Rayman Legends – Rayman Legends
Proprio quando Rayman aveva iniziato a stufare tutti con giochi scialbi e poco ispirati, e la Ubisoft era stata costretta a cambiare strategia usando le risate provocate dai Raving Rabbids, ecco che a gran sorpresa uscì Rayman Origins. Platform stupendo, che tornava appunto alle vere origini del nostro uomo melanzana, e ha funzionato così bene da vincere l’applauso di critica e pubblico, al punto da progettare un sequel, Rayman Legends. Un gioco che è stato molto contestato, poiché sarebbe dovuto uscire già molto tempo fa, verso febbraio, come esclusiva Wii U, e invece è stato rimandato al lontano settembre per permettere, all’ultimo momento, uno sviluppo multipiattaforma. In ogni caso, ripensamenti o meno, Rayman Legends è alfine giunto sugli scaffali dei negozi, e noi lo abbiamo provato nella versione sviluppata originariamente, quella per Wii U.
Un vecchio rinnovato
Siamo convinti che siano in poche le persone che non hanno giocato a Rayman Origins, ma per quelli che invece non l’hanno fatto, questa serie di giochi della melanzana senz’arti è un vero e proprio ritorno ai vecchi fasti, un platform in due dimensioni a scorrimento orizzontale, con disegni in alta definizione ottimamente realizzati ed animati, e livelli ben strutturati. Livelli con un ritmo quasi musicale nella loro impostazione, che ci permettono di correre in avanti e premere pulsanti per eseguire salti o poteri in una maniera che ci viene quasi naturale, un’armonia visiva e sonora che raggiunge il suo culmine quando si arriva a conoscere uno stage alla perfezione e a giocarlo così come i programmatori hanno pensato andasse svolto, in una sfrenata corsa priva di pause, da inizio a fine, volta al recuperare anche tutti i Loom disponibili sulla nostra strada. Durante il gioco, in Rayman Origins, Rayman e i suoi amici durante l’avventura acquisivano poteri per svolgere la loro missione in maniera sempre più variegata, arrivando persino a poter correre sui muri, ed era possibile anche giocare in due, in una modalità cooperativa che allo stesso tempo era anche, molto spesso, una modalità competitiva per vedere chi acquisiva più Loom o chi moriva di meno durante il tragitto.
Tutto questo torna in Rayman Legends, in maniera sensibilmente migliorata. Non parliamo solo di grafica, ma di ogni singolo aspetto. Ritroviamo quindi ciò che avevamo in Rayman Origins, ma “di più” e “meglio”. C’è poco da dire riguardo una storia che come sempre è una mera scusante per giocare e divertirsi, e nemmeno del gameplay che risulta essere lo stesso, identico, trovato in Rayman Origins. Parliamo invece delle aggiunte, e dei miglioramenti. L’unica aggiunta che è stata fatta durante gli stage ha a che fare con una feature che è palesemente creata attorno al pad della Wii U: ci saranno infatti sezioni di gioco in cui prenderemo il controllo dell’amico volante di Rayman, Murphy, muovendolo usando il touch screen del gamepad. Durante queste sessioni, sarà comunque presente un personaggio su schermo che dovrà arrivare al traguardo, ma sarà mosso dalla CPU, diversamente dal solito, mentre noi, nelle vesti di questo simpatico volatile, dovremo aiutarlo a superare le difficoltà tagliando funi, sollevando piattaforme, infastidendo nemici e molto altro, il tutto con l’utilizzo esclusivo del touch screen, cosa che quindi permette un buon utilizzo anche su Playstation Vita ma che perde completamente il suo significato sulle altre console. Infatti su Ps3, 360, e PC, il controllo del pad è dedicato al personaggio principale, mentre Murphy eseguirà solo qualche azione grazie all’utilizzo sporadico di alcuni tasti, anche se tutto ciò toglie tutta l’enfasi presente a questi momenti di gioco nella loro programmazione originale.
Per il resto, Rayman Legends ci offre esattamente ciò che ci offriva anche Rayman Origins, almeno per quanto riguarda ciò che possiamo fare all’interno dei livelli stessi. Per ciò che invece concerne gli extra, troviamo molto di più. Innanzitutto troviamo un simpatico minigioco multiplayer, Kung Foot, con cui potremo divertirci a lungo assieme ai nostri amici. Altra modalità davvero interessante è quella online, dove ogni giorno potremo affrontare una sfida diversa, della durata di qualche secondo, che può avere differenti obiettivi come raccogliere più Loom possibile, correre a una certa distanza, o molto altro, in competizione con altri concorrenti in rete. Sfida che ci premierà con un grado di “Figaggine”, una medaglia, e tanti Loom che ci aiuteranno a sbloccare nuovi livelli e nuovi personaggi.
Per quanto riguarda invece i livelli stessi, oltre a darci una coppa di maggior valore a seconda del numero di Loom raccolti, potremo anche recuperare per ogni stage un gratta e vinci. Grattando la superficie di esso potremo vincere vari premi, tra cui alcuni Loom extra, lo sbloccaggio di un livello Leggendario (saranno presenti infatti ben 40 livelli da sbloccare presi da Rayman Origins, che portano il totale degli stage in questo titolo a più di 120), oppure ancora l’acquisizione di un “animaletto” che se ne starà buono buono poi in una galleria, e che creerà ogni giorno dei Loom per noi assieme a tutti i compagni che gli troveremo.
Disegni in movimento
Come già detto, la Ubisoft è riuscita a migliorare la già bellissima grafica che trovavamo in Rayman Origins. Il motore grafico UbiArt Framework permette una sensazione di disegno con acquerelli davvero splendida, e i personaggi e tutto ciò che si muove sullo schermo sembrano farne parte senza dare l’impressione di essere qualcosa di estraneo al quadro. Ovviamente anche le animazioni sono ottime, ed è tutto di una fluidità che entra in sintonia con le bellissime musiche, soprattutto durante i geniali livelli musicali. C’è tanto da fare, tanto da riprovare, tanto da rigiocare. Rayman Legends di certo ci porterà via tante ore del nostro tempo, e l’aggiunta di 40 livelli del prequel non può che farci piacere.
In conclusione
Nonostante il ritardo che c’è stato nella sua uscita, Rayman Legends arriva sulle nostre console e in maniera veramente prepotente scaccia via tutti gli altri platform per aggiudicarsene il trono. Un lavoro praticamente perfetto quello di Ubisoft, che prende il precedente lavoro e lo evolve al livello successivo graficamente, nel sonoro, come gameplay e anche come extra. È un acquisto praticamente obbligato, anche se chi lo prenderà per Wii U non c’è alcun dubbio che se lo godrà di più.