Rebel Cops – Recensione

Rebel Cops è uno strategico a turni, sviluppato da Weappy studio e distribuito da THQ Nordic, ambientato nei dintorni della città americana di Ripton dove Viktor Zuev, uno spietato boss del crimine, tiene sotto controllo tutte le attività commerciali. Anche le forze dell’ordine si sono ormai arrese alle sue angherie e ai suoi metodi “convincenti”, ma un gruppo di poliziotti rinnegati ha deciso di opporsi al sistema criminale in nome della giustizia per salvare l’anima della città. Spetterà a voi guidarli attraverso delle missioni con combattimenti a turni e restituire l’ordine e la pace ai cittadini.

Dopo una breve introduzione dove si alternano immagini statiche e messaggi di testo, localizzati in un italiano praticamente perfetto, vi ritroverete a capo di un piccolo gruppo di poliziotti decisi a ristabilire la legge in città. La prima missione che vi verrà affidata è una specie di tutorial utile a familiarizzare con i comandi e le dinamiche di gioco. Vi ritroverete così in uno scenario tridimensionale con visuale isometrica e, trattandosi di uno spin-off di This Is The Police, vi accorgerete sicuro di come il titolo riprende i tratti noir del predecessore, dove i colori come il grigio e il marrone sono predominanti. Gli agenti che compongono la vostra squadra sono identificati tramite delle icone e cliccandoci sopra potrete osservare le loro statistiche suddivise in Forza, Mira e Velocità. Ognuno di essi, inoltre, ha delle skill particolari che possono essere potenziate come l’abilità di schivare proiettili, aumentare il raggio di visione o incrementare il numero dei turni per completare le proprie mosse.

I vostri fedeli rappresentanti delle forze dell’ordine dispongono anche di un inventario di oggetti equipaggiabili come pistole, fucili a lunga distanza, coltelli, kit medici, giubbotti antiproiettile, grimaldelli, taser per immobilizzare i nemici e granate stordenti. Tutti gli oggetti, soprattutto i proiettili, non saranno illimitati e dovrete farne buon uso in quanto affrontare nemici armati di tutto punto con la pistola scarica significherà morte certa. Sin dalle prime fasi di gioco è infatti possibile notare come il gameplay di Rebel Cops prediliga un approccio alle varie missioni in modalità stealth – o furtiva se preferite – sconsigliando, di fatto, un’entrata in scena ad armi spianate. Sarà proprio questa la chiave del successo nelle varie missioni che vi verranno affidate: esplorare la zona di combattimento e avvicinarsi furtivamente ai nemici senza essere scoperti.

La story-line di Rebel Cops è abbastanza lineare e vi proporrà diverse missioni da affrontare in sequenza in mappe di gioco dettagliate e graficamente ben fatte ma senza la possibilità di ruotare la visuale di gioco. Di conseguenza in certe situazioni, soprattutto all’interno degli edifici, il problema si amplifica dando l’impressione di non avere la situazione sotto controllo. Inoltre alcune mappe sono davvero enormi e si arriverà anche a un’ora di gioco per esplorarle completamente. Con il passare del tempo, però, si avrà la sensazione di una certa ripetitività e soprattutto di tanti tempi morti che, a lungo andare, diventeranno davvero snervanti.

Come i nemici anche i vostri personaggi avranno a disposizione – salvo abilità speciali – due azioni per completare il proprio turno di gioco. É importante che, durante ogni mossa, ogni poliziotto di Rebel Cops abbia le spalle coperte dai propri compagni che, nel caso di una mossa azzardata, vi avviseranno prontamente via radio dell’eventuale errore che state per compiere. Arrivare alle spalle del criminale di turno e intimargli di alzare le mani per arrendersi sarà una delle azioni chiave per la vittoria nella maggior parte del gioco. Così come l’utilizzo di taser o manganelli per stordire che, non facendo rumore, non metteranno in allerta le numerose guardie presenti negli scenari di gioco. Abbastanza strana la dinamica degli arresti dei nemici in quanto, una volta ammanettati, spariranno letteralmente dall’area di gioco non permettendo nemmeno una veloce perquisizione nonchè il recupero di eventuali oggetti o armi in loro possesso.

Durante le varie missioni sarà possibile raccogliere vari oggetti che, a fine missione, potrete vendere per racimolare qualche dollaro in più e acquistare equipaggiamenti utili ai vostri poliziotti ribelli. Non saranno molte le risorse in denaro disponibili quindi saremo costretti a centellinare ogni singolo proiettile e a proteggere, nei limiti del possibile, tutti i compagni di squadra perchè, in caso di uccisione, questo si porteranno via con loro anche l’equipaggiamento che era in loro possesso. Ulteriori fondi od oggetti vi verranno forniti dalla popolazione di Ripton in base alla riuscita o meno delle vostre missioni. Inoltre, durante le missioni principali, i cittadini di Ripton vi proporanno anche delle missioni secondarie come il recupero di oggetti di valore o il ritrovamento di persone sequestrate che, se portate a termine correttamente, vi ricompenseranno con armi o altri oggetti utilizzabili dai vostri agenti. I poliziotti, dopo ogni missione svolta, accumuleranno stanchezza che andrà a discapito della lora capacità di movimento e di mira pur cui sarà possibile sostituirli temporaneamente con altri agenti disposti a unirsi alla vostra nobile causa.

Rebel Cops, come abbiamo già detto, è fortemente improntato su una modalità di gioco stealth ma prima o poi sarete costretti a sfoderare le armi e combattere i nemici a suon di proiettili. Purtroppo gli NPC nemici non mostrano la propria zona di visuale da cui stare eventualmente alla larga e una mossa falsa da parte dei vostri uomini significherà mettere in allerta il nemico di turno che provvederà ad avvisare tutti gli altri dell’imminente pericolo. A questo punto la vostra certosina pianificazione potrebbe subire un drastico cambiamento in quanto potreste ritrovarvi improvvisamente in inferiorità numerica, senza validi ripari e circondati da nemici armati di tutto punto. I componenti della vostra squadra, così come gli NPC nemici, non hanno punti salute e un singolo colpo di pistola ben assestato significherà, molto probabilmente, un’uscita di scena prematura.

Sarà possibile scegliere quale parte del corpo del nemico colpire: mano, gamba, torace o testa, e comparirà anche un indicatore che vi indicherà la percentuale di riuscita del colpo. Ferire l’avversario alle gambe gli impedirà di muoversi ma non di replicare al vostro attacco mentre sparare alla mano gli impedirà di utilizzare l’arma. Colpire il torace significherà infliggergli una ferita mortale che, con il passare del tempo, lo farà passare a miglior vita mentre un colpo alla testa significherà morte immediata. Lo stesso discorso vale per i vostri poliziotti che, se colpiti mortalmente, vi lasceranno in inferiorità numerica.

Ogni azione compiuta dai nostri agenti durante le missioni farà guadagnare  loro punti esperienza da spendere per aumentare le loro tre skill principali e faranno guadagnare anche dei punti abilità a tutta la squadra utilizzabili in qualsiasi frangente della missione per sbloccare vari bonus come ad esempio l’aumento della capacità di mirare o la visualizzazione di tutti i nemici presenti sulla mappa. In alcune missioni, inoltre, sarà presente anche una specie di supporto operativo che vi illustrerà, a grandi linee,  il da farsi. In situazioni complicate, e dopo un numero ben preciso di turni, sarete supportati anche da un cecchino a cui potrete dare l’ordine di uccidere un nemico particolarmente insidioso o semplicemente fargli osservare una zona d’ombra per scovare qualche sgherro nascosto.

É possibile dotare i nostri cops con giubbetti antiproiettile e caschi protettivi ma non avranno poteri magici, dopo il primo o il secondo colpo ricevuto se ne andranno in frantumi lasciandovi inermi di fronte al nemico. Alcune volte, pur essendo ben coperti dal fuoco nemico, verrete colpiti ugualmente e, in caso di ferimento, sarà possibile curare e rimettere in piedi i personaggi tramite dei kit medici equipaggiabili, come le armi e tutto il resto, ad inizio missione, per cui sarà importante pianificare in modo adeguato anche gli oggetti da portare in battaglia. Molto spesso, purtroppo, la perdita prematura di un componente della squadra rischierà di buttare tutto al vento con conseguente fallimento della missione, che sarà comunque possibile ricominciare dall’inizio in qualsiasi momento. Rebel Cops richiede attenzione e pianificazione in tutte le sue fasi di gioco, come in una partita a scacchi, e ogni errore si paga caro. L’obiettivo del gioco è, in sostanza, quello di ripetere le missioni più volte fino a raggiungere la perfezione, limitando le perdite e sfruttando al massimo le poche risorse disponibili.

Rebel Cops propone tre livelli di difficoltà che si differenziano tra loro, oltre che per la quantità di equipaggiamenti e denaro disponibili, anche per il numero dei turni necessari per completare gli obiettivi e al numero dei salvataggi effettuabili durante le singole missioni. Già al livello relax, ovvero quello più basso, il livello di sfida è molto alto per cui non aspettatevi allegre e spensierate passeggiate nella campagna americana. Dovrete riflettere e impegnarvi e non è sempre detto che i vostri sforzi vengano sempre e comunque ripagati anche perchè, come se tutto questo non bastasse, a volte durante lo svolgimento delle missioni accadranno eventi imprevedibili come l’arrivo di altri nemici o personaggi non giocanti che cercheranno di farsi giustizia da soli, mandando a quel paese tutto quello che di buono avrete costruito fino a quel momento.

Del punto di vista grafico ne abbiamo parlato in precedenza e ribadiamo che, tutto sommato, è buono. Gli effetti sonori e le musiche non sono niente di eccezionale e siamo del parere che qualcosa in più poteva essere fatto. L’IA, a volte è un po’ traballante e indecisa ma tutto sommato non è da bocciare, considerando anche il modesto pezzo di vendita: Rebel Cops è disponibile per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch al prezzo di 9,99 Euro.

Rebel Cops riprende lo stile di This Is The Police anche sotto l’apprezzabile punto di vista grafico ma si concentra troppo sulla meccanica dei combattimenti a turni. La fase stealth è ben fatta e può regalare soddisfazioni peccato poi che quando si inizia a fare sul serio, e si tirano fuori le armi, il gioco diventi a volte troppo punitivo anche al livello di difficoltà più basso. In certi frangenti diventa troppo frustrante abbandonare la missione in corso e ripartire da zero semplicemente perchè abbiamo commesso un passo di troppo. La gestione del proprio team e dell’inventario di squadra è abbastanza basilare ma soddisfacente mentre invece la trama di gioco, seppur condita da missioni secondarie o imprevisti, non fa gridare al miracolo. Portare a termine una missione senza commettere errori si rivela un’impresa da vero stratega o da vero amante del genere a turni. Ottima la traduzione in italiano dei testi, molto curata e senza il minimo errore. Coloro che amano pazienti e mirati spostamenti sulla mappa o fasi di combattimento dove ogni singolo proiettile può fare la differenza troveranno sicuramente pane per i loro denti. A tutti gli altri invece, soprattutto se si affacciano per la prima volta al mondo dei giochi strategici a turni, consigliamo di guardare altrove a meno che non siano disposti a dedicare a Rebel Cops tanto tempo e pazienza.