Ratchet & Clank: Before The Nexus – Ratchet & Clank: Before the Nexus
L’endless runner è una tipologia decisamente vincente sul mobile negli ultimi tempi: basti vedere il successo riscosso da Temple Run e anche le più recenti riproposizioni avvenute su iOS e Android. L’esempio più eclatante, nelle più vicine delle release, è anche il tie-in di Cattivissimo Me 2, che ha regalato al palcoscenico Minion Rush, un endless runner con i Minions protagonisti sulle canoniche tre corsie infarcito di sfide con i boss, ostacoli da evitare e molteplici costumi da sbloccare per ottenere quante più caratteristiche possibili. Ora anche Sony, che già con Knack’s Quest aveva provato a sfondare creando delle produzioni parallele alle proposte per home console, prova a cimentarsi nel genere di cui parliamo. Con Ratchet & Clank: Before the Nexus l’obiettivo è quello di configurarsi capace e avvezza anche a quelle produzioni mordi e fuggi, da accendi-gioca-spegni sul tram, nella metro o prima di addormentarsi.
Come lo stesso titolo può suggerire Ratchet & Clank: Before the Nexus si colloca cronologicamente immediatamente prima Nexus, l’ultimo capitolo della saga principale Insomniac rilasciato poco più di un mese fa su PlayStation 3. La trama è, come spesso capita in produzioni fini a se stesse, un palliativo, un’aggiunta priva di grandi aspettative e che mira esclusivamente a fare da collante all’intera offerta ludica. Il problema principale di Before the Nexus si evidenzia in quella che potrebbe essere giudicata come incapacità da parte degli sviluppatori ad adattarsi al semplice. Infarcendo il contenuto con troppi elementi si è finito per creare una caciara di features inutili. Partiamo col dire che lo sviluppo è identico a un normale endless runner: tre corsie, con ostacoli da superare, saltando o in alto o ai lati. Avrete a disposizione due vite, quindi potrete anche essere colpiti una volta, ma alla seconda finirete la vostra corsa: la problematica principale qui è nella gestione del touch, non sempre ottimale, che spesso confonderà le vostre gesture e invece di farvi saltare in alto vi farà saltare lateralmente, creando non pochi problemi in fase concitata.
Oltre alla corsa, che è del tutto minimalista, Ratchet potrà anche equipaggiare delle armi da fuoco e sparare ai nemici: per colpire basterà toccare il vostro avversario, ovviamente semi movente a schermo, con cento proiettili a disposizione in ognuna delle vostre armi. Una volta terminati comparirà a schermo un bottone da premere per spendere 100 bolt e acquistarne di nuovi. Al di là dell’invadenza di quest’ultimo, che limiterà lo schermo su smartphone, meno su tablet, è la stessa decisione di dover sparare ai vostri avversari che penalizza la gestione della corsa. Il dover usare il touch per sparare vi porterà, spesso, a movimenti che il sistema comprenderà come uno spostamento e quindi a ogni sparo salterete lateralmente, andando magari a sbattere. Ancora più fastidiose diventano le sfide con i boss, armati di lanciamissili teoricamente facili da evitare e schivare, essendo accompagnati e supportati da un’ombra che segnerà il punto di atterraggio. Anche in questo caso dovrete muovervi sulle tre corsie, che però diventeranno del tutto immaginarie, dato che gli scontri con i boss avvengono su delle piattaforme lisce e compatte, senza riferimenti per gli spostamenti. Insomma non proprio il metodo più semplice per ovviare alle battaglie, che da semplici che dovrebbero essere diventeranno non poco fastidiose.
Non mancano poi gli add-on, acquistabili tramite il negozio: durante la vostra corsa acquisirete bolt, che aumenteranno quando li raccoglierete anche durante il vostro percorso, poi spendibili nel menù generale, oltre che in game per ricaricare le vostre armi. A disposizione avrete non solo nuovi tipi di armamenti, ma anche gadget per acquisire più bolt durante la vostra corsa o anche permettervi di resuscitare dopo essere stati sconfitti e continuare la vostra corsa. C’è da dire, però, che la pochezza del gameplay vi impedirà di arrivare fin troppo in fondo alla vostra corsa, rendendo del tutto vano qualsiasi impegnato videogiocatore atto a fissare un grande record. Le stesse missioni che vengono assegnate prima di ogni corsa dal contrabbandiere sono vuote e scialbe, senza fornire alcuna sfida accettabile. Siamo anni luce di distanza da Minion Rush, che con pochissimi elementi era riuscito a offrire un prodotto a dir poco infinito. Così come restiamo ben lontani dall’ottimo shop che aveva messo a nostra disposizione Jetpack Joyride.
Mentre gli effetti sonori risultano essere fastidiosi, il comparto grafico appare approssimativo: lo stesso Ratchet è mal definito, sembrando quasi un passo indietro dalla trilogia per PlayStation 2. L’aliasing è decisamente troppo marcato e tutti gli avversari sono davvero inguardabili, sia per la pochezza dell’inventiva sia per i modelli, così come il nostro protagonista, per nulla definiti. Insomma un buco nell’acqua imponente, così come accade anche nelle ambientazioni, che provano a riproporre le metropoli di Nexus, ma con molti meno dettagli: sembrerà quasi di correre in una scatola di plastica.
Tirando le somme, senza voler ulteriormente denigrare il prodotto, possiamo assicurarvi che per quanto Ratchet & Clank: Before the Nexus sia totalmente gratuito, tranne gli acquisti in game, è un prodotto da evitare. Approssimativo, inconcludente e per niente soddisfacente, è un esperimento mal riuscito. L’idea di fondo dell’endless runner dovrebbe assicurare un prodotto semplice e immediato, ma che anche se con poca inventiva nei contenuti dovrebbe tenere incollati allo schermo tutti i videogiocatori del mobile desiderosi di passare qualche minuto impegnati senza pensieri pregressi: Before the Nexus non coglie per niente quest’aspetto, annoiando già dopo i primi salti e in quel caso, dinanzi alla poca precisione dei comandi, non desidererete altro che finire quanto prima la vostra partita.