Samurai Warriors 4 Empires – Recensione
Il genere dei Musou ormai è, senza ombra di dubbio, abusato. Se inizialmente avevamo a che fare con la serie di Dynasty Warriors, in seguito sono iniziati a piovere svariati spin off come Samurai Warriors, e titoli di questo tipo dedicati a serie di manga e non, sviluppati da più Software House rispetto a quella originale. Tra titoli su Samurai, One Piece, Kenshiro e Gundam, ecco però che si è veramente arrivati a un limite che vuole offrire il sequel a un titolo avanzato di uno spin off. Ingarbugliato, vero? dopo Samurai Warriors 4-II, ecco arrivare Samurai Warriors 4 Empires, secondo sequel al quarto capitolo dello spin off dedicato ai Samurai di Dynasty Warriors.
Tutti per due, due per tutti
Lo stile di gioco dei Musou è sempre il solito, almeno per quanto riguarda le basi. Oramai, dopo due generazioni di console dalla loro comparsa, è difficile che ci sia qualcuno che non sappia di cosa stiamo parlando, ma se invece fosse così spiegheremo in breve di cosa si tratta. Il genere Musou (così chiamato perchè il gioco originale Dynasty Warriors si chiamava in realtà in Giappone Sangoku Musou) tratta di un action nel quale impersoneremo un guerriero a scelta tra molti che si muoverà tra le varie zone di una guerra per distruggere a colpi d’arma eserciti nemici composti da migliaia e migliaia di unità. Ciò che ha reso questa serie tanto famosa è il fatto che la potenza del nostro eroe è davvero devastante rispetto alle truppe di semplici sgherri avversari, e il massacrare in pochi attimi decine di nemici è, senza dubbio, molto appagante. C’è naturalmente però un rovescio della medaglia, e tale va a trovare la propria identità in una terrificante monotonia del tutto priva di varietà.
Nel corso degli anni, ogni singolo gioco della tipologia Musou ha cercato di portare nuove meccaniche, ma non è mai riuscita a superare la sua natura stantia e che tende ad annoiare l’utente dopo appena un paio di stage giocati. Fino a questo momento gli unici titoli che sono stati in grado di superare con successo questo ostacolo sono Hyrule Warriors e Dragon Quest Heroes. Questo significa che il titolo che abbiamo tra le mani ricade nella categoria del monotono?
Miglioramenti tra gioco base ed Empires
La risposta alla precedente domanda è sì: purtroppo i vari miglioramenti che sono stati apportati al quarto capitolo di Samurai Warriors non sono stati sufficienti a rendere il titolo fresco e instancabile. Questo naturalmente si ripercuote anche sui sequel.
In Samurai Warriors 4, la novità principale che portava al tutto una ventata d’aria fresca era l’inserimento di un secondo personaggio in game a cui dare ordini o da controllare direttamente, e la presenza degli Hyper Attack: fondamentalmente essi consistevano nella pressione del pulsante d’attacco potente in maniera slegata dalla combo. Il risultato è un attacco molto veloce che colpisce ad area decine e decine di soldati semplici di fronte a noi, così da renderli ancor più carne da macello di quanto già non siano.
In Samurai Warriors 4-II però furono apportati ulteriori cambiamenti al gameplay di base. Innanzitutto fu sviluppato un sistema di morale che migliora le capacità alleate o nemiche a seconda della situazione attuale della battaglia, e tale morale è in grado di influenzare anche la potenza dei suddetti Hyper Attack. La telecamera è stata migliorata per seguire in maniera ottimale i movimenti dei personaggi a cavallo, così come c’è stato un potenziamento dell’intelligenza artificiale per far sì che i personaggi nemici reagiscano in maniera più intelligente alle mosse del giocatore.
A parte ciò, mentre in Samurai Warriors 4 e Samurai Warriors 4-II ci limitavamo a seguire, missione dopo missione, le storie dei diversi clan che nell’era Sengoku miravano a unificare il Giappone, in Samurai Warriors 4 Empires la modalità principale ci porta su una vera e propria mappa della nazione costringendoci a scegliere quale dei tanti clan impersonare per andare alla conquista di ogni città e località. Il risultato è un susseguirsi di battaglie con obiettivi molto diversi tra loro a seconda del target scelto e del clan che stiamo usando (che potrebbe essere raggiungere un certo punto della mappa, uccidere un boss nemico, o sopravvivere per un determinato periodo di tempo), ma allo stesso tempo anche un grosso lavoro di strategia. Difatti tra una battaglia e l’altra passeranno mesi e stagioni, che determineranno pause nelle quali assegnare i nostri generali a particolari mansioni che ci porteranno benefici diversi in molti ambiti (l’economia ci farà fruttare più soldi, le forze militari renderanno più potenti le nostre truppe, e così via). Il giusto utilizzo di queste fasi (che sono state oltretutto ottimamente sviluppate dai creatori dello strategicissimo Nobunaga’s Ambition) sarà vitale per gli attacchi ai castelli, livelli estremamente più difficili degli altri ma che ci permetteranno di conquistare grosse fette di territorio. Avremo modo anche di costruire, tramite un fantastico editor, alcuni nostri eroi personalizzati da piazzare nei nostri clan preferiti, così da poterli utilizzare nella modalità Conquista assieme ai personaggi protagonisti.
Lavoro di fino
Samurai Warriors 4 fu una vera delusione in ambito tecnico, ma l’arrivo di Samurai Warriors 4-II cambiò radicalmente le carte in tavola presentandoci un prodotto degno della nuova generazione di console. Samurai Warriors 4 Empires non migliora questo status, mantenendo le medesime qualità e i medesimi difetti dell’ultimo capitolo, a parte qualche piccolo ritocco.
Ottimo il doppiaggio giapponese e le musiche, forti ma con utilizzo di strumenti musicali d’epoca, con alcune nuove tracce rispetto alla vecchia versione. La longevità è come al solito enorme, a patto di non annoiarsi già dopo pochi livelli a causa della monotonia. È possibile caricare all’inizio i salvataggi di Samurai Warriors 4 e Samurai Warriors 4-II per sbloccare dei vessilli speciali, così come per utilizzare i personaggi custom che avevamo creato nei precedenti capitoli (privi dei loro progressi).
[signoff icon=”quote-circled”]Samurai Warriors 4 Empires prende di netto ciò che ci era stato presentato in Samurai Warriors 4 e Samurai Warriors 4-II, con i medesimi personaggi, gameplay e lato tecnico, e getta tutto in un calderone privo di modalità storia ma pieno di strategia e tattica. I vari lati commerciali, militari, economici e di conquista che sono tanto famosi del difficilissimo Nobunaga’s Ambition vengono riproposti qui tra una battaglia e l’altra dei Musou che ormai tanto conosciamo. Se siete grandi fan della serie è un ottimo acquisto, ma se i Musou vi hanno sempre annoiati sicuramente ci sono lidi migliori.[/signoff]