Reigns: Game of Thrones – Recensione
Reigns: Game of Thrones è l’adattamento a tema “Trono di Spade” di un fortunato gioco del 2016 nato per il mercato mobile, Reigns appunto, nel quale saremo chiamati a governare su un regno di stampo medioevale con una formula che sta a metà tra l’esperienza di un libro game e… Tinder!
Si, perché tutte e nostre decisioni (non dimentichiamo che il gioco è nato su mobile) verranno prese facendo scivolare la carta che in questione a destra o a sinistra, come nel famoso social di incontri, dove una direzione sta a significare il nostro assenso a una determinata azione, ordine impartito, consiglio eccetera, mentre la direzione opposta ci vede contrari a quel determinato evento.
Reigns: Game of Thrones, sviluppato da Nerial e pubblicato da Devolver Digital, riprende in tutto e per tutto la forma del titolo originale, impreziosendolo con i personaggi, le ambientazioni e, fondamentale, le situazioni viste nel fortunatissimo serial targato HBO.
Anche se più avanti potremo decidere in autonomia quale dei nove sovrani presenti nel gioco vorremo interpretare, la prima partita inizia sempre vedendoci nei panni di Daenerys Targaryen appena dopo aver conquistato Approdo del Re. Da li in poi toccherà a noi, tramite le nostre decisioni, cercare di regnare per più Lune (il computo del tempo nella serie, presumibilmente corrispondenti a circa un mese) possibili e, ma solo opzionalmente, non fare uno scempio dei nostri territori e di chi ci abita sopra. Ma quello, come si vede sempre in Game of Thrones, è davvero un dettaglio!
Nonostante l’apparente semplicità del gioco, ci ritroveremo a morire, spesso malissimo, più e più volte. Le partite, sempre data l’origine mobile di Reigns: Game of Thrones, saranno molto spesso velocissime. Comunque, morto un Re/Regina, se ne fa un altro, ripartendo dall’inizio senza problemi, magari selezionando un nuovo sovrano.
Come già accennato, i sovrani disponibili sono nove. Tutti i personaggi che incontreremo sono molto ben conosciuti dai fans della saga e, nonostante il gioco si ponga in una sorta di linea temporale alternativa rispetto al serial, comunque posta tra la presa di Approdo del Re e la battaglia con gli Estranei, le dinamiche tra di loro, e di riflesso come reagiranno alle nostre decisioni, sono le stesse della serie originale. Quindi, per apprezzare al 100% ogni sfumatura di Reigns: Game of Thrones, è indispensabile aver seguito la serie TV o letto i libri.
Questo non significa che il gioco non può essere goduto anche da chi è digiuno di Game of Thrones, ma capire, ad esempio, perché Jamie Lannister è contrariato se viene fatto Primo Cavaliere del Regno da suo fratello Tyrion, cosa che non viene spiegata nel gioco, da all’esperienza una notevole marcia in più. A fare, e questo è proprio il caso di dirlo, da fil-rouge tra i vari regnanti che insedieremo sul Trono di Spade è Melisandre la Sacerdotessa Rossa, che commenterà le gesta di ogni defunto sovrano all’inizio di un nuovo ciclo.
Tecnicamente, a proposito di Reigns: Game of Thrones si può dire davvero poco. La grafica è super minimalista, ma sia gli ambienti che i personaggi sono caratterizzati pressoché alla perfezione. Non stenterete mai a riconoscere un personaggio di spessore, piuttosto che un altro. Anche il sonoro è ottimo, riproducendo fedelmente le musiche e l’ormai famosissimo tema principale della serie.
In termini di giocabilità, Reigns: Game of Thrones vince soprattutto per l’immediatezza di comprensione e utilizzo. Nonostante dovremo praticamente solo spostare una carta a destra o a sinistra, le situazioni che si verranno a verificare (sempre dipendenti dalle nostre scelte) saranno sempre varie e intriganti e il livello di sfida, non frustrante ma neppure troppo permissivo, assicurano al gioco una buona longevità.
Reigns: Game of Thrones è un titolo ben realizzato e piuttosto divertente ma, nonostante una certa complessità di dinamiche, ricordiamo sempre che risulta poco più di uno scacciapensieri. Immediato, divertente, a tratti anche coinvolgente, ma comunque un gioco destinato a essere giocato nei tempi morti, in pausa pranzo o sulla metro. Vale comunque ogni centesimo, soprattutto se siete appassionati della saga di Game of Thrones!
Pro
- Fedele alla serie originale
- Immediato e divertente
- Completamente in italiano
Contro
- Non godibile al 100% da chi non conosce bene la serie
- Poco più di uno scacciapensieri