Shenmue II – Recensione Shenmue II
Dal Giappone con furore
Per chi non avesse portato a termine il primo capitolo, in questa edizione per Xbox otterrete in omaggio un DVD intitolato "Shenmue: The Movie". Una raccolta di cut scene del primo episodio che spiega tutta la vicenda nei minimi particolari. I fatti principali che incombono sulla storia di Shenmue iniziano dall’assassinio del padre di Ryo (il protagonista) da parte dell’antagonista, Lan Di, uno spietato maestro di arte marziale cinese. Il povero ragazzo, sconvolto dalla perdita del padre, si mette in cammino verso un lungo viaggio per trovare e quindi vendicarsi dell’assassino del padre. Ryo, nel corso della storia, mette in atto vari tentativi per fermare l’astuto e potente Lan Di, ma invano. Lo spietato maestro di arte marziale cinese fugge verso la grande metropoli Hong Kong, e da qui nasce la vera avventura. Nel corso di essa ci saranno molti personaggi disposti a dare una mano al protagonista, aiutandolo ad andare avanti e a raggiungere il suo scopo principale. Affrontare pericoli di ogni genere, partendo da varie risse di strade con bande di malviventi fino arrivare a combattere faccia a faccia con maestri di jujitsu, sarà pane quotidiano per il protagonista.
In un nuovo regno videoludico
Nel corso dell’avventura ci saranno molti posti da visitare, tra cui il porto di Aberdeen, Wan Chai, Kowloon e Guilin, che sono tutte aree molto vaste e famose. Man mano che si porterà a termine una buona parte di storia, gli avvenimenti temporali causeranno lo spostamento del protagonista in altre città e paesi, ma prima che ciò succeda è consigliato cercare di concludere le apposite missioni secondarie del luogo. In ogni quartiere ci saranno persone diverse, con caratteri e lavori differenti. Come già detto prima, più sono grandi i quartieri e più possibilità di sub-quest si faranno vive. L’interagire in questo gioco è tutto: parlare, discutere di avvenimenti successi in quell’arco di tempo e cercare di rispondere in modo giusto ai quesiti che vi faranno gli abitanti vi coinvolgerà e vi trasporterà in quell’apposito ambiente e momento. Un altro punto a favore è la vastità e l’immensità dei luoghi: possiamo rimanere fermi ad ammirare il panorama, le strutture architettoniche orientali e le attività cittadine ore e ore senza stancarci o annoiarci.
Parlando del sistema di combattimento, in questo capitolo sono stati apportati molti aggiornamenti per quanto riguarda mosse, attacchi e prese di ogni tipo. Affrontare un combattimento, specialmente con nemici professionisti, non è un gioco da ragazzi, e per questo a volte potrà risultare frustrante. Ma non allarmatevi: ad aiutarvi ci saranno le abilità acquistabili in negozi appositi, le quali, anche se care, saranno di vostro aiuto. Il Quick Time Event è uno degli aspetti più importanti di tutta la breve saga. Dovrete metterlo in atto mentre lavorate (o al porto di Aberdeen o al magazzino di Kowloon, trasportando le casse), in tratti principali della trama o semplicemente quando comprate un gadget dagli appositi macchinari. Paragonando questa abilità con il primo capitolo, adesso con le modifiche aggiunte, il QTE durerà molto di più, e la complessità nel metterlo in atto sarà molto evidente, ma una volta imparate le basi sarà come bere un bicchier d’acqua.
Realtà e Magia allo stato puro
Anche se è passato un lungo periodo di tempo dalla sua uscita, possiamo definire le ambientazioni di questo titolo come le più profonde, le più reali e le più ben caratterizzate di tutto il panorama videoludico del passato, partendo dalla città più tecnologica di quei tempi fino ad arrivare in luoghi remoti adatti ad eremiti. La magia di questo gioco non finisce di colpire e appassionare anche la generazione futura, facendo capire che un capolavoro del genere, sotto questi aspetti, non potrà mai più esistere. A ciò si associa anche la musica orientale, colma di potenza assoluta su questo campo, e la ben dovuta caratterizzazione dei personaggi sotto l’aspetto fisico, strutturale ed anche caratteriale, accompagnati da un buon doppiaggio nella lingua madre (giapponese), oppure in inglese.
Aspettando un nuovo capolavoro
Come già detto prima, Shenmue è un capolavoro senza precedenti, caratterizzato a dovere per diventare un punto di riferimento nella storia dei videogiochi. Nonostante la sua immensa bellezza, non è accettato come tale da tutti per via della sua lentezza nei passaggi della trama e per la giocabilità molto elevata, e ciò ha frenato in qualche modo il successo del titolo, rendendolo poco noto al pubblico. Prendendo l’essenza positiva e maestosa del primo capitolo facendolo diventare ancora più colossale, questo episodio può per vari aspetti risultare superiore (parlando sempre rispetto al prequel), ma per altri non è così. Un’avventura che dura circa un centinaio di ore di gioco (completandolo a dovere), mentre nel nostro animo non ha fine. Uno dei più importanti episodi videoludici, assolutamente da provare e gustare fino in fondo.