Salt and Sanctuary – Recensione

Salt and Sanctuary è l’esempio perfetto di come non ci sia bisogno di centinaia di persone per realizzare un prodotto in maniera eccelsa, bensì basta una buona ispirazione e la voglia di fare. Gli sviluppatori di Ska Studios avrebbero tanto da insegnare a tutti i loro colleghi ben più famosi e retribuiti, col loro primo videogioco per console Sony questi due ragazzi sono riusciti a sfornare un piccolo capolavoro souls-like 2D, che trascende la sua natura di titolo in due dimensioni trasformando i suoi potenziali punti deboli in punti di forza.

Salt and Sanctuary Recensione

Uffa, anche oggi c’è lo sciopero della difesa

Salt and Sanctuary offre per molti versi un’esperienza molto simile, al limite del plagio, a quella di in un titolo della serie Souls di casa From Software, distinguendosi però molto meno dal titolo di ispirazione rispetto ad altri souls-like. Sinceramente parlando però la premura che i ragazzi di Ska Studios hanno riposto nello sviluppo di quest’opera, il maestoso level design, la varietà degli equipaggiamenti e l’atmosfera che questo titolo riesce a trasmettere, ci hanno fatto trascurare totalmente durante le nostre ore di gioco i continui déjà vu che l’avventura ci proponeva.

“Il più grande strumento per la narrazione è il mondo che crei per essa.
Un mondo ben costruito potrebbe raccontare la sua storia in silenzio.”

Questa citazione del maestro Hidetaka Miyazaki sarà stata sicuramente d’ispirazione durante lo sviluppo di Salt and Sanctuary: la vostra avventura avrà inizio su una nave dove state soggiornando insieme alla principessa del vostro regno, siete la sua guardia del corpo e la state scortando nelle terre del regno rivale per darla in sposa al principe sull’altra sponda, segnando così un’alleanza e la fine dei conflitti. Durante il viaggio verrete però fermati da una ciurma di pirati che ucciderà tutto l’equipaggio e rapirà la principessa. Correndo a salvarla vi imbatterete però in un mostro tentacolare che a suon di bastonate vi porterà quasi sicuramente al game over, o forse no. Dopo la sconfitta vi risveglierete incolumi sulle sponde di una nuova terra a voi sconosciuta. Da qui inizia la vostra avventura, se il titolo si è narrato fino ad ora con cut-scene e intermezzi testuali, da qui in avanti non lo farà più, lasciando a voi la scelta di seguire o meno la trama ambientale del gioco tramite la lettura delle descrizioni degli oggetti o dei semplici dialoghi degli npc.

Salt and Sanctuary Recensione
La nebbia non aiuterà a capire dove siete

Piccolo appunto riguarda le traduzioni in una qualsiasi lingua che non sia l’inglese: molto stupidamente gli sviluppatori hanno deciso di risparmiare sulla localizzazione limitandosi all’utilizzo di un software per tradurre dall’inglese, scelta però che genera situazioni al limite del ridicolo (sciopero della difesa al posto di defense strike, oppure drop rate tradotto come goccia di tasso ecc). Questo particolare non neghiamo che risulti parecchio divertente, e anzi consigliamo di provare il titolo in italiano almeno una volta nella vita, ma obbliga i giocatori ad approcciarlo solo e solamente in lingua originale poichè anche le statistiche oltre che i dialoghi risultano incomprensibili.

Dark Splatter

Se per la narrazione troviamo un approccio totalmente uguale a quello proposto in Dark Souls, con una narrativa tradizionale praticamente assente in favore di una lore molto ampia e ben costruita, per quanto riguarda il gameplay Salt and Sanctuary propone un interessante ibrido fra Castlevania e il primo capitolo di Dark Souls. Il gioco non ci imporrà grossi limiti riguardo la navigazione della mappa, dandoci fin da subito via libera all’esplorazione facendoci imbattere però molto spesso porte chiuse o ostacoli vari sbloccabili proseguendo per la mappa, battendo enormi boss e acquisendo potenziamenti. Qui arriva uno dei punti di forza del titolo: il level design. Come accadeva già in Dark Souls 1 tutte le zone saranno interconnesse in maniera perfetta e tridimensionalmente coerente, a nostro avviso anche più che nel titolo From Software.

Anche i comandi sono perfettamente souls-like: avrete due tasti di attacco (debole e forte) e uno addetto alla parata, un roll che però non vi donerà frame di invincibilità e infine l’immancabile contrattacco.

Salt and Sanctuary Recensione
Ci sono tantissime shortcut disseminate per il mondo

Molto diverso è invece il sistema di potenziamento del personaggio: sono presenti delle statistiche classiche (forza, destrezza, robustezza ecc) ma i loro parametri non sono aumentabili manualmente come accade in altri titolo, gli sviluppatori hanno infatti preferito optare per una sferografia molto ben realizzata e di facile utilizzo. All’interno di questo universo di potenziamenti sarà molto facile capire la strada da seguire per arrivare ad avere il vostro alter ego perfetto, aumentandone statistiche, sbloccando la possibilità di utilizzare nuove armi e armature o ampliando la vostra riserva di fiaschette curative.

Salt and Sanctuary Recensione
Temibili boss vi attenderanno sulla vostra stradaa

Bello e brutto

Sotto il lato tecnico il gioco risulta molto stabile e non abbiamo riscontrato nessun bug ne calo di frame rate durante le nostre ore di gioco. Forse l’unico problema risiede un po’ nell’IA dei nemici e nella loro posizione, molto spesso sarà infatti possibile ucciderli sfruttando la loro stupidità e l’architettura del posto.

Graficamente il titolo è brutto, è veramente brutto, ma al contempo incredibilmente bello e affascinante. Presi singolarmente i modelli utilizzati nel gioco sono veramente veramente orribili da vedere, ma insieme riescono a donare una sinergia e a creare un’atmosfera unica. Atmosfera amplificata ancora di più dagli effetti sonori e dalle musiche che accompagneranno le vostre gesta. Salt and Sanctuary è per gli occhi un miscuglio disordinato e sporco, ma sorprendentemente ben riuscito.

Salt and Sanctuary Recensione

In conclusione

Se non vi infastidisce l’elevatissima somiglianza tra Salt and Sanctuary e Dark Souls e, anzi, magari avete sempre desiderato un capitolo della serie souls in 2D “vecchio stile” allora questo titolo è ciò che fa per voi. Combattimenti entusiasmanti, atmosfera mozzafiato, boss terrificanti e un level design sopraffino.

 

8.5

Pro

  • Level design incredibile
  • Progressione del personaggio interessante
  • Atmosfera mozzafiato
  • Lore profonda e ben realizzata

Contro

  • Veramente troppo poco originale
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