Sherlock Holmes Crimes and Punishments
“Da una goccia d’acqua un logico può far derivare la possibilità dell’oceano Atlantico o delle cascate del Niagara senza aver sentito parlare né dell’uno né delle altre.”
Così Sir A.C. Doyle descriveva il metodo scientifico, ossia l’osservazione attenta e precisa dei particolari, tramite la quale è possibile trarre conclusioni, deduzioni. Tale infatti è una delle più grandi armi del suo amato personaggio: il famosissimo Sherlock Holmes, l’irreprensibile investigatore privato protagonista di molte avventure.
I ragazzi di Frogwares già in passato si sono cimentati più volte nel creare nuove avventure che hanno visto il talentuoso investigatore di Baker Street come protagonista fino ad arrivare alla loro settima incarnazione, Sherlock Holmes Crimes and Punishments. L’ultimo capitolo della saga riprende i capisaldi dei suoi antecedenti, senza tuttavia esser privo di qualche novità. Andiamo subito a vedere insieme se Frogwares ha colpito nel segno o meno.
Lo spirito di osservazione
Sin da subito verremo catapultati nel celebre appartamento 221B di Baker Street, dove ritroveremo Sherlock impegnato in uno dei suoi strambi esperimenti, a discapito del suo coinquilino e amico Watson. Vestiremo i panni di quest’ultimo per brevissimo tempo, giusto una piccola sessione di punta e clicca volto però all’azione, una sorta di brevissimo minigioco, per prendere poi il comando di Holmes a cui verrà sin da subito richiesto il suo supporto da parte dell’ispettore Lestrade per un caso di omicidio.
La prima indagine avverrà proprio sul luogo del delitto: una casa di campagna nei pressi di Londra, dove il proprietario è stato ritrovato morto dalla moglie, trafitto da un arpione per la caccia alle balene. Prima ancora di cercare indizi sul posto verremo invitati da Lestrade a parlare con la vedova e, dopo aver selezionato alcune voci del dialogo, potremo dar via a una sessione di osservazione del nostro interlocutore: il tempo sarà rallentato e ci sarà così data l’opportunità di osservare la figura della donna in tutta tranquillità, muovendo lo sguardo secondo dei binari prestabiliti, in modo tale da poter passare praticamente a setaccio il suo aspetto, gli oggetti che porta con sé, il suo vestiario e così via. A destra della figura compariranno infatti delle voci offuscate che diventeranno leggibili quando saremo riusciti a scovare i particolari in questione: ad esempio, notando che la donna indossa una catenella con un crocifisso e un rosario spagnolo, si potrà dedurre che essa è molto religiosa e che probabilmente, in passato, ha intrapreso un pellegrinaggio in terra iberica.
Tale meccanica di tracciamento del profilo del personaggio tramite l’osservazione è molto utilizzata all’interno del titolo e sarà uno degli elementi principali per risolvere le indagini condotte da Holmes. Tramite tali osservazioni , così come la ricerca e gli esami sugli indizi, di cui parleremo in seguito, sarà infatti possibile aprire nuove opzioni di dialogo o addirittura incastrare alcuni personaggi nel caso in cui mentano, riuscendo a scoprire così la verità.
Fra marinai trucidati, treni scomparsi nel nulla, misteri legati all’archeologia e chi più ne ha più ne metta, si nasconderà sempre qualcuno di losco da far parlare. I casi saranno legati fra loro dalla trama che si dipanerà capitolo per capitolo tramite piccole scene fra un caso e l’altro, in modo da legare tutte le indagini da un filo rosso e dando così continuità alla storia, che però si sviluppa in maniera lenta. C’è comunque da aggiungere che la caratterizzazione dei personaggi è davvero ben fatta e riflette quella degli originali.
Come ti incastro
Ovviamente altra fase cruciale all’interno delle nostre indagini sarà la ricerca degli indizi. Una volta sulla scena (e in alcuni casi, scene) del crimine dovremo esaminare con cura ogni meandro del luogo del misfatto. Oltre a esaminare semplicemente gli oggetti avvicinandoci, potremo anche far uso di una tipologia particolare di vista, che ricorda un po’ la modalità detective della serie Batman Arkham: l’intero ambiente apparirà colorato in bianco e nero e Holmes sarà in grado di notare particolari che agli occhi degli altri potrebbero sfuggire o sembrare superficiali. Giungeremo infatti alla scoperta di tali indizi seguendo per filo e per segno gli occhi di Holmes che, di particolare in particolare, arriverà a trovare qualche oggetto, notare delle orme e così via.
In determinate situazioni potremo anche sfruttare, tramite la semplice pressione di un tasto, il senso di immaginazione del detective londinese per ricostruire così piccole scene riguardanti il crimine e fare quindi nuove considerazioni e ipotesi in merito al caso. A volte, usando il talento di immaginazione, ci verranno proposti dei piccoli rompicapi da risolvere, dovendo andare a ricostruire delle particolari figure tramite lo spostamento di oggetti e giocando anche con la prospettiva di visione della suddetta figura.
Altre sessioni di minigiochi si avranno anche quando bisognerà aprire delle serrature, fare alcuni accertamenti o esperimenti sul caso oppure quando per brevissime sessioni si prenderà il controllo di Watson.
Come avevamo accennato prima, il ritrovamento degli indizi non è tutto, molti di essi andranno infatti esaminati attentamente e per far ciò Holmes farà uso dei suoi archivi e dei suoi laboratori. Dovremo infatti legare documenti o oggetti ad avvenimenti recenti o meno, tramite la consultazione della biblioteca o delle riviste che Holmes conserva nei suoi archivi, in modo tale da avere più informazioni su di essi. Se invece la tipologia di indizio ritrovata sarà ad esempio un campione di sangue, della terra, una lettera macchiata di inchiostro e così via, faremo ricorso agli strumenti di laboratorio, in modo tale da venire a capo di altri quesiti, a volte dovendo anche risolvere dei piccoli rompicapi.
Indizi, ipotesi e conclusioni
Insieme a Watson avremo un altro fido compagno: il diario di Holmes. Su di esso verranno appuntate tutte le informazioni necessarie per portare avanti il caso, suddivise per tipologia. Vi saranno elencati gli indizi, i profili dei coinvolti nel caso, tutti i dialoghi e i documenti scovati. Tramite il diario potremo anche consultare alcune statistiche, spostarci fra le varie location disponibili a seconda dell’indagine che si sta portando avanti e consultare i vari obiettivi necessari per proseguire nel gioco. A volte però alcune voci non saranno molto chiare e magari ci metteremo un po’ a comprendere cosa fare e come agire.
Una volta raccolti tutti gli indizi del caso, aver interrogato le varie personalità coinvolte nel misfatto , esaminato gli svariati documenti et simili potremo prendere in considerazione le varie ipotesi che via via si creeranno nella mente di Holmes. Potremo infatti avere accesso a una schermata che illustrerà le varie constatazioni sul caso che potranno essere collegate fra loro e, così facendo, formulare delle ipotesi che verranno raffigurate sotto forma di piccoli neuroni. Cliccando su di essi sarà infatti possibile andare a scegliere fra due ipotesi contrastanti fra loro e, una volta fatta la nostra decisione, la teoria da noi esternata potrà andarsi a legare con le altre, connettendo i neuroni fra loro e formando così una sorta di rete che culminerà nella comparsa della conclusione del caso e quindi con l’accusa certa nei confronti del colpevole. A seconda delle nostre scelte potranno esserci così diverse conclusioni e quindi diversi colpevoli, ma soltanto una sarà quella giusta. Una volta chiuso il caso potremo così controllare, se lo vorremo, se abbiamo chiuso il capitolo con il finale corretto o meno e, nell’eventualità che non sia di nostro gradimento, ripartire dal punto in cui abbiamo formulato la conclusione, senza perdere gli indizi e tutto il resto, e cercare di trovare il finale valido.
I colori ed i suoni del 1800
Durante le avventure di Holmes e Watson visiteremo varie zone della Londra del XIX secolo, ricostruita in perfetto stile del periodo. I colori, lo stile architettonico e l’atmosfera che si respira è quella tipica dell’epoca vittoriana, ovviamente intrisa di mistero e suspance. È evidente insomma la cura che Frogwares ha impegnato nel realizzare i modelli e le textures del titolo, anche se a volte sbuca fuori qualche imprecisione o qualche effetto di luce non del tutto naturale. Qualche piccola pecca anche nelle animazioni che a volte si rivelano essere leggermente legnose.
Il doppiaggio invece, totalmente in lingua inglese, si mostra anch’esso come un lavoro ben fatto: le parole e le intonazioni si accoppiano benissimo con le espressioni del viso. La musica invece non sarà una nostra compagna di viaggio fissa, soltanto in alcune sezioni del gioco saremo affiancati da essa: le tracce si rivelano essere adatte all’atmosfera ma sono un po’ prive di mordente.
Sherlock Holmes Crimes and Punishments si rivela essere un piccolo gioiellino fra i rappresentanti del suo genere: non sarà difficile ritrovarsi coinvolti e presi nelle indagini, immersi nell’atmosfera tipica della Londra di Holmes e compagni. Il titolo ovviamente non è privo di difetti: ci sarà qualche momento di calo durante la risoluzione dei casi, le assenze di colonna sonora in certe sessioni di gioco, qualche imprecisione nei diari e a volte qualche sessione di gioco un po’ troppo semplicistica. Tali imperfezioni però non minano pesantemente il risultato. In definitiva è sicuramente un titolo che va consigliato sia agli amanti del genere che non: le ore spese su Sherlock Holmes Crimes e Punishments saranno senza dubbio coinvolgenti e divertenti.