Shantae and the Seven Sirens – Recensione
Era il lontano 2002 quando WayForward Technologies, insieme a Capcom, pubblicò il primo gioco di Shantae per GameBoy Color. Il titolo ebbe un discreto successo e quello che era un singolo gioco divenne un brand e una saga con cinque giochi all’attivo.
Il titolo che vi recensiamo oggi è il quinto, nonché ultimo, gioco dedicato alla simpatica eroina di WayForward, Shantae and the Seven Sirens.
La Trama
Shantae and the Seven Sirens segue direttamente il finale di Shantae Half-Genie Hero. La nostra Shantae, accompagnata da suo zio e i suoi amici Bolo e Sky, giunge presso l’Isola Paradiso per una vacanza. Lì, viene invitata dal sindaco dell’isola a esibirsi nel festival delle ragazze mezze-genio. Shantae, infatti, non è l’unica mezza-genio del mondo e fa la conoscenza di altre cinque ragazze della sua stesse specie. Improvvisamente, le cinque ragazze scompaiono e sarà proprio compito di Shantae ritrovarle e scoprire quali misteri avvolgono l’isola.
Questo è l’incipit della trama e per quanto il suo sviluppo non abbia particolari picchi di originalità, bisogna ammettere che la storia scorre piacevolmente e non manca qualche colpo di scena, in particolar modo verso la fine del gioco. La trama si svilupperà soprattutto attraverso i dialoghi tra i vari personaggi e, a tal proposito, vi menzioniamo uno dei più grandi pregi del gioco: il doppiaggio. Shantae and the Seven Sirens è stato interamente doppiato in inglese e le voci ci sono sembrate assolutamente azzeccate per ogni singolo personaggio. Non altrettanto lodevole invece, la localizzazione italiana, che spesso incappa in errori di lingua anche banali.
Comparto Grafico e Sonoro
Dal punto di vista grafico e sonoro, il gioco è una vera delizia. Lo stile cartoon che caratterizza l’intero gioco (con la presenza di alcune cut-scene animate) è davvero bello da vedere e si mostra in una vera e propria esplosione di colori, dai più cupi ai più vivaci. Le aree di gioco sono tutte diverse l’una dall’altra e ognuna di esse è contraddistinta da un proprio stile grafico e sonoro. Stessa cosa dicasi per i personaggi: tutti differenti e memorabili.
Per quanto riguarda, invece, il comparto sonoro bisogna solo fare i complimenti a WayForward: le musiche sono veramente ben fatte e curate e spaziano tra varie culture musicali. In alcune aree, per esempio, avremo musiche dalle sonorità arabe, in altre da sonorità più occidentali.
Un metroidvania classico
Shantae and the Seven Sirens è un metroidvania in 2D di stampo classico. Aspettatevi, quindi, tante aree collegate tra loro attraverso un buon level design e, soprattutto, tantissimo backtracking da fare nel corso della vostra avventura. Bisogna comunque dire che il passaggio da un’area all’altra, spesso, richiederà tempi di caricamento un po’ troppo lunghi a nostro avviso e non è proprio il massimo in un gioco in cui bisogna spostarsi molto spesso tra le aree di gioco.
Molte zone, come da tradizione nei metroidvania, vi saranno all’inizio inaccessibili e saranno raggiungibili solamente dopo aver ottenuto dei poteri per la nostra eroina. Da qui, infatti, giungiamo a un elemento di gameplay che caratterizza tutti i metroidvania e, in particolare, i titoli di Shantae: le trasformazioni. Nel corso del gioco otterremo infatti la possibilità di trasformarci per superare determinati ostacoli: diventare un piccolo camaleonte per arrampicarci sui muri o trasformarci in una rana per nuotare attraverso i canali acquatici, per dirne solo alcuni.
Sistema di Combattimento
Come in tutti i titoli di Shantae, combatteremo utilizzando la folta chioma viola della nostra eroina a cui si aggiunge la possibilità di utilizzare alcune magie che apprenderemo durante il gioco. In più, potremo acquistare nei vari negozi sparsi nelle aree di gioco degli oggetti come boomerang o razzi per variare ancora di più il nostro stile di combattimento. I nemici sono tutti diversi e belli da vedere da un punto di vista grafico, ma non molto ostici da affrontare. In questo senso, anche le boss-fight sono risultate piuttosto semplici. Questo può essere un contro per i giocatori più esperti, ma un pro per i più piccoli o per i neofiti del genere. Dal punto di vista della difficoltà, Shantae and the Seven Sirens è un ottimo metroidvania per chi si approccia per la prima volta al genere e, in caso di riscontro positivo, potrebbe passare poi a titoli più complessi come Hollow Knight o i più classici Metroid e Castlevania.
Sconfiggere i nemici, ci permetterà inoltre di collezionare diverse carte o figurine raffiguranti i nemici stessi. Queste carte avranno un valore sia da un punto di vista collezionistico sia da un punto di vista del combat system. Potranno infatti essere equipaggiate fino a un massimo di tre carte attraverso il menu e ci daranno dei piccoli bonus nel combattimento (sia in difesa che in attacco).
Longevità e New Game+
La versione per PlayStation 4 che abbiamo provato non mostra nessun calo di frame rate e l’esperienza di gioco è risultata stabile durante tutto il corso della nostra avventura. La longevità, inoltre, ci è sembrata corretta per un titolo di questo tipo e si attesta sulle sette ore. Tuttavia, questo tempo va raddoppiato nel caso in cui si vogliano raccogliere tutti i collezionabili sparsi all’interno del gioco e risolvere tutti gli enigmi ambientali.
Da menzionare, infine, il New Game + che si sbloccherà alla fine della vostra prima avventura. Si potrà infatti riaffrontare il gioco con un maggior livello di difficoltà dato principalmente dalla maggior quantità di danni che viene inflitta dal singolo colpo dei nemici.
Shantae and the Seven Sirens è un ottimo metroidvania che si mostra con un eccellente comparto tecnico, grafico e sonoro, al netto comunque di tempi di caricamento un po’ troppo lunghi. Per quanto la trama non sia particolarmente originale, il titolo riuscirà comunque a tenervi incollati col sorriso grazie alla sua verve comica e ai suoi simpatici personaggi. Se siete amanti della saga di Shantae e dei metroidvania in generale, non potete farvi sfuggire questo titolo.
Pro
- Comparto grafico e sonoro eccellenti
- Ottimo per i neofiti del genere
- Alta rigiocabilità grazie ai collezionabili da trovare
Contro
- Tempi di caricamento un po' troppo lunghi
- Localizzazione italiana non all'altezza
- Un po' troppo semplice per i più esperti