Recensione RIDE 5 Bello ma i problemi pesano
In questa Recensione RIDE 5 andiamo a dissezionare l’ultima fatica di Milestone per vedere se finalmente alcuni problemi trascinati da tempo sono stati risolti o meno. TLDR? Funziona tutto ma potrebbe funzionare meglio.
RIDE 5 esce dai box Milestone rinnovando la sfida a chiunque voglia strappargli lo scettro di miglior simulatore di motociclismo. A differenza della serie MotoGP, infatti, i modelli di moto utilizzabili sono delle tipologie più disparate, con superbike, supersport, naked, vecchie glorie del passato e tanto altro.
Il titolo è giocabile su varie piattaforme come PS5, Xbox Series X/S e PC (ma non su old gen). I modelli di moto saranno oltre 200, con 44 tracciati a disposizione tra reali e inventati. Indossiamo finalmente tuta e casco e scendiamo in pista per iniziare a prendere confidenza con le novità.
Recensione RIDE 5 – Nuovo gioco, vecchi problemi
La fisica di gioco e il modello di guida di RIDE 5 sono un grosso punto interrogativo. Obiettivamente la moto non risulta facile da guidare, soprattutto nella gestione della frenata. La situazione migliora andando a ridurre gli aiuti di guida, ma resta comunque complicato essere consistenti a livello di passo gara e di completamento dei giri.
Lasciando le impostazioni di base, la moto non frena. Si arriva perennemente lunghi in staccata e si fa fatica a calcolare lo spazio di frenata, rischiando di finire perennemente addosso ai piloti guidati dall’IA. Questo fastidioso problema era riscontrabile anche nei precedenti capitoli, ma speravamo che in questo la situazione fosse migliorata un po’.
Il consiglio che posso darti è quello di disattivare aiuti di guida come il cambio automatico e l’ABS: se è vero che toglierli complica la guida, aiutano a padroneggiare molto meglio la moto e a ridurre (seppur di poco) i suddetti problemi. La AI merita, purtroppo, un discorso analogo.
A meno di ridurre notevolmente il livello di competitività degli avversari, preparati a prendere carenate in ogni dove, con avversari disposti a sbattervi a terra in staccata senza troppi riguardi. Anche qui, sarebbe da considerare il fatto che “AI pressante” non significa “AI scorretta” e sempre incline al contatto.
Lo stile di guida è tutto
Se è vero che i problemi ci sono, è altrettanto vero che Ride 5 richieda uno stile di guida scevro da imprecisioni e sbavature. Occorre conoscere alla perfezione sia il tracciato che la propria moto, lavorando – quando possibile – sulla messa a punto della ciclistica.
Anche qui, non fidarti dei rapporti del cambio presettati di default perché su alcune moto sono troppo corti mentre su altre risultano un po’ troppo lunghi, a tutto svantaggio rispettivamente della velocità di punta e dell’accelerazione.
Cerca di stare calma/o con le elaborazioni sfrenate, perché pensare subito ad aumentare la potenza della moto rischia di farvi andare molto rapidamente in crisi quando la portate in pista. Cerca prima di far funzionare quello che hai, tenendoti in tasca i crediti di gioco (mai troppo abbondanti) per successivi e mirati sviluppi che risolvano le criticità riscontrate.
È inutile, ad esempio, aggiungere cavalli su una moto nervosa e ostica da guidare, con un comportamento poco neutro e che vi rende la vita eccessivamente difficile quando cercate di portarla al limite. Lavora prima sulla messa a punto e vedrai che con questo approccio il gioco saprà regalarti molte soddisfazioni.
A questo proposito, la nuova fisica delle sospensioni che cerca di rendere più realistico il comportamento e l’usura delle gomme, richiede un’ottima capacità di guida durante tutto l’arco della gara, specialmente negli eventi endurance. Occorre necessariamente trovare il modo di stressare poco le gomme, pena il rimanere senza negli ultimi giri delle gare sprint o il dover fare un maggior numero di pit stop nelle gare di durata.
A questo proposito, nella modalità Carriera dovremo fronteggiare dieci piloti “rivali” che, ognuno con un carattere e uno stile di guida diverso, cercheranno di metterci a dura prova durante le corse. Il meteo dinamico con nuvole 3D in grado di ribaltare le sorti di una gara, ci costringe ad adottare un approccio il più possibile versatile, senza mai avere la certezza di avercela fatta fin quando non passeremo sotto la bandiera a scacchi.
Grafica e Audio qualità Milestone
RIDE 5 5 è un titolo solido a livello di grafica e sonoro, un continuo e alto livello di coerenza tecnica per Milestone.
La riproduzione delle moto è davvero ben fatta, i modelli replicano in tutto e per tutto le controparti originali e il livello di personalizzazione del sistema di tute, caschi e livree lo rende praticamente “il Gran Turismo a due ruote”. Il sound dei motori si differenzia bene da modello a modello, rendendo l’esperienza davvero unica e coinvolgente.
Stesso discorso vale per i tracciati, riprodotti fedelmente e in maniera suggestiva, specialmente su quelle piste dove gli eventi endurance richiedono di correre in notturna, con effetti di luci e ombre decisamente ben realizzati. Anche gli intermezzi scenici della modalità Carriera sono ben fatti, costituendo un ottimo collante tra gli appuntamenti in pista e la scelta dei campionati da fare.
Multiplayer
Al momento della recensione, non è stato possibile testare il multiplayer di RIDE 5, ma siamo sicuri che, così come accaduto negli altri anni (la recensione del capitolo precedente è a portata di tuo click), i giocatori potranno dar vita a gare e tornei internazionali senza alcun problema di sorta.
La carne al fuoco è davvero tanta e, complice la possibilità di creare e condividere i propri tracciati, la longevità di questo gioco è davvero altissima.
RIDE 5 è senz’altro un gioco interessante, ma non è il “gioco per tutti” che Milestone professa nel suo slogan.
Permangono, infatti, problematiche annose che ne minano la giocabilità, rendendo decisamente ripida la curva di apprendimento per casual gamers e neofiti. È vero che le potenzialità ci sarebbero tutte, visto il livello di grafica ed elementi coinvolgenti all’interno del gameplay, tuttavia, alla luce di quanto visto gli anni scorsi con i precedenti capitoli della serie, non possiamo fare a meno di iniziare a sentire odore di minestra riscaldata.
Detto questo, parliamo comunque di un titolo che i sim racers giocheranno diffusamente, sfidandosi a colpi di record mondiali e corse on line al cardiopalma. La speranza è che Milestone riesca a risolvere questi problemi, dando modo a più persone di godersi il gioco al meglio.
[Qui la pagina ufficiale di gioco]
Bello ma i problemi iniziano a pesare
Pro
- Realismo di moto e tracciati
- Parco moto elevato
- Modalità Carriera rivista
Contro
- Modello di guida impreciso da anni