Shadowrun Trilogy – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Quello di Shadowrun non è un nome straordinariamente famoso, quindi se già sapete di cosa si tratta saltate direttamente qualche paragrafo, perché una minima introduzione bisogna farla. Nato come gioco di ruolo “cartaceo” (sulla scia dei vari Dungeon & Dragons, Cyberpunk e Vampire: The Masquerade), Shadowrun ha avuto negli anni ‘90 varie incarnazioni videoludiche, solo che a parte la prima per SNES, le altre sono state delle robette abbastanza dimenticabili.

Alla fine nel 2012 Jordan Weisman, uno dei creatori del tabletop originale, probabilmente stanco di vedere bistrattata la sua creatura da vari team di sviluppo, ha detto: “Sapete che c’è? Mi farò un videogioco tutto mio, con blackjack e squillo di lusso” [semi-cit.]. E così ha fatto: ha aperto un progetto su Kickstarter in cui prometteva un’esperienza fedele al gioco di base, che venne finanziato in appena 28 ore di gente che lanciava soldi allo schermo. Nacque così Shadowrun Returns, a cui sono poi succeduti Shadowrun: Dragonfall e Shadowrun: Hong Kong, tutti titoli creati per PC e in seguito adattati per mobile.

Dopo fin troppi anni di attesa, il trittico arriva infine anche su console col titolo di Shadowrun Trilogy, una raccolta di tutti i capitoli usciti, completi di missioni e contenuti aggiuntivi rilasciati anche post release. Se già conoscete i suddetti giochi, sappiate quindi che in questa compilation non troverete niente di nuovo. Se invece è la prima volta che ne sentite parlare, vi piacciono i giochi di ruolo classici di stampo occidentale, le atmosfere cyberpunk e magari anche i tattici, questa trilogia sarà per voi un autentico paese dei balocchi.

Uno dei punti forti di Shadowrun è il suo setting particolare: immaginate una versione alternativa e futuristica del nostro mondo in cui convivono più razze e dove la magia è riemersa e viene impiegata nella ricerca e dalle corporazioni. È un mondo in cui l’estetica cyberpunk, fatta di neon, transumanesimo e realtà virtuale, ingloba elementi propri delle opere fantasy. Nelle strade delle città è quindi possibile trovare un elfo hacker professionista tanto quanto un umano mago, un nano affiancato da un drone e un troll capace di evocare degli spiriti.

Potrebbe sembrare un mischione immondo, ma in realtà le fondamenta del gioco tabletop sono solide, credibili, colme di dettagli di lore interessanti. Il mondo di Shadowrun è estremamente ricco e stratificato, le varie razze presentano degli accurati background culturali e geopolitici, e il suo worldbuilding è davvero notevole.

Shadowrun Trilogy

I giochi contenuti nella Shadowrun Trilogy sono più antologici che dei sequel nel senso classico del termine. Si tratta comunque di tre avventure a sé stanti, tanto che per ognuna potrete creare un diverso protagonista, ma sono presentate e si susseguono in modo talmente uniforme che possono essere considerate come capitoli di un’opera unica.

Ciascuna storia vanta una scrittura davvero eccellente e i temi che solleva hanno quella fascinazione e attualità tipiche dei setting cyberpunk. Nonostante la grande quantità di dialoghi scritti (purtroppo privi di doppiaggio), lo stile asciutto e il ritmo incalzante li rendono avvincenti. Per capirci: ci risparmia dozzine di battute ampollose che potrebbero portare allo sbadiglio selvaggio. Detto questo, si sta parlando comunque di avventure story driven dove la narrazione e il gioco di ruolo sono al centro di tutto, quindi chiedetevi se siete dei giocatori a cui piace immergersi nel testo. Il modo in cui si conduce la storia fa parte dello stesso gameplay di Shadowrun. Passerete tempo a esplorare le ambientazioni, intraprendere missioni e fare scelte di caratterizzazione durante i dialoghi che avranno il loro peso per l’andamento degli eventi. In questo senso potrete scegliere di investire i vostri punti abilità anche nelle capacità oratorie.

Oltre la parte puramente narrativa, le battaglie tattiche ricalcano molto da vicino lo stile di XCOM, in particolare nell’importanza al posizionamento delle unità rispetto alle coperture, ma anche nel saper valutare come gestire gli spostamenti e i punti abilità. La varietà di situazioni e di rigiocabilità è garantita grazie alle numerose combinazioni di razze, classi e abilità disponibili. Le possibilità e le situazioni sono davvero molte e i combattimenti metteranno a dura prova la vostra capacità di gestire la situazione.

Shadowrun Trilogy

Uno dei pochi aspetti non proprio ben riusciti è il famigerato sistema di probabilità di successo per i colpi. Capita non di rado di trovarsi in situazioni in cui una percentuale di successo attorno all’80% sia sufficiente per rendere una tattica inaffidabile e imprevedibile. Ottimizzare la precisione è fin troppo centrale nell’economia degli scontri e nella crescita dei personaggi.

Anche la telecamera fissa non è di grande aiuto al giocatore, sia quando serve di valutare le situazioni sul campo di battaglia, sia quando ci si ritrova bloccati nell’esplorazione. Non è una cosa che rovina del tutto l’esperienza di gioco, ma può essere molto fastidioso.

Shadowrun Trilogy

Piccola nota a margine sull’aspetto grafico: se vi aspettate delle esuberanze visive da un tattico partite male, e per questo trittico di giochi ancora di più, dato che si tratta di un progetto nato indipendente. Shadowrun non ha mai puntato su una resa grafica straordinariamente dettagliata, quanto piuttosto sull’estetica particolare e l’atmosfera trasmessa a braccetto con la narrativa.

Da questa compilation non mi aspettavo alcuna opera di restaurazione, figuriamoci, ma sarei stato più soddisfatto se non avessi trovato qualche sporadico glitch e dei tempi di caricamento lunghetti. Problemucci non gravi che i giochi originali si trascinano sin dalla release su PC, ma che si sperava veder spariti.

Shadowrun Trilogy

Nonostante qualche lieve nota negativa, Shadowrun Trilogy è una collection di assoluto spessore. Non è per tutti, in particolare per chi non regge i combattimenti tattici o per chi non trova alcun piacere nell’immergersi in un gioco di ruolo dalla forte narrativa. Se invece state a ruota di tabletop, vi piace immergervi in schede di personaggi fatte di numeri e caratterizzazione, e se soprattutto le ambientazioni cyberpunk stimolano la vostra fantasia e la riflessione su temi sociali e umani, chiudete questa recensione e acquistate subito quest’ottima trilogia. Noi l’abbiamo provata su PlayStation 5, ma su Nintendo Switch è la morte sua.

8

Pro

  • Mondo estremamente stratificato
  • Ottima scrittura
  • Gameplay tattico profondo e stimolante
  • Tre validi giochi in uno

Contro

  • Graficamente modesto
  • Sporadici difetti tecnici
Vai alla scheda di Shadowrun Trilogy
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