Schrödinger’s Cat and the Raiders of the Lost Quark Recensione
Vi sareste mai aspettati che un universo come quello particellare potesse incrociare sul proprio cammino l’universo videoludico? Beh, credeteci perché quando questi si mescolano ecco che danno vita a Schrödinger’s Cat and the Raiders of the Lost Quark, puzzle-platform realizzato dai ragazzi di Italic Pig in collaborazione con Team 17 (sì, quelli di Worms avete capito bene). Inizialmente il titolo uscì su PC tramite la piattaforma digitale Steam, per poi poco dopo approdare anche sulle console di nuova generazione, ossia PlayStation 4 e Xbox One. Ma ora, torniamo composti e iniziamo insieme a scoprire cosa questo Schrödinger’s Cat and the Raiders of the Lost Quark ha da mostrare.
Probabilmente quasi nessuno di noi (e neppure lui stesso probabilmente) si sarebbe mai aspettato che il famoso gattone del famoso Schrödinger potesse mai diventare un protagonista di un videogioco, eppure è successo. Non possiamo negare le grossissime risate che il gioco c’ha fatto fare durante tutta (o quasi) l’avventura di gioco.
Schrödinger’s Cat and the Raiders of the Lost Quark è ambientato nel cosiddetto “Zoo delle particelle”, e quello che prima era un allegro parco a tema è ora sinonimo del caos più totale. Lo Zoo è bloccato, e per questo motivo sono stati chiamati dei soccorsi d’emergenza per cercare di sbrogliare la situazione. E secondo voi quale mai poteva essere questo “soccorso d’emergenza”? Ovviamente il gatto di Schrödinger, micione millantatore dalla battuta facile, che avrà il compito di catturare vivi i Fotoni, Bosoni e Gluoni dispersi nei vari scenari di gioco e riportarli a casa (allo Zoo). Non sarà solo durante il suo viaggio, sarà infatti aiutato da un esercito formato da Quark al quanto coccoloni e colorati che il nostro eroe potrà combinare tra loro, creando un totale di quattordici abilità uniche per poter affrontare e contrastare i problemi che gli si pareranno davanti nei trenta livelli che il gioco ci propone. I Quark si dividono in: Costruzione, Distruzione, Protezione e Movimento, e saranno assegnati ai quattro tasti dorsali del pad. Questi faranno sì che il gatto potrà ad esempio volare con un elicottero nel caso non riuscisse a saltare su una piattaforma specifica, farsi spazio nei percorsi utilizzando delle bombe e tendere delle reti per poter catturare le particelle fuggitive. Miscelando almeno tre di queste particelle, si potranno creare delle combo che daranno vita a ulteriori poteri, come ad esempio una piattaforma la quale, dopo esserci saltati sopra, si sposterà orizzontalmente per arrivare al punto in cui dobbiamo approdare.
Riguardo al comparto tecnico di Schrödinger’s Cat and the Raiders of the Lost Quark ci sono sicuramente dei elogi da fare: colori ben accesi e sgargianti che, miscelati con il design “cartoonesco” dei vari personaggi, rende il prodotto finale davvero piacevole agli occhi di chi lo gioca. Nonostante il buon comparto tecnico, purtroppo non abbiamo gradito moltissimo gli scenari: troppo spogli e anonimi, che difficilmente rimarranno impressi nella mente. Il fiore all’occhiello della produzione rimane sicuramente la sceneggiatura, con dialoghi che sapranno strappare più di una risata grazie a battute divertenti ed esilaranti che prendono diverse citazioni da altri giochi.
[signoff predefined=”Signoff 1″ icon=”quote-circled”]Schrödinger’s Cat and the Raiders of the Lost Quark ci ha saputo catturare in maniera molto positiva, grazie a un protagonista davvero ben caratterizzato con parecchia personalità e un gameplay (a tratti non esente da difetti) davvero ben strutturato. Ci sentiamo dunque di elogiare il lavoro svolto da parte di Italic Pig e Team 17, ringraziandoli anche per la ripassatina sulla fisica quantistica.[/signoff]