Ratchet & Clank – Recensione Ratchet & Clank
La sfida tra i Platform è iniziata
La vita è difficile quando sul mercato c’è un Platform di un certo Jason Rubin, vecchia guardia della Naughty Dog e Crash Bandicoot, che sta schiacciando la concorrenza con un giovanotto dai capelli oro, Jak, accompagnato da una pantegana arancione parlante, Daxter, e ovviamente nessuno si sognerebbe di andare a distruggere i sogni di gloria del grande Rubin. Eppure l’Insomniac probabilmente non aveva sentito parlare di Jak & Daxter ed ecco quindi che arriva un’altra coppia Platform, un cane parlante e un robot umoristico: l’esatta controparte del Rubin. Ratchet & Clank sono i degni avversari che si aspettavano, e pur arrivando solo pochi mesi dopo la Naughty Dog, la Insomniac pone una pietra miliare nel genere Platform.
Un tempo c’erano Stan Lauren e Oliver Hardy, ora ci sono Ratchet e Clank
La nostra storia inizia in una fabbrica di Robot dove, in catena di montaggio, vengono sfornati dei droidi belli robusti, pronti ad una eventuale guerra. L’imprevisto si nasconde dietro l’angolo, materializzandosi in Clank, prodotto mal riuscito della perfetta industria meccanica. Piccolo e, a dire il vero, pure bruttino, rispetto a tutti gli altri droidi uguali in tutto e per tutto, l’imperfetto risultato deve essere eliminato: e quindi assisteremo alla fuga dello sfortunato robottino, inseguito dai mastodontici addetti alla sicurezza, che si concluderà con l’abbattimento dell’astronave sulla quale viaggiava. Lo schianto provoca disturbo nei dintorni e tutti avvertono la presenza di un qualcosa di strano, ed ecco che entra in scena il nostro secondo protagonista. Ratchet, un meccanico della Razza Lombax, stava lavorando ad una navicella sul suo pianeta Veldin quando sente il rumore dell’astronave di Clank atterrare; e quindi armato con la sua chiave inglese partirà a piedi alla ricerca della fonte di quel boato. E così avviene l’incontro tra i due, subito amici, tranne qualche screzio momentaneo, e Clank spiegherà come stanno le cose: Drek, il presidente esecutivo della Galassia, ha intenzione di costruire un nuovo pianeta, Blarg, in quanto il suo mondo d’origine, Orxon, è irreparabilmente inquinato. Per fare ciò, Drek cerca di creare Blarg utilizzando pezzi dei mondi della Galassia Solana, tra i quali anche lo stesso pianeta di Ratchet; e così Clank per fermare Drek cerca di contattare il Capitano Qwark, l’eroe più conosciuto della galassia. Inizia così la nostra avventura alla ricerca del Capitano, a suon di battute ironiche e prese in giro tra i due.
Così iniziava la storia
Il gameplay è tutto ciò che rende questo gioco un capolavoro, oltre alla grafica. Iniziamo da Ratchet, il nostro cane atletico e parlante. Il Lombax potrà ovviamente saltare col tasto X, lanciare la sua chiave inglese a mò di boomerang col tasto quadrato, in qualsiasi direzione vogliate e in qualsiasi modo, preciso, accasciandovi premendo il tasto L2, col tasto O potrete sparare proiettili, lanciare bombe o manichini, a seconda di quale sia la caratteristica dell’arma equipaggiata. Son proprie queste le principali cose da prendere in considerazione in questo platform: naturalmente per accedere all’intero arsenale basta andare nel menù di gioco premendo Start ed entrare alla voce "armi", ma esiste un altro modo per accedere alle armi, ovvero il sistema rapido, realizzabile tramite lo stesso menù, e apribile durante il gioco premendo il tasto triangolo. Si aprirà così una "rosa" a 8 petali, e in ogni petalo vi sarà un’arma o un qualcosa di utile come equipaggiamento da voi scelto pronto ad essere selezionato subito senza dover mettere in pausa il gioco. Onnichiave, la chiave iniziale del nostro ingegnere Lombax, il Guanto bomba, come suggerisce il nome un guanto che lancia bombe esplosive, l’Inceneritore, molto simile ad un estintore inverso, il Blastatore, l’arma più economica che riproduce al meglio una mitragliatrice, e il Provocatore, un marchingegno che attira i nemici al nostro protagonista, sono le armi più facili da trovare ed usare; la più difficile in assoluto da ritrovare, dato il costo, è il M.I.P.S., Muori In Pochi Secondi, un carroarmato portatile data la potenza di fuoco che può sprigionare; la più particolare è senza dubbio è il morforaggio capace di trasformare i nemici in pulcini, o in polli una volta portata al massimo della potenza; ovviamente non mancheranno le armi di supporto e scudi, ad esempio avremo lo Scudo Drone che farà comparire dal nulla alcuni androidi pronti a combattere al nostro fianco, e il Guanto Esca che creerà appunto un’esca con un nostro fantoccio in gomma che ingannerà il nemico. Insomma chi più ne ha ne metta: è un arsenale invidiabilissimo.
Passiamo a Clank, il nostro piccolo aiutante robotico, che solo in pochi frangenti potremo guidare al posto di Ratchet, e quando invece sarà attaccato a mò di zainetto alle vostre spalle potrete usarlo, dopo averlo modificato da Al, "il ragazzo dei robot", ma non il ragazzo che se la fa con i robot, come un bel mezzo di trasporto facilmente passabile per elicottero. Quando invece sarà manovrabile al posto di Ratchet potremo usare i suoi poteri robotici per muovere ai nostri comandi altri robottini trovati in giro per il mondo per il quale viaggiamo. Da non dimenticare i minigiochi a bordo del hoverboard, uno skateboard futuristico che viaggia battendo la forza di gravità, per quanto sia possibile, e che dovremo usare per vincere una gara e ottenere in premio un incontro col fantomatico Capitano Qwark. Per tirare le somme un Platform così non si vede tutti i giorni: e questo è solo l’inizio.
Un asintoto fuori dalle leggi geometriche
L’universo in cui ci muoveremo, graficamente, rasenta la perfezione. E’ un tripudio di colori, effetti speciali ed oggetti in movimento. L’orizzonte virtuale si perde alla distanza e il colpo d’occhio è incredibile. Le varie locazioni sono molto ispirate e molto varie tra loro rendendo, in questo modo, l’esplorazione mai monotona. Nessun particolare difetto tecnico si evidenzia, nessun rallentamento anche nelle fasi più caotiche. Ratchet è ben caratterizzato e la sua forma cagnesca è più umanizzata che mai, le sue orecchie su muovono ad ogni salto in perfetta sintonia con la legge di gravità, e, dulcis in fundo, i colpi di missili o quel che sia del vostro arsenale sono incredibilmente ben calibrati e dalle animazioni sublimi. Il sonoro non è da meno, seguendo un’ottima serie di effetti sonori dai colpi con la chiave inglese sino ai semplici proiettili delle armi; l’elica di Clank, che permette di volare, farà un rumore molto simile ad un elicottero in grande stile. Forse l’unica pecca è la mancanza di una colonna sonora precisa, ma d’altra parte, essendo un Platform non è una mancanza che si fa sentire eccessivamente: mancanza più che passabile. Prima o poi arriveranno alla perfezione.
Che la sfida abbia inizio
Jason Rubin voleva vincere tutto senza problemi? C’era riuscito con Crash Bandicoot ed era pronto a ripetersi con Jak & Daxter, ma non aveva fatto i conti con Ratchet & Clank: il duo si candida per una lotta all’ultimo colpo col papà del Bandicoot più famoso al mondo, presentando un arsenale d’armi sublime, una grafica semplicemente fantastica e un gameplay più che invidiabile. Iniziava così la sfida per il primato nei Platform su console Sony.