Scribblenauts Unlimited – Recensione Scribblenauts Unlimited

Il ritorno di Scribblenauts più che mai

È il lontano 2009 quando la 5th cell – una software house di Seattle – decide di lanciare Scribblenauts su piattaforma Nintendo DS, riscuotendo un notevole successo. Un prodotto che conta circa ventottomila vocaboli, per una quantità impressionante di combinazioni. E dopo Super Scribblenauts e Scribblenauts Remix, ecco che la serie approda finalmente su PC: il neonato Scribblenauts Unlimited. Un prodotto già conosciuto per gli appassionati del genere, ma che per pc assume nuove connotazioni. Il titolo è un valore aggiunto alla serie, grazie anche ad alcune novità non presenti nei capitoli precedenti. Per gli appassionati della saga è un titolo da provare. Maxwell ha bisogno di rispolverare il suo taccuino per l’ennesima volta.

 

 

 

Un taccuino per tutti. Un taccuino per tutto

Per certi versi è un prodotto insolito, soprattutto per l’inconsistenza della trama. Ben inteso; essa c’è, ma serve solamente a mantenere quel contesto narrativo necessario a non farci perdere la bussola durante la nostra esperienza di gioco. È un pretesto per sorreggere un grandissimo sistema che fonda il nucleo della sua giocabilità sulla completa espressione della fantasia di chi gioca. E in quel campo è ben difficile mantenere i piedi per terra, ancor di più se stiamo parlando di Scribblenauts.
Ma il copione è sempre lo stesso, soprattutto per quanto riguarda l’originalità con la quale la serie si è distinta. Avremo il nostro taccuino magico con la possibilità di inserire ciò che si desidera nel gameplay. Migliaia di oggetti, migliaia di aggettivi e infiniti modi di esprimere la propria creatività. E una volta capito che la parola d’ordine è "posso creare ciò che voglio" ci si affeziona presto al titolo. Le missioni non saranno mai uguali tra di loro e ognuno avrà una storia a sè, o meglio, creeremo noi la storia in migliaia di modi differenti. Potenzialmente si potrebbero risolvere i quesiti in infiniti modi, se solo non fossero così facili e quindi difficilmente ripetibili una seconda volta se non ci si vuole annoiare.
E menomale che si respira aria di nuovo. In questo nuovo titolo, la 5th cell ha implementato la nuova modalità editor, che ci permetterà di modificare gli oggetti da noi stessi evocati per renderli maggiormente personalizzabili. Insomma, un ulteriore passo avanti verso l’enfasi di espressione della propria fantasia da parte della saga; un ulteriore punto esclamativo per la direzione artistica. Ma per quanto tale, l’editor non sopperisce completamente alla semplicità con la quale andremo a completare tutte le missioni, tanto che a volte è più divertente esplorare liberamente sperimentando qualsiasi cosa.

 

 

 

La creatività prima di tutto

Come già detto poco sopra, siamo di fronte ad una direzione artistica condotta in maniera più che creativa, ed è questo ciò che traspare non appena interagiamo con l’ambiente grafico. Oltretutto il titolo non pretende molto. Con i suoi 2 GB di spazio libero su hard disk richiesto e un processore modesto per sorreggere la potenza del motore grafico, capiamo subito che è un prodotto leggero, accessibile anche a quelle macchine oramai superate di 5-6 anni. Certo, la grafica in bidimensione alleggerisce non poco.
Ma nonostante la grafica retro, si fa valere lo stesso, soprattutto grazie ad una ricchezza di colori degli scenari e delle texture davvero azzeccata, in sintonia con gli ambienti e con quel clima di festa che si respira un po’ dappertutto. Una serie di scelte equilibrate che alimentano il valore affettivo del titolo stesso, e di cui molti ne saranno piacevolmente colpiti. Il risultato è dunque un comparto tecnico che riesce ad amalgamare prestazioni di gioco, usabilità e qualità grafica.
Va menzionato anche il gran lavoro di porting da parte di 5th Cell. Non è assolutamente indifferente; bisogna tener conto che la trasposizione del gameplay della serie Scribblenauts da Nintendo DS a Pc si porta dietro anche una profonda modifica degli input di gioco. Se prima ci mettevamo a creare oggetti con il touchpad, ora dovremo farlo con mouse e tastiera, che per altro non fanno rimpiangere lo schermo touch. Anzi, l’esperienza di gioco viene velocizzata, rendendo più fluida l’interazione con il protagonista e con il mondo circostante. La ciliegina sulla torta è un comparto sonoro di tutto rispetto che ci accompagnerà in qualsiasi momento; mai monotona e calata perfettamente nel contesto, ed è un buon sostituto ad una sezione dialoghi giustamente – data l’architettura del prodotto – non pervenuta.

 

 

La libertà di interpretare. Ecco come fare

Scrbblenauts Unlimited è un titolo insolito. Assente di alcuni attributi fondamentali e maestro nell’enfatizzarne altri poco sviluppati altrove, il che lo rende unico nel suo genere. Un titolo capace di far emozionare non di certo per la sua trama, o per il livello di difficoltà che non entusiasmerà i più abili, ma per la possibilità di rimodellare il gameplay nel suo profondo, sino a modificare persino ciò che già è presente negli scenari grazie all’editor di oggetti. Il messaggio che la 5th cell ci ha voluto lasciare con questo e con gli altri titoli è che Scribblenauts è una piattaforma di gioco che assottiglia ancor di più il divario tra sviluppatore e utente, rendendo quest’ultimo per certi aspetti un co-sviluppatore (nei limiti dell’accezione generale del termine). Ne consegue un prodotto che potenzialmente è diverso da console a console,  portando la forza di personalizzazione ai suoi massimi livelli d’espressione.

È inevitabile. I modi di interpretare Scribblenauts Unlimited sono pressocchè infiniti.

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