Red Dead Redemption Recensione PC

Recensito su PC

Red Dead Redemption
John Marston è destinato a tornare?

Il mio articolo “Red Dead Redemption Recensione PC” vi parlerà di come il primo Red Dead Redemption sia stato una pietra miliare del gaming “moderno”. È impossibile non partire da qui, per questa disamina, prima di lasciarsi trasportare dai numeri e da tecnicismi vari, per ricordare che, al netto degli anni sulle spalle, siamo comunque di fronte a qualcosa che ha saputo stravolgere, inventare e innovare.

Red Dead Redemption arriva su PC in un momento ‘intelligente’. Considerando l’hype sempre crescente dei giocatori verso il lavoro di Rockstar, in particolare nei confronti dell’osannato GTA VI, e un periodo dell’anno che si avvia in una fascia contenutistica più leggera, un simile prodotto, specialmente per chi, magari, non l’ha provato nella sua versione originale può diventare un piccolo must have.

Io, lo ammetto, ho avuto un rapporto contrastante con la serie. Ho amato alla follia il secondo capitolo, ma l’avventura di John Marston mi ha sempre lasciato un vuoto dentro che non ho mai colmato, nonostante siano passati quasi quindi anni. Dunque, eccomi qui: con qualche anno in più sulle spalle, un po’ di conoscenze extra e una voglia matta di rivivere un’epopea unica, in una veste grafica e tecnica moderna, pensata anche per le nuove generazioni di giocatori.

Red Dead Redemption Recensione PC

Red Dead Redemption Recensione PC | Sono Marston, John Marston

So bene che, un titolo del genere, non ha certamente bisogno di presentazioni. A ogni modo, è giusto fare un piccolo recap su quella che è la storia che muove le fondamenta di questo primo capitolo, specialmente proprio per chi lo approccia per la prima volta, magari anche successivamente l’aver già vissuto le magie del prequel, Red Dead Redemption 2.

Il protagonista della storia è John Marston, uno dei volti simbolo del sopracitato e più recente Blockbuster dell’azienda californiana, e che qui è il centro assoluta della vicenda, ereditando da Arthur Morgan il fardello di fare pulizia sulla banda dello spietato Dutch van der Linde, dapprima ‘mentore’ e, successivamente, nemico giurato e spietato fuorilegge senza freni e senza filtri

La storia del primo Red Dead Redemption parte proprio da qui, da John Marston che si lancia in una missione, oggettivamente, impossibile, suicida, in cui si rende necessario collaborare con le forze dell’ordine, in attesa di un progresso culturale capace e sociale che il giocatore vive direttamente sulla propria pelle.

Come ogni buon film western, dunque, Red Dead Redemption assume rapidamente i connotati di una storia fatta di vendetta, tradimenti, duelli e un pizzico di humor che non manca mai e devo ammettere che, al netto dei tanti anni sulle spalle, la scrittura si conferma matura, pulita e meravigliosamente coente, per tutta la durata. Il viaggio alla ricerca dei membri della, ormai ex. Banda di Dutch rimane ancora oggi un piccolo gioiello del videogioco, al netto dei limiti più ludici che tematici che, ovviamente, si porta dietro.

Red Dead Redemption Recensione PC

Mezzogiorno di fuoco!

Non voglio scendere nell’ovvio, ma è importante sottolineare che, a livello ludico, siamo di fronte a un prodotto vecchio, ma non per questo da sottovalutare. Al netto della doverosa precisazione, e del fatto che le noie maggiori sono di natura “meccanica” piuttosto che ludica nel senso stretto della parola, Red Dead Redemption saprà rivelarsi una vera sorpresa, anche a distanza di tanti anni.

Superato l’impatto con animazioni legnose e limiti ludici impossibili da arginare, il primo titolo del franchise di Rockstar saprà comunque stupirvi, in primis perché centra un obiettivo che, onestamente, tanti giochi attuali mancano spesso e volentieri: diverte. Ogni attività, qualcuna in più qualcuna meno, riesce sempre a far appassionare, a tenere incollati allo schermo quanto basta e, che sia una taglia o una partita ai ferri di cavallo, il giovo riesce sempre a intrattenere e a rendere il viaggio di John Marston più attuale che mai.

Quello che ci mi ha sorpreso è la varietà delle missioni che, ancora oggi, risulta veramente impressionante. Al netto delle tematiche, che portano il focus anche del gameplay sulle sparatorie e sugli scontri armati, Red Dead Redemption riesce, invece, a offrire al giocatore tanti tipi diversi di missioni, specialmente nelle battute iniziali, che plasmano un mondo di gioco ancora oggi con un grandissimo piglio autoriale, al netto del peso degli anni che si respira comunque e inevitabilmente sempre e comunque.

Red Dead Redemption Recensione PC

Per le nuove generazioni?!

La domanda che tutti ci stiamo facendo, ammettiamolo, è questa: come gira Red Dead Redemption su PC? La risposta è che il lavoro svolto da Double Eleven è veramente sorprendentemente funzionale, ma non privo di difetti.

In primis, il comparto visivo ‘moderno’ dona al gioco una nuova vita, e lo rende quasi irriconoscibile, quasi come strappandolo via dalle angustie del tempo e rendendolo incredibilmente attuale. Il colpo d’occhio di questa nuova versione è decisamente sublime e rende, onestamente, per forza di cose, già di per sé, l’esperienza più godibile.

Entrando nel tedioso mondo dei numeri e delle specifiche, posso dirvi che l’offerta su PC è molto allettante: 4K nativo con supporto fino ai 144hz, compatibilità con schermi Ultrawide e Super Ultrawide, HDR10, DLSS, NVIDIA Reflex e Frame Generation; sono queste le migliorie offerte da questa riedizione di Red Dead Redemption e, considerando anche una scelta dei requisiti di sistema più che accettabili, il computo complessivo è decisamente soddisfacente.

Red Dead Redemption Recensione PC

Non tutti i centri sono perfetti

Il problema, però, è che stiamo parlando comunque di un semplice porting e lo si capisce facilmente. La densità poligonale, per quanto più rifinita, è comunque sempre più o meno la stessa e le animazioni rimangono ugualmente legnose. A questo si aggiunge un’ottimizzazione tecnica non sempre a fuoco, che da vita a qualche momento problematico di troppo.

Specialmente nelle fasi più concitate, infatti, il frame-rate di Red Dead Redemption su PC è risultato molto incerto, anche abbassando la qualità grafica generale e smanettando con le impostazioni relative all’effettistica in particolare. La qualità dei nuovi shader, in alcuni casi, hanno avuto un impatto eccessivamente pesante sulla fluidità del gioco e, alla fine, per ottimizzare tutto ho preferito utilizzare il DLSS in modalità performance, settando tutto a Ultra e bloccando, però, il frame rate a 60fps.

È chiaro che il gioco, comunque, dia il meglio di sé in questa nuova veste nelle sezioni all’aperto, in cui proprio grazie alla gestione degli effetti di luce il colpo d’occhio è sicuramente più imponente, e nel complesso il risultato finale è molto soddisfacente, soprattutto considerando il fatto che, oggi come ieri, il comparto sonoro è ancora una volta in grado di fare scuola.

Red Dead Redemption Recensione PC | In conclusione

L’unica grande pecca di questa riedizione è il prezzo: 50 euro sono veramente tanti per un semplice porting, al netto delle tante migliorie introdotte. Red Dead Redemption è un titolo meraviglioso, oggi come ieri, e l’arrivo su PC può fare da apripista per tanti nuovi giocatori che, magari, potranno così scoprire una serie meravigliosa, in una veste finalmente attuale e invitante.

7.5
Un titolo meraviglioso, oggi come ieri.

Pro

  • Red Dead Redemption non ha bisogno di presentazioni
  • Rimane un gioco più che godibile, anche dopo 15 anni
  • Una nuova veste tecnica...

Contro

  • ...ma con alcune incertezze di troppo
  • Si poteva provare a fare qualcosina di più in termini di contenuti?
  • Prezzo di lancio forse troppo alto
Vai alla scheda di Red Dead Redemption
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