Shadow Tactics: Blades of the Shogun – Recensione
Le nuove tecnologie, combinate alle meccaniche che hanno reso famoso un genere videoludico, possono dar vita a qualcosa di davvero innovativo. Per rendere un gioco memorabile e indelebile nella mente di neofiti o veterani però, vi sono dei punti cardine da rispettare: level design, gameplay e una storia che faccia da collante al tutto.
Ultima fatica dei ragazzi di Mimimi Productions, edito da Daedalic Entertanimen, Shadow Tactics: Blades of the Shogun non è altri che la riproposizione in chiave moderna di Desperados e Commandos. A differenza dei due capostipite del genere però, Shadow Tactics vi vedrà catapultati nelle terre nipponiche, dove impersonificherete cinque personaggi dediti a portate la pace lungo tutto il paese martoriato da criminalità e omicidi.
Uniti per liberare il Giappone
Il gioco ha inizio nei panni di Hayato un ninja incaricato di proteggere lo Shogun, infiltratosi tra le linee nemiche. Il tutorial iniziale vi spiega con estrema chiarezza le meccaniche di gioco: movimento del personaggio, telecamera e progressivamente altre meccaniche utili durante il dipanarsi della storia. Man mano che la storia avanza vi ritroverete affiancati da altri quattro alleati, ognuno con le proprie abilità.
La trama di Shadow Tactics è correlata in maniera indissolubile al suo gameplay. Qui infatti il gioco chiederà al giocatore di ragionare in maniera meticolosa su di ogni singola mossa, se si trasgredirà questa regola fondamentale, si andrà incontro a una prematura dipartita del personaggio.
I quicksave sono forse l’idea più riuscita di tutto l’intero gameplay. Grazie a loro infatti il giocatore potrà salvare autonomamente i propri progressi: il gioco vi consiglierà, quasi in maniera petulante, di salvare onde evitare premature dipartite.
Innovazioni in chiave moderna
In Shadow tactics le innovazioni non sono sostanzialmente rilevanti rispetto al genere e ai titoli a cui si ispira. Infatti a differenza dei vecchi RTS, l’interazione con l’ambiente che ci circonda è stata sensibilmente migliorata. L’ottimo level design unito all’intelligenza tattica del giocatore, porterà ad avere la meglio su di un gruppo di nemici, semplicemente facendo rotolare un barile su di loro. Oltre all’interattività migliorata, in Shadow tactics vi sarà una sorta di slow motion quando verrete individuati. Quest’ultima feature però al momento risulta essere una lama a doppio taglio, in quanto la telecamera rallenterà parecchio, costringendovi a perire sotto i colpi nemici. Una volta presa dimestichezza con questa meccanica però, tutto risulterà più semplice e immediato facilitandovi la fuga qualora foste individuati.
Una vera gioia per gli occhi
Shadow tactics può vantare un’ottimizzazione certosina e questo influenza sensibilmente il gameplay. Il titolo realizzato con una grafica che ricorda il buon Diablo 3, (con tanto di visuale isometrica), risulta estremamente piacevole alla vista, merito anche di un interfaccia pulita e chiara. Grazie a quest’ultima infatti l’interazione con lo scenario risulta estremamente intuitiva, evidenziando eventuali oggetti con cui interagire o l’individuazione dei nemici.
Oltre al gameplay, il sonoro di Shadow tactics risulta essere piacevole senza disturbare troppo il giocatore. Le musiche di sottofondo accompagneranno il giocatore lungo la propria crociata. e il doppiaggio risulta essere di buona qualità, grazie anche all’aggiunta della lingua giapponese. Pesa l’assenza di qualsivoglia interfaccia/sottotitoli nella nostra lingua.
L’ombra è vostra alleata
In Shadow tactics l’oscurità è vostra amica, grazie a lei infatti ogni missione potrà essere finita con successo. Il gioco vi consentirà di approcciarvi a ogni missione in vari modi: la via del caos non sempre porterà ai buoni risultati. L’ottimo level design, unito all’intelligenza del giocatore, porterà ad avere la meglio sui nemici, pianificando ogni singola tattica. La difficoltà quindi di Shadow tactics risulta essere calibrata in maniera inappuntabile, un singolo errore infatti anche alle difficoltà più basse non vi darà scampo, portandovi all’inevitabile Game Over.
L’ambientazione di gioco risulta essere molto intrigante, ogni area è strutturata in maniera diversa, passando da livelli nelle cittadine, alle foreste più tenebrose, fino ad arrivare in luoghi innevati. La difficoltà superiore alla norma rende Shadow tactics un titolo non adatto a chi vuole trascorrere qualche oretta con il mouse/pad in mano: questo titolo infatti richiede la più precisa coordinazione per essere goduto a pieno.
Parola d’ordine: ottimizzazione
Il titolo può vantare dalla sua una cura al dettaglio notevole, ogni cosa è messa in maniera tale da aiutare il giocatore lungo tutta la storia. L’ottimizzazione risulta essere davvero buona anche se necessita di un miglioramento il caricamento iniziale di ogni area, il quale prevede dei tempi non proprio rapidi. L’adattamento al pad risulta essere molto comodo, in quanto una volta inserita la periferica al vostro PC, il gioco cambierà totalmente l’interfaccia grafica, andando a semplificare di molto il gameplay. Qui infatti il tradizionale punta e clicca, viene sostituito dalle levette analogiche dedite al movimento del personaggio e della telecamera.
I ragazzi di Mimimi Productions con Shadow tactics : Blades of the Shogun vogliono riportare in Auge un genere che da molti anni non propone molte innovazioni. L’ambientazioni riuscite e una trama che si fa apprezzare rendono il titolo un ottimo passatempo, a patto che accettiate l’elevata difficoltà che il gioco propone.
Pro
- Ambientazione curata
- Approccio libero alle missioni
- Alta rigiocabilità
Contro
- Trama non proprio eccelsa
- Difficoltà punitiva
- Mancanza di qualsivoglia interfaccia/sottotitoli in lingua italiana