Radiant Historia: Perfect Chronology – Recensione
Nel Novembre 2010 nasceva Radiant Historia, un JRPG sviluppato da Atlus e pubblicizzato da Deep Silver, destinato al primo Nintendo DS. Dopo quasi otto anni, il titolo ritorna sul Nintendo 3DS con nuovi contenuti, oltre ad un look completamente fresco. Stiamo parlando di Radiant Historia: Perfect Chronology, titolo che probabilmente vi farà rispolverare la console il 16 Febbraio.
Si vive di “se” e di “ma”
Nel continente di Vainqueur imperversa la guerra civile tra le città di Alistel e Granorg. Stando alle supposizioni del popolo di Alistel, Granorg è responsabile della Piaga del Deserto, una misteriosa malattia che assorbe il mana da tutte le creature viventi e riduce quest’ultime in sabbia. Sebbene questo setting possa apparire molto basilare, la trama si svelerà definitivamente interessante e accattivante dopo poche ore di gioco: molti JRPG sono spesso soggetti ad una determinata linearità di trama, ma non è il caso di Radiant Historia: Perfect Chronology. La prima particolarità che balza subito all’occhio del giocatore sarà la possibilità di navigare tra passato e presente tramite dei nodi temporali, in modo da poter cambiare il corso della storia oppure influenzare alcuni eventi in modo che diano risultati diversi in un futuro prossimo.
Il titolo “non è mai troppo tardi” calza a pennello alla situazione di Stocke, un agente segreto di Alistel che si ritroverà in possesso del White Chronicles, un libro che gli permetterà di agire liberamente tra passato e presente. A seguito dei primi eventi di gioco, Stocke si troverà dinanzi ad un bivio composto da due linee temporali parallele ma paradossalmente collegate, in quanto alcune scelte o azioni portate a termine in una può influenzare alcuni dettagli importanti nell’altra. Percorrendo le due storie tramite dei salti del tempo si potrà plasmare il corso degli eventi secondo il giusto sentiero al fine di evitare la desertificazione del continente: purtroppo amare verità attenderanno la giovane spia di Alistel.
Perfect Chronology!
La trama di Radiant Historia: Perfect Chronology è sicuramente la punta di diamante di questo titolo: particolare, ricca di scelte, di colpi di scena e di drammi. Atlus ha giocato bene le carte in questo porting lasciando inviolata la storia, ciò che non andava assolutamente cambiato in questo titolo. Tuttavia ha posto un nuovo scenario di contorno ed isolato dagli sviluppi centrali di trama con un inedito nuovo personaggio. Stocke sarà evocato da Nemesia a bordo della sua Dunamis, un aeronave in grado di condurli verso nuove avventure che trascendono dalle linee temporali, in cui assisteremo a degli scenari “What-if” diversi da quelli presenti nel corso della storia.
Sebbene il completamento di questi contenuti non influisca sulla storia, permetteranno a Stocke di scoprire alcuni approfondimenti sul background del continente di Vainqueur e di ciò che portò il suo precedente impero alla rovina. Infine in Radiant Historia: Perfect Chronology avremo a disposizione la Vault of Time, un nuovo dungeon che si potrà esplorare progressivamente man mano che si procederà nella storia. In questi corridoi temporali sarà possibile farmare i Mementos, delle entità rilasciate dai mostri sconfitti che permetteranno l’acquisizione di alcuni oggetti e tecniche inedite per Stocke e compagni.
Un battle system a turni e strategico al tempo stesso
Come il titolo del paragrafo lascia intendere, in Radiant Historia bisogna anche saper pianificare il proprio schema di attacco se non si vuole fare una brutta fine: a volte un piccolo errore può costare caro se non si ha in mente una vera e propria strategia. Ciò è dovuto fondamentalmente al sistema di turnazione CTB, il quale può essere in parte alterato da noi stessi mediante il comando Change. Utilizzando questa particolare funzione, saremo in grado di scambiare il turno di un personaggio con l’altro o persino con un nemico. In questo modo potremo plasmare al meglio le nostre strategie, ma il prezzo da pagare per l’utilizzo del Change può risultare letale, in quanto chi ha scambiato il turno soffrirà maggiormente i danni ricevuti fino al suo prossimo turno. In questo sistema di combattimento i nemici possono muoversi liberamente in una scacchiera 3×3, la cui distanza dal party del giocatore influirà sull’efficacia dei danni fisici.
È proprio grazie a questa scacchiera che entra in gioco la vera fase strategica. I membri del party di Radiant Historia possono usare le loro abilità per attaccare e allo stesso tempo spostare di una casella il nemico, altri invece sono in grado di piazzare trappole su una determinata casella. Le combinazioni per infliggere molti più danni sono infinite e la chiave per la vittoria per le battaglie più ardue sta sempre e solo nella mente del giocatore, il quale riceverà un senso di soddisfazione nel vedere le sue macchinazioni andare a buon fine, come lo scagliare in aria un nemico per poi farlo cadere in una casella adiacente dove in precedenza era stata piazzata una trappola velenosa.
Un nuovo look, fresco e pulito
Se il comparto sonoro non ha ricevuto nessuna novità, a parte le nuove tracce presenti nei contenuti del porting, dal lato grafico son stati compiuti dei passi da gigante. Un totale rinnovo farà gioire i fan che giocarono il titolo nato su DS grazie ad un rinfresco dei Portrait, più puliti e dinamici grazie ai cambi di espressione a seconda delle linee di dialogo e l’arrivo di alcune scene in GC che danno il tocco in più ai momenti più epici e importanti della storia di Stocke. Anche l’interfaccia di battaglia ha giovato dei miglioramenti, resa meno spigolosa e maggiormente dettagliata per dare più un senso di completezza. Ed infine, diciamocelo pure, avere finalmente un filmato d’apertura animato ed una sigla di sottofondo è sicuramente una novità ben gradita.
Il porting ha infine introdotto anche un doppiaggio in inglese – sebbene applicato solo ai personaggi importanti – completo per ogni scena e particolarmente curato per dare maggiore pathos alle tetre e ardue situazioni che il giocatore dovrà affrontare nei panni di Stocke.
Se necessitavate di una valida motivazione per riprendere il vostro Nintendo 3DS e riporlo nuovamente tra le vostre mani, non c’è migliore soluzione di Radiant Historia: Perfect Chronology. Un sostanzioso JRPG dalla non indifferente longevità, una trama fuori dal comune in grado di coinvolgere il giocatore grazie alle tante scelte e percorsi disponibili vi aspetta. Se avete già amato il titolo nato su Nintendo DS, sarà la nuova veste fresca e sciolta di Radiant Historia: Perfect Chronology con i suoi nuovi contenuti a farvi innamorare nuovamente della meravigliosa storia di Stocke e compagni.
Pro
- Storyline magistrale
- Battle System strategico ed intrigante
- Notevole longevità
- Gran quantità di contenuti secondari
Contro
- Alcuni personaggi non vengono sufficientemente approfonditi
- Colonna sonora leggermente scarna