Return to PopoloCrois: A Story of Seasons Fairytale – Recensione
epics Inc. è una compagnia giapponese che non farà suonare nessuna campanella nella maggior parte di voi. Nonostante ciò, i ragazzi di epics sono le mani dietro a numerosi giochi di una certa importanza, come I.Q.: Intelligent Cube, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, PaRappa the Rapper, Ape Escape Racing, e Digimon World Championship. Costoro nel 1996 crearono un titolo chiamato PopoloCrois Monogatari, su Playstation, e da allora diedero vita a una saga che è proseguita poi su Playstation 2 e su Playstation Portable. Sono passati ben dieci anni dall’ultimo titolo della serie Popolocrois su PSP (che è poi un remake del primo e terzo capitolo messi insieme), ed ecco arrivare su Nintendo 3DS un vero e proprio sequel che fa anche da crossover con la serie Marvelous Story of Seasons. I protagonisti dei giochi di ruolo conoscono la crisi tanto quanto noi: da oggi vanno a zappare la terra.
Re del male, Re del male ovunque.
In Popolocrois abbiamo seguito le avventure del principe Pietro Pukapuka, che con l’aiuto di fidati compagni ha sconfitto le forze del male per proteggere il regno Popolocrois dalle sue grinfie. Ambientato tre anni dopo, Return to PopoloCrois vede Pietro nel giorno del suo tredicesimo compleanno andare a racimolare un mazzo di fiori per andare a trovare la sua compagna di viaggi, la strega Narcia. Il nostro piccolo principino si impegna con tutto sé stesso, attraversando anche una foresta irta di pericoli, solo per scoprire infine che la ragazza non si trova a casa sua. Passa ben poco tempo, da quel punto, per uno svolgersi catastrofico degli eventi: un traditore difatti rapisce Pietro e lo porta a Galariland, imprigionandolo così che non possa rovinare i piani del Signore Oscuro. Costui ha già consumato tutte le risorse possibili e immaginabili di Galariland, e il suo prossimo obiettivo è ovviamente PopoloCrois. Fortunatamente il traditore ha un ripensamento e libera il giovane Pietro, che si ritroverà ancora una volta a dover salvare non solo il proprio regno d’origine, ma anche quello dove si trova prigioniero.
Combattimenti tra una zappata e l’altra
Return to PopoloCrois risulta essere molto simile come concetto alla serie di Rune Factory: difatti ci troviamo di fronte alla fusione tra un RPG e un gestionale di fattoria alla Harvest Moon. Dalla serie Story of Seasons, questo titolo prende l’intero gameplay di gestione: Pietro dovrà prendersi cura del proprio appezzamento di terreno per far crescere risorse naturali e sfruttarle come cibo o impiego di denaro, far crescere nel frattempo animali per ottenere latte e uova, e dedicarsi ad attività minerarie. Tra tutto ciò potrà far visita al villaggio per fare affari con i vari mercanti di altri paesi, e per offrire doni alle fanciulle più carine così da ottenere una fidanzatina che possa diventare la nuova regina del suo regno.
In tutto ciò non troviamo nulla di nuovo rispetto ai soliti titoli gestionali di questo filone: ciò che rende il tutto incredibilmente interessante è che ciò che faremo nel nostro tempo libero non sarà riposare o andare a caccia di insetti (oppure sì, faremo anche quello), ma sarà andare a spade sguainate a tagliare le gole dei mostri che minacciano la pace nel mondo. Con i guadagni ottenuti con la fattoria, difatti, non dovremo solamente gestire nuovi semi, animali e quant’altro, ma saremo costretti soprattutto all’acquisto di nuove armi e armature per far fronte ai sempre crescenti pericoli.
L’esplorazione dei dungeon è estremamente vecchia scuola, con un party di personaggi che incontrerà nemici in maniera casuale, e un sistema di combattimento con unità disposte a griglia che si muoveranno a seconda del loro valore di velocità. Ogni unità potrà quindi muoversi e svolgere una seconda azione a scelta tra l’attacco, l’utilizzo di oggetti, o l’utilizzo di una abilità (che potrà essere avanzata di livello con l’utilizzo costante). Esistono anche delle skill “combo” da utilizzare tra più personaggi insieme, ma il loro costo in punti magia è estremamente alto e non sempre ne è consigliabile l’uso. Di base, comunque, la difficoltà del titolo si mantiene su livelli perfettamente bilanciati rendendo l’esperienza di gioco sempre divertente e mai frustrante, a patto di comprare man mano gli equipaggiamenti più recenti resi disponibili.
Passi da gigante
L’aspetto tecnico dei giochi Nintendo 3DS ha fatto negli ultimi anni veri e propri passi da gigante, lasciando supporre che ormai qualunque casa sia in grado di spremere letteralmente l’hardware della console a due schermi. Return to PopoloCrois offre uno stile molto simile a quello di Inazuma Eleven, molto ben animato e colorato con personaggi che tendono a essere simpatici e carini piuttosto che realistici. Il risultato finale funziona alla grande, lasciando ogni volta all’utente un sorriso sulle labbra che vivrà le proprie avventure accompagnato da una colonna sonora veramente sopra la media.
[signoff icon=”quote-circled”]Return to PopoloCrois: A Story of Seasons Fairytale è il perfetto crossover tra RPG e gestionale di fattoria. Prendendo spunto da ciò che ci è stato offerto finora dalla saga di Rune Factory, questo titolo prende il meglio dei due mondi proponendo il gameplay nudo e crudo di Story of Seasons (il “nuovo” Harvest Moon) e mettendolo brutalmente insieme a un gioco di ruolo dal gameplay ben rodato e ottimamente funzionale. Considerato che anche tecnicamente fa una gran figura, ci sentiamo di consigliarlo a chiunque ami almeno uno dei due stili di gioco.[/signoff]