SaGa Emerald Beyond RECENSIONE | Un buon JRPG e un ottimo SaGa

Recensito su PlayStation 5

SaGa Emerald Beyond RECENSIONE: parliamo di una di quelle IP videoludiche dall’appeal molto specifico. Se normalmente i JRPG cercano di proporre storie lunghe ed epiche, affini a grosse epopee, SaGa: Emerald Beyond, come il resto della serie, è più paragonabile a molteplici fiabe interlacciate tramite il metodo dei libri “Choose your Own Adventure”.

In particolare, Emerald Beyond rappresenta un picco per quanto riguarda la varietà e la rigiocabilità delle storie presentate, ponendosi quindi come un must per gli amanti della serie. Purtroppo però, alcuni grossi limiti che caratterizzano tutti i titoli dell’IP rimangono e fanno sì che SaGa: Emerald Beyond non sia un gioco consigliabile a chiunque.

SaGa Emerald Beyond RECENSIONE | Una solida iterazione del modello Choose Your Own Adventure, senza però raggiungere l’eccellenza

L’esperienza di SaGa Emerald Beyond inizia tramite la scelta di un personaggio protagonista. Questo detterà l’incipit della trama e i temi trattati, nonché darà un “flavour” diverso agli eventi grazie a delle scelte di narrazione molto intelligenti.

Per esempio (ed è difficile non finire in ambiente spoiler, ma mi limiterò a parlare dei prologhi di due personaggi) la storia è spiccatamente Sci-Fi nel caso si scelga Diva No.5, una cantante androide a cui viene cancellata la memoria e che viene poi reclutata da un’organizzazione di esploratori/guardiani interdimensionali.

Scegliendo invece il “poster boy” Tsunamori Mido, la storia è inquadrata come un racconto folkloristico, con i mondi interpretati più come “specchi” della realtà e collegati a una visione mitologica dall’ispirazione orientale.

Anche solo scoprire come ogni personaggio cambia l’interpretazione del multiverso è interessante e aiuta in quello che è uno dei più grandi punti di forza di Emerald Beyond; parlo ossia della rigiocabilità.

SaGa Emerald Beyond RECENSIONE

La struttura di gioco è semplice, ma efficace. Dopo aver completato un breve prologo, ci si ritroverà a dover scegliere una serie di “porte” le quali si connettono a vari mondi paralleli. Le porte blu sono opzionali, quelle verdi fanno avanzare la trama.

Dopo aver completato una serie di porte blu, il gioco forzerà la mano al giocatore verso una (o più) porte verdi, ma non mi sono mai sentito eccessivamente guidato. L’avventura che ho creato mi è parsa “mia”, cosa essenziale in un gioco con la struttura del “Choose Your Own Adventure”.

Una volta scelto lo stage da affrontare, il gioco offrirà nuovamente lo stesso schema di porte blu e verdi (con l’occasionale porta rossa di battaglia per farmare o per proporre qualche boss opzionale) e la storia si svilupperà in base alla proprie scelte.

SaGa Emerald Beyond RECENSIONE

Difficile, ma non disonesto…

Affrontato il discorso sulla struttura di gioco, discutiamo ora dell’altro grosso pilastro di SaGa Emerald Beyond, parlo ovviamente del sistema di combattimento. SaGa è notoriamente una serie piuttosto ardua, con combattimenti che portano a un farming anche piuttosto intenso.

Emerald Beyond si conferma come un gioco abbastanza difficile, tuttavia sono felice di vedere che la difficoltà sia meno legata ai parametri dei personaggi e più correlata alle tattiche scelte in battaglia.

Il gioco funziona tramite una barra di tempo nel quale sono posizionati i turni sia alleati che nemici. In base alla mossa scelta un turno può essere anticipato o posticipato e in base alla posizione del turno si possono creare o subire combo.

SaGa Emerald Beyond RECENSIONE

Concatenare combo permette di attivare attacchi extra, i quali sono essenziali per vincere. Tuttavia, il modo in cui è possibile creare queste combo cambia molto in base al tipo di formazione scelta prima della battaglia, la quale influisce sul posizionamento dei turni.

A ciò si aggiungono skill che si attivano in reazione all’attacco di un compagno, altre in reazione all’attacco di un nemico, altre in seguito a un attacco incassato…insomma, c’è molta carne al fuoco e secondo me funziona tutto molto bene.

Le abilità sono legate principalmente alle armi (per quanto rimangano anche le abilità imparate casualmente, cosa che non ho mai apprezzato nei SaGa), il che spinge a tenere d’occhio il proprio setup, a potenziarlo e ad avere interesse nell’esplorare più contenuto possibile, così da avere un party più efficace.

…o almeno, non troppo

Il sistema di combattimento è ottimo, ci vuole un attimo ad abituarcisi, ma una volta compreso riesce a tenersi in piedi anche con molte ore e run alle spalle. L’alta difficoltà fa si che non si possa mai giocare a mente spenta e ogni storia propone un party iniziale completamente differente, con meccaniche uniche che cambiano molto le strategie attuabili.

Purtroppo, SaGa Emerald Beyond scivola in un paio di frangenti, anche in modo molto ingenuo. Il combattimento è ottimo e la difficoltà ben bilanciata, fin quando il gioco decide che non è più il caso di essere bello e ti tira eventi casuali che ti provocano game over decisamente disonesti.

Infatti Emerald Beyond è un SaGa in tutto e per tutto, ciò significa che non riesce a far a meno del buon vecchio RNG. Tuttavia se in vecchi titoli come Romancing SaGa è la casualità sta nell’imparare abilità (cosa presente anche qua, ma aggirabile facilmente), in Emerald Beyond ci sono elementi casuali durante le battaglie.

Chiunque può avviare casualmente uno showstopper, il che consiste in un numero casuale di attacchi casuali, poco utile per il giocatore ma devastante nel caso lo faccia un boss. Gli attacchi aggiuntivi in seguito a una combo ben realizzata sono, a loro volta, casuali.

Altro scivolone di SaGa Emerald Beyond sono i boss finali, decisamente troppo longevi, con barre di HP lunghissime o valori di parata ridicolmente altri. Se il gioco evita di costringere al farming durante l’avventura, alla sua conclusione livellare per qualche ora è inevitabile.

SaGa Emerald Beyond RECENSIONE

Presentazione ballerina

Voglio concludere le mie opinioni su SaGa Emerald Beyond discutendo quello che è un altro punto debole di quella che, tutto sommato, reputo una buona opera. Parlo ovviamente della presentazione grafica del gioco.

Che Emerald Beyond non sia un progetto ad alto budget, lo sappiamo tutti. Non mi aspetto un prodotto al livello dei più importanti giochi Square Enix, sia per la quantità di contenuto che per la popolarità del brand, tuttavia la mia critica è più sulla scelta dell’artstyle.

Nel momento in cui si ha un progetto come SaGa Emerald Beyond, un gioco con una trama presentata in stile visual novel e un feeling da fiaba… Perché utilizzare modelli 3D ovunque? Non apprezzo l’estetica di Emerald Beyond, tuttavia il gioco ha dei bellissimi artwork, anche solo sulla copertina.

Perché non sfruttare quelli? Piuttosto che utilizzare pochi, mediocri render, avrei optato per l’utilizzo di artwork originali durante le sezioni narrative, passando poi ai modelli 3D per le battaglie. Così si poteva anche creare più varietà visiva e ovviare alla sensazione di essere dinnanzi a un gioco “cheap”.

SaGa Emerald Beyond RECENSIONE | in conclusione

SaGa. Emerald Beyond è un bel JRPG e un ottimo SaGa. Purtroppo scivola ingenuamente su alcuni frangenti, ma ho apprezzato l’avventura (o meglio, le avventure) proposta. Mi spiace solo che, con qualche accortezza in più, poteva essere una gemma. 

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7.5
SaGa: Emerald Beyond è un buon JRPG e un ottimo SaGa

Pro

  • Ottimo combat system
  • Alta rigiocabilità
  • Alcune accortezze narrative interessanti

Contro

  • Qualche squilibrio di gioco
  • Presentazione migliorabile
Vai alla scheda di SaGa: Emerald Beyond
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