Rune Factory 4

Rune Factory è una famosa serie di simulazione e gioco di ruolo, probabilmente un po’ di nicchia ma molto valida e interessante. Così come Harvest Moon, sin dai tempi del SNES, ha acquisito fan in tutto il mondo a poco a poco, anche Rune Factory ha proseguito il suo cammino, inserendo sempre più meccaniche di gioco e creando in questa maniera un Harvest Moon con attorno molto più di quello che ci si possa aspettare. Pronti a gestire la fattoria più figa del mondo?

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Con l’amnesia fai sempre una storia andando sul sicuro

La storia inizia quando il nostro protagonista, che può essere ragazzo o ragazza, si trova su un’aeronave volante. Dal passato misterioso, possiede un oggetto che deve assolutamente portare ad una certa persona, ma non ci è dato sapere null’altro. Fatto sta che sulla nave sono presenti anche due soldati determinati a recuperare questo oggetto, ma colpiscono il nostro eroe alla testa troppo forte, facendogli perdere la memoria e facendolo poi cadere nel vuoto. Per chissà quale fortuna voluta dal cielo atterra sul morbido, sul corpo di un enorme drago al centro di una città, e sopravvive quindi per apprendere di essere il principe proprio di quel paese e di essere destinato a comandarlo, oltre che ad avere misteriosi poteri che gli permettono di parlare con oggetti inanimati come le cassette delle lettere. Fatto sta che il nostro fortunatissimo personaggio si ritrova a vivere all’improvviso dentro un castello, venerato e rispettato da tutti i suoi servitori, ma non certo privo di compiti. Persino il regnante deve lavorare, se vuole mangiare e guadagnare i favori dei suoi sudditi.

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Tra zappe e spade

Rune Factory 4, sesto gioco della serie nonostante il numero ma primo ad imbarcarsi su 3DS, è veramente pieno di attività da svolgere. L’attività principale e quella su cui ruota tutto quanto il gioco, in ogni caso, è la gestione della fattoria che si trova sul retro del castello reale. Qui potremo piantare verdure, che poi possono essere rivendute o tenute per essere donate o cucinate, potremo allevare animali (o meglio, mostri), e anche spaccare pietre e legna per acquisire materiali da costruzione. Ogni azione svolta consumerà parte di una barra della stamina, ma ci assegnerà anche esperienza per far avanzare di livello ogni singolo aspetto del nostro lavoro.
Uscendo dalla fattoria troveremo la nostra amata città, quella dove i cittadini sono pronti per essere conosciuti uno ad uno. Ragazzi e ragazze, uomini e donne, ognuno di essi con la propria personalità e pieni zeppi di fanservice, con i quali potremo parlare, ridere e scherzare, conoscendoli giorno dopo giorno ed aumentando con loro il nostro grado di amicizia. Naturalmente, come anche in Harvest Moon, potremo legare con un personaggio in città al punto da iniziare una storia d’amore e così sposarsi per mettere su famiglia, anche se nonostante tutti gli anni passati tra critiche ed esperimenti, non è ancora possibile la storia d’amore tra due personaggi dello stesso sesso.
Ogni giorno, fuori dal castello, la fida cassetta delle lettere ci proporrà delle mini-missioni, a seconda delle richieste dei cittadini: questo ci consentirà sia di aumentare l’amicizia, sia di ottenere interessanti ricompense in oggetti o in denaro. Ma l’ottenere soldi e materiali non è assolutamente finalizzato esclusivamente nell’ampliamento e nella gestione della fattoria, anzi, Rune Factory ci mette di fronte una incredibile ampiezza di contenuti. Prima di tutto troviamo la gestione cittadina: tramite Punti Comando ottenuti con le missioni svolte per i cittadini, potremo impartire ordini egoistici, come quello di aumentare gli slot del nostro zaino, ma anche sociali, come l’indire feste nazionali. Fare ciò e portare alla fioritura la città farà arrivare sempre più turisti, che aumenteranno così il valore economico del paese rendendolo sempre più ricco e fiorente, dando naturalmente vantaggi anche a noi.
Ma il mondo non si limita alle mura cittadine: è infatti possibile uscire anche all’esterno ed esplorare foreste, lande, e addirittura dungeon, in quello che diventa un vero e proprio gioco di ruolo in tempo reale. Spada alla mano potremo andare a caccia di mostri, acquisire materiali e punti esperienza, avanzare di livello, sfidare boss che si trasformano misteriosamente in esseri umani dopo essere stati sconfitti, e persino cercare di ammansire alcune bestie così da portarle all’allevamento e farci dare una mano nelle nostre mansioni. Oltretutto, potremo forgiare le nostre armi con soldi e materiali: armi di ogni tipo, come mazze, spade a due mani e molto altro, sempre più potenti via via che renderemo la città sempre più ricca. Insomma, un magnifico circolo vizioso che renderà molto difficile per l’utente staccarsi da questo titolo.

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Poteva essere meglio, ma anche no

Tecnicamente, Rune Factory 4 non fa gridare certo al miracolo. La grafica è piuttosto abbozzata, priva di un reale mordente e con personaggi che acquisiscono la loro personalità e le loro reali fattezze solamente tramite gli artwork, nel momento in cui andremo a parlarci. La visuale dall’alto e dei modelli poligonali non eccezionali non permettono quindi una immersività totale nel titolo, almeno in termini ruolistici, ma aiutano però a mantenere il gioco in costanti 60 fps, con tempi di risposta quindi immediati. Anche le musiche, seppur orecchiabili, non sono certo capolavori destinati a rimanere nella storia, ma almeno è presente un buon doppiaggio, nonostante sia esclusivamente in inglese. Per il resto, però, Rune Factory eccelle, grazie ad una longevità stellare e alla capacità di tenere il giocatore letteralmente incollato allo schermo della console.

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[signoff icon=”quote-circled”]Rune Factory 4 è un gioco all’apparenza semplice, e invece estremamente profondo e letteralmente sommerso di cose da fare. Unisce un videogame di ruolo fantasy e in tempo reale ad un simulatore di fattoria, con tanto di gestione della città e delle relazioni sociali con i cittadini. Tra quest, cucina, costruzione di armi e di edifici, feste nazionali ed esplorazioni dei dungeon, non c’è mai da annoiarsi con questo titolo che senza dubbio ha il pregio (o il difetto) di essere una vera droga.[/signoff]

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