Resident Evil 4 Remastered – Recensione
Gli zombie di Capcom sono tornati ancora una volta, più forti e assetati che mai, e con loro è tornato anche Leon Kennedy. Il tutto in alta definizione.
Negli ultimi anni va molto di moda pubblicare versioni remastered di alcuni dei titoli che hanno lasciato nel bene e nel male una propria impronta nel mondo videoludico. Uno di questi è senz’altro Resident Evil 4. Il titolo venne sviluppato e pubblicato anzitempo da Capcom, originariamente prima su Nintendo Gamecube, poi su Sony Playstation 2 e PC. Quest’oggi invece ci troviamo di fronte alla versione rimasterizzata in alta definizione uscita per Xbox One, di cui vi proponiamo la recensione.
L’incubo ritorna
Sono passati 6 anni dall’incidente di Raccoon City che vide protagonisti i poliziotti Leon Kennedy e Claire Redfield. Leon non fa più parte della polizia locale: ora è un agente del governo il cui compito è quello di rintracciare e salvare Ashley Graham, niente meno che la figlia del presidente. Secondo alcune segnalazioni Ashley sembra trovarsi nella località di El Pueblo, un villaggio dell’Europa Centrale in cui inizierà la “disavventura” di Leon Kennedy.
Al suo arrivo nel villaggio Leon vede che gli abitanti sono stati infettati da un parassita chiamato Las Plagas: questo parassita li costringe ad agire senza consapevolezza sotto il controllo di una setta chiamata Los Illuminados, capeggiata da Lord Osmund Saddler, il cui scopo è quello di infettare prima la figlia del presidente e successivamente l’intero paese.
I nuovi controlli, la nuova visuale in terza persona e le ambientazioni dinamiche sono stati gli elementi che più di tutti hanno caratterizzato Resident Evil 4. Se nei primi tre capitoli della serie avevamo a che fare con ambientazioni statiche, qui il mondo prende vita dando un maggior senso di realtà. Il personaggio che controlliamo non sarà più visibile nella sua interezza, bensì dall’anca in su. Anche il sistema di puntamento è più preciso, poiché Leon può usufruire di un mirino laser visibile su schermo che gli permette più facilmente di mettere a segno colpi critici ai nemici. I controlli all’inizio non saranno il massimo della comodità, ma come in ogni cosa nuova basta un po’ di allenamento e ci si abitua.
Un’altra novità apportata in questo capitolo è la possibilità di modificare e acquistare nuove armi usufruendo delle pesetas. La moneta locale potrà essere rilasciata dai nemici quando li ucciderete, oppure potreste trovarla in qualche barile o vaso da rompere. Alla fine di ogni capitolo incontrerete un losco tipo incappucciato pronto a vendervi armi e potenziamenti.
È proprio questo uno degli elementi più interessanti del gioco: Leon avrà un arsenale di armi molto vasto, dalle semplici pistole fino a lanciagranate e bazooka. Se siete risparmiatori di pallottole, sappiate che mettendo a segno un colpo critico (ottenibile principalmente sparando alla fronte), essi barcolleranno un po’ e avvicinandovi prontamente potrete sferrare un calcio che li eliminerà definitivamente. Occhio però, perché come sono state apportate migliorie in termini di armi, anche l’intelligenza artificiale dei nemici è notevolmente migliorata: il gioco risulta molto ben bilanciato anche per questo motivo.
Tanta azione, ma lo spavento?
Svecchiato quindi il gameplay dei capitoli precedenti, in Resident Evil 4 viene a mancare forse quello che è l’attributo principale che da sempre ha contraddistinto la serie, ossia il fattore horror. Qui si dà ampio spazio invece ad una componente action che, seppur funzionando egregiamente, non dà il risultato che ogni fan di Resident Evil si aspetta dalla serie.
Sono rare le volte in cui il giocatore può provare sensazioni come angoscia e paura. Giusto un accenno d’ansia quando si è rincorsi dai Ganados con la motosega o quando si affrontano i boss. Eppure ricorderete anche voi quanto il solo camminare nella Mansion del primo capitolo, senza affrontare nemici, fosse più che sufficiente a far venire la pelle d’oca.
Una mezza remastered
Tecnicamente Resident Evil 4 rimane lontano dall’essere una vera e propria remastered: considerando la tecnologia moderna forse poteva essere svolto un lavoro più “rispettoso” e di maggior cura verso questo capitolo della serie. Tuttavia rigiocarlo in alta definizione a 60 fps non è poi così male anche se le texture lasciano un po’ a desiderare. Il comparto sonoro è rimasto per fortuna immutato dato che, sia allora che oggi, è uno degli elementi meglio riusciti. Il gioco comunque ha fatto parlare di sè già più di dieci anni fa e continuerà senza dubbio a farlo anche oggi. Che poi ci siano di mezzo motivi di “business” è chiaro, ma questa remastered è rivolta a chi sbadatamente purtroppo, se lo è lasciato scappare nel 2005. Dategli una possibilità e non ve ne pentirete.
Resident Evil 4 Remasterd è disponibile sia su Microsoft Xbox One sia su Sony Playstation 4 al costo di 19,99 euro.
Pro
- E' un Resident Evil che portò innovazione
- Tante armi a disposizione
Contro
- Tecnicamente ci si aspettava di più
- Qualche calo di frame rate