Sid Meier’s Civilization V – Recensione Civilization V
Il grande classico degli strategici a turni, nuovamente sotto il pieno controllo del suo inventore e creatore Sid Meyer, torna a fare capolino su tutti gli schermi dei nostri pc in questa sua quinta incarnazione. Il pc è infatti la dimensione naturale per questo tipo di titolo e la prova non molto convincente di Revolution qualche tempo fa, titolo esclusivo per console, ne ha dato un’ulteriore conferma. Civilization V è stato completamente rivisitato e migliorato per dare nuova luce a uno dei classici della storia dei videogames.
La fiaccola della civiltà
Come ogni capitolo della serie, anche questo Civilization non è caratterizzato da una trama precisa e distinta. L’incipit consiste nel vestire i panni di un leader o capo storico di una civiltà a scelta tra quelle disponibili e fare tutto il possibile per farla crescere e prosperare. Le civiltà a nostra disposizione sono 18, ognuna con unità e caratteristiche peculiari, e toccherà a noi stabilire se basare la nostra egemonia su fattori bellici, politici o ancora culturali. Dovremo così anche stipulare alleanze con le varie civiltà prima di sconfiggerle tutte definitivamente. Più veloci saremo nella nostra scalata alla supremazia e al controllo dell’intero globo terracqueo, maggiori saranno i nostri risultati ottenuti.
Più snello
Questo quinto capitolo, ve ne accorgerete fin dalle prime battute di gioco soprattutto se siete amanti della serie, è stato concepito per attrarre anche quei giocatori occasionali che non si sono mai avvicinati ad un titolo di questo tipo soprattutto per timore della difficoltà. Il gioco però, sia bene inteso, è lo stesso di sempre con tutti i pregi che lo hanno fatto incoronare come uno degli strategici a turni più belli di sempre. Dovremo perciò, come già anticipato, primeggiare sulle altre civiltà in ogni campo; da quello scientifico, a quello bellico fino a quello economico. È sempre meglio bilanciare tutti questi aspetti, anche se alcuni prediligono l’accrescere la propria forza in un singolo aspetto per diventare così praticamente invincibile fin da subito in uno dei parametri. Da mettere in evidenze come in Civilization V l’aspetto delle scorte aurifere sia diventato di vitale importanza poichè con le nostre risorse economiche potremo sia acquistare territori già sviluppati nella scienza e cultura, sia far valere la nostra voce maggiormente in campo diplomatico. Le novità principali in termini di gameplay sono certamente da ritrovarsi nella totale rimozione della gestione della ostica politica interna e nella divisione della mappa in singoli esagoni che possono contenere solamente un’unità militare ciascuna.
Grandi novità
Senza più la politica interna da gestire in maniera continua ed ossessiva, potremo dedicarci maggiormente ad altri aspetti della nostra civiltà. Tutto ciò che riguarda il nostro Stato è raggruppato nel parametro di Politiche Sociali in cui potremo gestire e tenere sott’occhio molto agilmente le linee guida del nostro impero, inclusi tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati per far trionfare la nostra civiltà sulle altre. Per quanto riguarda invece la nuova mappa, questa innovazione consentirà anche a chi è più arretrato scientificamente o in numero inferiore di vincere comunque una battaglia. Questo perché innanzitutto non si potranno più schierare decine di unità militari nello stesso riquadro ma avrene esclusivamente una per esagono. Sarà quindi fondamentale la disposizione sul territorio e la pianificazione preventiva per avere la meglio sul nemico. Questo discorso vale ancora di più per quanto concerne i combattimenti a distanza, tornati in questo quinto capitolo in primo piano grazie alla potenza delle forze navali. Un altro elemento molto importante potenziato quest’anno è l’importanza delle peculiarità del leader che vi ritroverete ad impersonare. Montezuma negli atteggiamenti sarà molto diverso ad esempio da Napoleone o da Bismarck. Questo è un aspetto da tenere in altissima considerazione quando si stipulano i trattati diplomatici poichè regolarmente le civiltà si comporteranno come è avvenuto storicamente nella realtà. Gli Inglesi ad esempio tenderanno a sviluppare la propria flotta navale per avere l’egemonia sui mari anche a livello commerciale mentre Roma o la Germania del Kaiser saranno sempre spinte all’attacco, pungolate da un’irrefrenabile mira espansionistica. Civilization V introduce anche il concetto di Città Stato, ossia entità neutrali sulla mappa che potranno alternativamente dimostrarsi nemiche o alleate.
Sbizzarriamoci
Come sempre accade della storia di Civilization, la longevità è uno degli aspetti più apprezzati della serie. Questo perché l’esperienza di gioco dura a lungo e sempre con la stessa intensità e senza alcun calo d’interesse. La curva di apprendimento è piuttosto elevata e quindi prima di padroneggiare a pieno le dinamiche di gioco dovremo compiere numerose partite che non faranno altro che suscitare il nostro maggiore interesse. Fireaxis inoltre ha già reso disponibili online numerosi tool che ci consentiranno di personalizzare la nostra civiltà o di crearne una nuova dal nulla. Con la possibilità di creare nuove abilità, unità, luoghi o skin la longevità è pressochè infinita. Inoltre è presente una solida modalità multiplayer sia online che offline che vi consentirà di sfidare i vostri amici nella gara di supremazia tra civiltà.
Il bello dell’essere civilizzati
Il comparto tecnico è senza dubbio eccellente, specie per una tipologia di gioco come quello che Civilization incarna, in cui elementi come grafica o sonoro passano in secondo piano all’interno del complesso sistema di gioco. Per quanto riguarda il comparto grafico le unità sono tutte caratterizzate e animate alla perfezione. Anche i vari menù presenti a schermo sono molto curati e funzionali, nonché totalmente personalizzabili. Anche tutti gli effetti grafici contemplati nelle varie battaglie sono molto credibili e realistici, soprattutto per quanto riguarda le esplosioni. In questo contribuisce anche l’ottimo sonoro, da sottolineare totalmente localizzato in Italiano. Le musiche sono tutte piacevoli e soprattutto appropriate al momento specifico che stiamo vivendo, mentre gli effetti sonori sono campionamenti originali fedeli alla realtà. Per supportare tutta questa magnificenza tecnica avrete bisogno di un hardware piuttosto potente. Se quindi opterete per sacrificare grafica o effetti vari l’esperienza di gioco non sarà la medesima che un computer super accessoriato potrà fornirvi.
Il miglior Civilization di sempre
Civilization V rimane indubbiamente il migliore capitolo della serie prodotto fino ad ora, sia per le innovazioni in termini di gameplay sia per il comparto tecnico di primissimo livello. Un gioco che guarda al futuro con le radici saldamente ancorate ad un passato glorioso e di successo. Caldamente consigliato quindi sia agli aficionados della serie ma anche ai semplici amanti di strategici a turni o a coloro che vogliono cimentarsi con questo genere ma non hanno mai osato per paura della eccessiva difficoltà.