Rose and Camellia RECENSIONE

Rose and Camellia  è approdato infine sul nostro territorio: donne che picchiano altre donne, prima a schiaffi per poi degenerare in pugni, racchettate, testate e combattimenti mecha, in un universo governato dalla legge del più forte, il tutto su Nintendo Switch.

In questa collection potremo godere della edizione in soluzione unica dei vari capitoli che compongono la saga di Rose and Camellia, più un episodio bonus legato a La-Mulana, il tutto edito dal team di WayForward. Ogni episodio ha una durata decisamente breve, la cui longevità si vede naturalmente subordinata alla nostra capacità di affrontare la sequenza di Boss che ci si pareranno davanti.

Visual novel e schiaffoni

Il gameplay di Rose and Camellia è sulla carta molto simile alla formula di un Punch Out, una sequela di scontri uno vs uno, tuttavia inframezzati da sequenze visual novel per dare un contesto agli schiaffi su schermo. Il contesto vorrebbe essere comico, non riuscendo però ad esimersi dal pronunciare le tipiche sciocchezze sessiste, solcando la via già battuta di taluni stereotipi e luoghi comuni.

Sebbene sono sicuro che, come dichiarato dallo studio di sviluppo giapponese Nigoro, le scene abbiano uno scopo parodico al fine di scimmiottare le soap opera in voga, non credo che abbiano centrato perfettamente il bersaglio. Consiglio dunque di approcciarsi al titolo forti di una coscienza matura e una buona dose di pensiero critico.

Rose and Camellia, attacco e difesa

Durante le battaglie ci alterneremo con l’avversario su schermo tra turni d’attacco e di difesa. Durante la sezione d’attacco dovremo oscillare il Joy-Con a mo’ di schiaffo per performare un possente attacco, non dimenticandoci di inscenare delle finte così da indurre l’avversario a schivare per poi colpirlo con tutta la forza che abbiamo in corpo.

Durante il turno di difesa, dovremo leggere i pattern in evoluzione dei nostri nemici, al fine di non farci trarre in inganno dalle copiose finte, tenere a mente i delay tra un movimento e l’altro, schivare al momento giusto per poi contrattaccare grazie ad un sonoro ceffone in controtempo. Naturalmente le gimmick dei nemici e dei boss rappresentato l’aspetto più affascinante della proposta.

Purtroppo la difficoltà proposta da Rose and Camellia è tarata sul medio-basso e difficilmente le battaglie rappresenteranno una sfida, sebbene tutto sommato il gameplay mi abbia divertito per la sua peculiarità, di quando in quando tornare a sfruttare il sistema dei Joy-Con risulta piacevole si traduce in una esperienza gradevole.

Si sente la necessità di qualche contenuto in più

Oltre ai cinque brevissimi capitoli proposti è presente una modalità 1vs1 decisamente trascurabile, per un’offerta striminzita che ci porterà via non più di qualche ora pomeridiana, tuttavia il prezzo contenuto di 19,99 euro giustifica in qualche modo l’esperienza complessiva, andando a soddisfare la curiosità di metter mano su un titolo atipico, che si fa vessillo delle sue stramberie.

In Rose and Camellia le vicende ruotano attorno alla morte del capostipite di una nobile famiglia giapponese e dovremo innanzitutto interpretare la sua nuove moglie di bassa estrazione sociale, aiutandola a farsi strada a suon di ceffoni verso le solide redini della famiglia. Nei successivi capitoli assisteremo alle vicende dei vari membri della famiglia precedentemente sconfitti.

In Rose and Camellia la proposta interamente disegnata, la scelta della palette cromatica, i tratti e lo stile risultano decisamente affascinanti e ben congeniati, tanto da suscitare nel giocatore una sorta di beneficio del dubbio sull’effettiva bontà dell’operazione, che sul versante estetico è decisamente riuscita. Il comparto sonoro è tuttavia ripetitivo e ridondante, riuscendo nel compito di accompagnare l’azione ma senza mai spingersi oltre.

In conclusione

Se avete voglia di provare qualcosa di diverso e siete disposti a chiudere un occhio sulle discutibili gag che Rose and Camellia vi proporrà costantemente  e non avete troppe aspettativa circa il numero di contenuti e la raffinatezza del gamplay, allora benvenuti nella stanza degli schiaffi.