Di tanto in tanto capita che io abbia dei periodi “no” con i videogiochi, periodi in cui anche solo la visione di un pad mi mette angoscia al punto che non riesco a trascorrere nemmeno cinque minuti con il mio amato passatempo. L’unica eccezione a questo strano fenomeno sono sempre stati i racing game arcade, titoli da una partita e via che non sono mai e poi mai riusciti a crearmi quella strana repulsione da cui talvolta sono afflitto. Potete quindi immaginare quanto sia grande il mio dispiacere ora che la produzione di racing game arcade si è praticamente ridotta ai minimi storici in questa nuova generazione di console. Wipeout, F-Zero, Wave Race, Burnout, SEGA Rally, Out Run, Project Gotham Racing… Oddio, a fare questa lista ho quasi avuto un mancamento! Fortuna che esiste il mercato indipendente, che con le sue bizzarre idee sta tentando di colmare l’enorme vuoto lasciato da questi nomi illustri! Tra gli ultimi titoli a giungere sul mercato troviamo proprio Riptide GP Renegade, produzione che si pone a metà strada tra Wave Race e Pure dei Black Rock Studio, con risultati interessanti ma non del tutto convincenti.

Ma è un gioco PlayStation 2?

Il primo aspetto che colpisce del nuovo gioco dei Vector Unit è, volente o nolente, il bizzarro comparto grafico. Avviata una partita si noterà immediatamente infatti la sua natura indipendente proprio a causa di un aspetto che ricorda più un titolo dell’epoca PlayStation 2 piuttosto che un qualcosa di realizzato nel 2016. Effettivamente io non avrei la benché minima idea di come realizzare un racing game arcade tecnicamente attraente mantenendo al contempo i costi di sviluppo bassi, c’è da dire però che anche lacontroparte puramente artistica sa di “cheap” sin dal primo menù che addocchieremo e forse in questo caso era sì possibile far qualcosa di migliore. Decisamente dimenticabile anche la colonna sonora da primi anni 2000, quello che però va comunque elogiato è la grande ottimizzazione eseguita sul motore grafico, che gira anche su configurazioni PC non più all’avanguardia mantenendo al contempo un elevato numero di frame al secondo.

L’importanza dei contenuti

Venendo ora al gameplay vero e proprio, questo titolo sfoggia un corposo quantitativo di modalità di gioco che denotano una certa premura da parte dei developer verso l’esperienza che l’utente potrà avere una volta impugnato il pad. E’ presente innanzitutto una corposa modalità carriera nella quale ci è richiesto di portare a termine numerose gare, talvolta anche con obiettivi specifici, avendo addirittura la possibilità di potenziare il nostro mezzo in varie statistiche. Accanto a ciò troviamo la modalità sfida che non è altro se non un time trial con classifiche online, la corsa veloce, il multiplayer online ed il multiplayer locale. Insomma, tutto ciò che ogni appassionato di racing game arcade desidera! Purtroppo però non è tutto rose e fiori in casa Vector Unit. Se da un lato è certamente vero che le modalità sono parecchie, dall’altro il numero e la varietà delle piste lasciano purtroppo assai a desiderare. Ciò è un vero e proprio peccato in quanto lo scheletro messo in piedi per questo Riptide GP Renegade è assai solido e risulta quasi uno spreco assistere a questa relativa scarsità di contenuti.

Scivolando sull’acqua

Discorso differente invece per il modello di guida. Seppur non raffinato e preciso come altri suoi concorrenti, Riptide riesce comunque a rivelarsi un racing game più che dignitoso il quale consegna nelle madi dell’utente moto d’acqua che si governano assai agilmente. La cura con cui il modello fisico dell’acqua è stato realizzato mostra tutto l’impegno che i developer hanno profuso nella loro creatura e la possibilità di modificare vari parametri del mezzo aggiunge profondità al tutto. Per guadagnare il turbo sarà necessario invece compiere acrobazie con le due levette analogiche, mentre accumulando esperienza si potranno acquisire abilità e bonus fondamentali se si vorranno vincere anche le gare più impegnative.

Dai dai dai che ce la fai!

Riptide GP Renegade è un prodotto discreto, non di certo un capolavoro e né un sostituto ai tanti “caduti” delle passate generazioni di console. Se però non ci si perde in paragoni impietosi ed inopportuni si potrà scorgere del potenziale nel prodotto Vector Unit, questo soprattutto grazie al buon sistema di guida del proprio mezzo, alla fisica dell’acqua e alle possibilità di personalizzazione. Peccato che il comparto tecnico-artistico sia proprio da dimenticare, così come sono scarsi i meri contenuti relativi al numero di piste e mezzi selezionabili; se queste cose verranno aggiustate in un eventuale seguito la serie Riptide GP potrebbe aspirare ad attrarre una maggior fetta di quel pubblico rimasto orfano del glorioso genere dei racing game arcade.