Shovel Knight
Shovel Knight, titolo indie finanziato su kickstarter e sviluppato da Yacht Club Games, approda sull’eshop di casa Nintendo al prezzo di 14,99€. Nonostante si aggiunga alla nutrita schiera di titoli caratterizzati da una grafica simil “8-bit”, si mette in evidenza per essere un titolo platform-action che farà senz’altro la gioia di quei videogiocatori nostalgici in quanto, oltre all’aspetto estetico, ammicca da vicino ai grandi titoli del passato Nintendo per un gameplay e un appeal assolutamente retrò di gran gusto e ben studiato.
Cavaliere impavido
La storia del titolo Yacht Club Games è piuttosto semplice, in linea con la maggior parte dei titoli del suo genere, e non è sicuramente ciò che spicca maggiormente tra le sue peculiarità. Infatti Shovel Knight e Shield Knight, coppia di eroi e paladini di una non meglio precisata regione, si trovano al cospetto di un amuleto all’interno della Torre del Destino. Dopo lo sprigionamento di una potente maledizione che lascia il nostro protagonista privo di conoscenza, Shield Knight sparisce e Shovel Knight, in preda allo sconforto, decide di ritirarsi a vita solitaria. Approfittando dell’assenza di giustizieri, le terre vengono prese di mira dall’Incantatrice che, insieme all’Ordine degli Spietati, prende possesso della Torre del Destino: il nostro eroe decide che è giunto il momento di rimettere a posto le cose.
Come preannunciato quindi la trama è piuttosto basica e l’evolversi della stessa sarà un semplice pretesto per avanzare nel gioco, tra un boss e l’altro, fino alla sua conclusione: La Torre del Destino.
È ora di spalare!
Una delle cose che colpisce fin da subito in un titolo come Shovel Knight è la sottile ironia, velata o meno, con cui ci si appresta a progredire nel corso della nostra avventura. Già dall’inizio, con un protagonista cavaliere che utilizza una vanga anzichè una spada per sconfiggere i suoi nemici, è evidente la genialità che sta dietro a questo titolo. Per quanto riguarda l’aspetto strettamente tecnico il prodotto Yacht Club Games si configura come un classico platform-action con sezioni di salti e distruzione muri o quant’altro, naturalmente eliminando i nemici che ci si pareranno davanti. Oltre alla raccolta delle classiche monetine, in questo caso anche pietre preziose per dare un tocco più fantasy, saranno presenti delle pozioni utili a ripristinare l’energia “Oggetto”.
Avremo quindi una barra per l’energia e un contatore per poter utilizzare tutta una serie di oggetti speciali (reliquie), acquistabili durante il gioco grazie ai tesori racimolati, che quasi sempre recheranno danni ai nemici ma saranno, inoltre, utili per avanzare in determinate zone nei vari livelli e poter quindi scoprire aree segrete. Questi “power-up” sono in tutto 12 e ci aiuteranno come preannunciato nei combattimenti, affiancandosi alle due mosse base: il “taglio” e la caduta di vanga. Suona un po’ bizzarro ma, durante i salti, sarà possibile fare danno ai nostri nemici premendo il cursore verso il basso durante la discesa; in questo modo si atterrerà con la punta della nostra arma sulla testa dei poveri malcapitati. Sarà anche possibile quindi, con un po’ di pratica, creare delle combo di rimbalzo molto efficaci e utili anche nelle boss fight.
Proprio le sfide con i nemici di fine livello, altra citazione dei classici 8-bit (chi ha pensato a Mega Man?), saranno le più interessanti sia per i siparietti pre e post battaglia, in quanto di fronte a noi ci sarà un cavaliere dell’Ordine degli Spietati, vecchie conoscenze di Shovel Knight, sia per via dei particolari attacchi e abilità che li caratterizzano. Per superarli dovremo dunque adattare la nostra strategia e sfruttare eventuali oggetti recuperati in precedenza.
Col progredire dei livelli potremo aumentare la nostra energia vitale nel Villaggio, tramite buoni pasto da consegnare al “cuoco” acquistabili o recuperabili dopo determinati livelli, e l’energia per l’utilizzo di oggetti grazie alla “fattucchiera”, mentre potremo potenziare la nostra “arma” e la nostra armatura grazie ai fabbri presenti nell’Avamposto di armeria. Interessante aggiunta riguarda gli spartiti, recuperabili in determinate zone e in tutti i livelli, solitamente in aree segrete, e consegnabili al Bardo in modo da ottenere 500 monete come ricompensa oltre a poter sbloccare determinati achievements, tra i 45 presenti per il titolo. La versione Nintendo 3DS del gioco inoltre sarà arricchita dall’Arena Streetpass, la cui sfida ci è parsa però abbastanza limitata, e dalla possibilità di utilizzare le monete di gioco della console per acquistare oro da utilizzare in game.
Alla Torre del Destino
Shovel Knight è un gioco che mostra i suoi pregi anche riguardo al comparto grafico e sonoro. Infatti, se la grafica 8-bit style potebbe far storcere il naso ai più, uno sguardo più attento rivela la grande cura posta dietro alla realizzazione del prodotto fin nei minimi particolari. Le animazioni sono sempre fluide e non ci sono situazioni in cui gli sprite impazziscono creando quei classici vortici di pixel evidenti in certi vecchi giochi. Oltre questo importante aspetto ciò che più di tutto colpisce è il sonoro che, se da un lato rispecchia anche qui lo stile retrò di Shovel Knight, dall’altro mostra una qualità davvero alta grazie alla varietà di brani, diversi per ogni area di gioco, e al coinvolgimento che portano durante le fasi di gioco, dando un ottimo ritmo a un titolo già di per sè rapido e cadenzato dai salti classici dei platform.
[signoff icon=”quote-circled”]Grazie alle molte features presenti e al solido sistema di gioco, Shovel Knight permette di godere di un’esperienza videoludica completa, seppur fin troppo breve, davvero appassionante e dotata di un livello di sfida medio-alto, ai limiti della frustrazione in certi livelli. Si configura quindi come adatto sicuramente ai giocatori più navigati, grazie anche a boss fight e a musiche coinvolgenti, ma siamo comunque certi che il titolo prodotto da Yacht Club Games si dimostrerà intrigante anche per i più giovani o per chi non si è mai cimentato in un platform 8-bit vecchia scuola.[/signoff]