo gioco è la SH degli incubi: ad un certo punto Harry visiterà le locazioni in cui si trova, esplorandole da un punto di vista totalmente differente (la parola incubo cosa vi suggerisce a tal proposito?); ed è così che vi ritroverete a percorrere corridoi insanguinati, con muri sporchi e scostrati, delle grate di ferro al posto delle porte e del pavimento, stanze piene di orrori (che potrete solo vedere dal di fuori purtroppo) e così via… spaventati? No? Chissà se direte lo stesso quando ci giocherete. Sebbene la grafica di SH a qualche pecca di troppo, giudicando l’insieme, il giudizio è molto positivo. L’alternare il giorno e la notte, la SH normale con quella degli incubi, unito all’apparizione dei vari mostri, immerge facilmente in un’atmosfera da panico e di paura, oltre che di pura solitudine e smarrimento. Questo è il vero pregio di SH: l’atmosfera, non i dettagli grafici in sé.
Perchè questa radio fa un rumore così strano?
Ah, il comparto sonoro di SH. Detto in parole semplici è un capolavoro. Siccome il gioco si basa sull’incutere terrore al giocatore, il comparto sonoro è stato curato moltissimo per far somigliare quanto più possibile il gioco ad un vero e proprio film horror. Esplorando quindi il gioco e la città di SH, sentirete il solitario rumore dei passi di James che corre/cammina, il cigolio dei cancelli che aprirete e il legnoso rumore delle porte che aprirete e chiuderete. Tutto rispecchia esattamente un’atmosfera piena di solitudine e mistero!
Ma non solo, o meglio, non sarete soli: ad inizio gioco otterrete una piccola radio non funzionante all’apparenza. Si perchè questa radio ha la comodissima capacità di emettere dei suoni statici per avvertirvi della presenza di un mostro nei paraggi. e tale suono sarà tanto più intenso quanto più sarete vicini al nemico. Voi direte: bene, così sapremo in anticipo se c’è un mostro o meno nelle vicinanze, quindi non possono sorprenderci. Sbagliato. La radio sarà il vostro incubo principale. Come vi sentireste se improvvisamente, entrati in una stanza al buio, sentirete delle piccole scariche statiche della radio… ma nella stanza non c’è nessuno! O ancora, state correndo in un lungo corridoio, di colpo la radio emette le scariche alla massima potenza come se un mostro stesse per assalirvi alle spalle, vi voltate… e il suono cessa improvvisamente. Il bello è che di queste situazioni ce ne sono a bizzeffe nel gioco e quindi non potrete mai stare tranquilli.
Infatti oltre alla radio, vi ritroverete in delle situazioni "paranormali" che rendono questo gioco un vero gioiello di terrore. Lamenti e pianti di persone che non si vedono, i grotteschi versi dei mostri e rumori strani come macchinari in funzione quando tutto giace immobile: terrore puro.
I suoni di SH sono veramente quanto di meglio si possa desiderare per questo tipo di giochi. Altrettanto si potrebbe dire per le musiche del gioco, se non fosse che esse sono in numero talmente esiguo, da non poter esprimere un giudizio obiettivo. Quelle che ci sono, sono ben fatte ed alimentano bene il mistero che c’è dietro SH, infatti le ascoltere durante i dialoghi coi vari personaggi che incontrerete nel gioco, però sono davvero poche.
Concludendo, la Konami ha fatto un eccellente lavoro con il comparto sonoro di SH.
Have you seen a little girl? Just turned seven last month… Short, black hair… My daughter.
Il gioco inizia con un filmato introduttivo che spiega un pò del passato di Harry e mostrando in che modo egli sia arrivato a Silent Hill. Praticamente, Harry anni prima aveva una moglie; il loro più grande desiderio era di avere dei bambini, ma tale desiderio non fu mai esaudito. Harry e sua moglie decisero di andare in vacanza e la loro meta fu proprio SH. Durante il viaggio, lui e sua moglie trovarono sul ciglio della strada l’oggetto principale dei loro sogni:una bambina. Entrambi decisero di adottarla e a quella bambina fu dato il nome di Cheryl. Ma dopo qualche anno, la moglie di Harry morì, lasciando da soli le due persone che più amava al mondo. Harry allora si comportò come un ottimo padre, dando a Cheryl tutto l’amore possibile che un padre poteva dare e non facendole mancare mai nulla. In un giorno come tanti, ben sette anni dopo "l’adozione" di Cheryl, quest’ultima chiede insistentemente al padre di andare a Silent Hill. Nonostante lo stupore per la strana richiesta della figlioletta, Harry decide di portarcela. Durante il viaggio, Harry medita sul perchè Cheryl voglia andare a Silent Hill; ma durante il viaggio vengono coinvolti in un incidente: Harry perde il controllo della vettura, finendo fuori strada nel tentativo di evitare una ragazza comparsa improvvisamente in mezzo alla strada, perdendo così i sensi. A questo punto inizia il gioco: Harry si risveglia e si accorge che nel bene o nel male, è arrivato a Silent Hill. La sua auto è semidistrutta, la città è immersa in una nebbia profonda, ma soprattutto, sua figlia Cheryl è scomparsa.Avviandosi alla ricerca di sua figlia, Harry non può che notare la desolazione e il silenzio che regnano a Silent Hill, quando all’improvviso sente dei passi dietro di sè: voltandosi vede una piccola ombra nella nebbia, e credendo che sia Cheryl, la insegue per le strade della città. Dopo averla seguita fin dentro ad uno stretto vicolo senza uscita, cala improvvisamente la notte ed inizia a piovere. Incurante di questi strani avvenimenti, Harry decide di percorrere il vicolo fino in fondo, solo per scoprire che sua figlia non c’è, trovando al suo posto invece cose orribili e dei mostri che non esitano ad ucciderlo. Allora Harry si risveglia di soprassalto in un bar, come se avesse appena avuto un incubo e incontra una poliziotta, Cybil Benett, proveniente dalla città accanto e recatosi a Silent Hill dopo che le comunicazioni con questa sono state misteriosamente interrotte. Ella decide di aiutare Harry a trovare sua figlia e una via di fuga da Silent Hill, visto che tutte le strade per uscire dalla città sono crollate.
Allora? Siete incuriositi? Volete scoprire cosa si cela dentro Silent Hill? Bene, perchè è proprio questo il motivo che rende grande la trama di Silent Hill. Ciò che all’inizio sembra strano e misterioso, si arricchirà di colpi di scena veramente degni di lode, oltre al verificarsi di vari eventi che non faranno altro che aggiungere pepe alla trama di Silent Hill. Potete fare tutte le ipotesi che volete, il gioco saprà spiazzarvi come si deve. Niente è quello che sembra e non potrete mai fidarvi di nessuno, oltre al fatto che spesso e volentieri, più che trovare risposte a quello che vedrete, vi sorgeranno altri dubbi. Un eccellente lavoro, la trama si sviluppa in modo abbastanza fluido e solo verso la fine avrete una visione completa del puzzle del mistero di Silent Hill. Considerato poi che potrete effettuare diverse scelte in certi punti, che influenzeranno il finale del gioco, ciò aggiunge ulteriore valore alla trama di Silent Hill. Ottimo lavoro Konami!
Come si usa una pistola?
Almeno per quanto riguarda il gameplay, SH un pò si è rifatto alla serie di Resident Evil. Nei panni di Harry Mason, esplorerete la città di SH, sia dentro che fuori, alla ricerca di indizi che vi possano aiutare a comprendere il mistero che si cela dietro SH. Ovviamente ad ostacolarvi durante il vostro cammino vi saranno vari mostri, che potrete affrontare con i più svariati tipi di armi o più semplicemente, fuggire da essi quando possibile. Quindi esaminiamo distintamente questi due macroaspetti del gameplay di SH. Per quanto riguarda l’esplorazione e la risoluzione degli enigmi, SH si attesta su livelli molto alti. Avete a disposizione una città intera da esplorare, oltre a degli edifici "classici" (qualcuno ha detto ospedale?) da visitare completamente al loro interno. Avrete quindi piena libertà per quanto concerne l’esplorazione delle locazioni esterne (con le dovute limitazioni, ad esempio non potrete uscire dalla città poichè le strade saranno "bloccate") anche se spesso, ciò che troverete, saranno solamente degli oggetti come munizioni o bevande energetiche, ma non verrete mai a contatto con elementi concernenti lo sviluppo della trama. Questi infatti li troverete all’interno delle varie locazioni della città, ma toccherà a voi saperli raggruppare. Comunque, per gli enigmi, SH è molto particolare: in ogni locazione dovrete risolvere degli enigmi strani e abbastanza difficili in talune occasioni. Ma ciò che li contraddistingue veramente, è che sono pienamente collegati con il luogo in cui dovrete risolverli, a differenza di tanti altri giochi, dove vi sono enigmi che non stanno nè in cielo nè in terra per quanto riguarda le cose da fare e il luogo dove risolverli.
Come detto in precedenza poi, SH si alterna tra fasi di giorno e notte, normalità ed incubo. Infatti SH muterà sempre continuamente durante tutto il gioco, allontanandosi man mano dalla normalità del giorno fino all’incubo del buio. Vi ritroverete quindi ad esplorare le stesse locazioni ma da punti di vista completamente differenti (non solo in termini grafici) e ciò che rimane immutato è la pianta degli edifici, ma vi ritroverete a visitare stanze che prima erano inaccessibili, scoprendo al tempo stesso vari indizi sulla trama del gioco. Strano ma vero infatti, la vera SH sembra quella "alternativa" e solo in essa troverete le risposte che state cercando, oltre ovviamente ad un maggior quantitativo di mostri ed enigmi. Per quanto riguarda i combattimenti invece, SH è abbastanza discreto. Harry viene presentato come un normale padre di famiglia, quindi di armi e combattimenti ne sa tanto quanto io ne so di fisica quantistica, ossia Harry è un imbranato in quei campi. Però deve pur sempre sopravvivere agli orrori della collina silenziosa, quindi nel gioco raccoglierete vari tipi di armi per poter proseguire nel gioco. In SH potrete usare armi per combattere corpo a corpo come un tubo di ferro, ed userete anche delle armi da fuoco certo, solo che essedo Harry un fan dell’ippica invece che della guerra, sa sparare davvero male, a meno che non vi troviate a distanza ravvicinata dal vostro nemico.
A lungo andare preferirete usare le prime, visto che vi permettono di risparmiare molti proiettili per i combattimenti più ardui, quelli contro i bossi. Si perchè in SH vi sono anche i boss, non troppo difficili da battere in verità, visto che ognuno di essi ha un determinato schema d’attacco che vi permetterà di capire quando attaccare e quando fuggire da essi.
Sicuramente, la parte meglio riuscita del gameplay è l’esplorazione e la risoluzione degli enigmi (tutt’altro che semplici e/o banali), mentre i combattimenti non godono della stessa profondità, ma c’è di peggio in giro e quindi va bene così.
Per quanto riguarda la longevità invece, Silent Hill si merita una lode. Ci sono ben cinque finali possibili, ripeto, cinque finali che potrete vedere. Ognuno di essi sarà una particolare combinazione di scelte che effettuerete durante il corso dell’avventura (a parte il quinto, che è segreto e molto simpatico, staccato completamente dal gioco). Ma non pensiate che siano stati fatti solo per allungare il "brodo"; in SH potrete anche rigiocare con i famosi NewGame+ e quindi godere di opzioni che potrete sbloccare finendo il gioco una prima volta, oltre a poter utilizzare armi strane e potenti, sbloccate sempre finendo il gioco almeno una volta. Insomma, Silent Hill saprà tenervi incollati allo schermo per molto, molto tempo e senza mai venirvi a noia.
Concludendo
Silent Hill è senza ombra di dubbio uno dei migliori giochi di sempre. Superando tutte le aspettative, ha saputo confrontarsi alla grande col suo diretto rivale Resdient Evil, sebbene essi siano entrambi molto differenti. Il gioco vale sicuramente la pena di entrare a far parte della vostra collezione personale, sia perchè è un ottimo gioco, sia perchè è una pietra miliare del genere videoludico. Coinvolgente e longevo, se saprete chiudere un occhio sulle piccole carenze tecniche, potrete divertirvi come non mai.