Rogue One: Scarif – Recensione

Star Wars Battlefront è uscito nell’ormai lontano 2015 e ha collezionato pareri molto divergenti. Si è infatti dovuto piegare alle critiche distruttive di chi, giustamente, avrebbe voluto vedere un vero e proprio single-player anziché delle piccole missioni fini a se stesse e si è trovato al centro della polemica sulle DLC a pagamento che per fortuna non ha investito solo lui.

Altri problemi hanno riguardato la difficoltà di trovare server liberi in determinate modalità o addirittura di riuscire a cominciare una partita, visto che il titolo ha subito anche periodi di forte abbandono da parte dei giocatori. In mezzo a tutte queste difficoltà sono uscite ben quattro espansioni: Orlo esterno, Bespin, Morte Nera e, appunto, Rogue One: Scarif.

L’ultimo DLC, che porta il titolo del film nelle sale in queste settimane, aggiunge una modalità di gioco (Infiltrazione), due nuovi eroi (Jyn Erso e Orson Krennic), due nuovi veicoli (l’Ala-U e il Tie Striker), due nuove pistole blaster, una carta “Detonatore a ioni” e due power-ups.

Il nuovo materiale non è affatto poco per un DLC ma quello che davvero diverte è che la nuova modalità Infiltrazione ha inizio nello spazio intorno al pianeta Scarif dove, con l’aiuto di Tie o X-Wing dovremo difendere o attaccare lo scudo che impedisce lo sbarco delle forze ribelli sul pianeta. Purtroppo è una prima parte abbastanza noiosa e priva di suspence. Sembra proprio che in questo Star Wars Battlefront non debbano esserci in alcun modo battaglie spaziali degne di questo nome.

A ogni modo, una volta arrivati sulla superficie, Rogue One: Scarif farà sfoggio di splendide spiagge dai caratteri caraibici e piante in ogni dove che vi faranno davvero sentire come all’interno del film. La mappa di per sé è molto grande anche se piuttosto intricata. Non potremo passare attraverso i cespugli ma sono purtroppo presenti dei glitch che permettono ai giocatori di saltarci sopra e muoversi con un vantaggio tattico ragguardevole rispetto agli altri.

La luce è realizzata in modo egregio, i riflessi lasciano a bocca aperta e si percepisce tutta la drammaticità del momento. Impedire ai ribelli di portare via i nastri con i piani costruttivi della Morte Nera sarà davvero difficile e dovremo impegnarci sul serio per evitare la vittoria della ribellione. D’altra parte riuscire a violare il blocco di forze imperiali per portare quegli stessi nastri al punto d’estrazione sarà altrettanto arduo per i ribelli i quali, se nello spazio avevano un vantaggio consistente dato dagli scudi degli X-Wing, sulla terraferma dovranno sopportare il fuoco di posizione degli imperiali.

Adrenalina è la parola d’ordine! I nuovi eroi introdotti daranno slancio a entrambe le fazioni pur con qualche sostanziale differenza. Jyn Erso infatti, eroina della ribellione, sarà più votata all’assalto e allo sfondamento rapido delle linee imperiali mentre Orson Krennic potrà generare intorno a sé uno scudo protettivo che servirà a tenere alta la linea del fronte e all’occorrenza ad avanzare, seppur molto lentamente.

Unica pecca della DLC è il rapporto uccisioni/morti che, se starete dalla parte degli imperiali, penderà purtroppo a vostro sfavore dato che nella fase spaziale la vostra sola e unica preoccupazione dovrà essere la distruzione degli U-Wing a scapito della vostra incolumità personale. A ogni modo una volta atterrati su Scarif, sarete voi in vantaggio poiché dovrete stare praticamente fermi ad aspettare l’assalto ribelle avendo tutto il tempo per mettere in piedi una difesa efficace.

Con Rogue One: Scarif si concludono i DLC in uscita per Star Wars Battlefront e nonostante il lavoro egregio svolto da DICE, su PC rimangono ancora numerosi problemi come la difficoltà di trovare partite con un buon numero di giocatori in tutte le nuove mappe. Poiché i DLC non costano affatto poco (così come il Season Pass), le vendite non devono essere state all’altezza delle aspettative e questo, per i giocatori, si traduce in server vuoti e nell’impossibilità di giocare sulla mappa che vogliono quando vogliono.