R-Type Final 2 – Recensione

Sono passati ormai oltre trent’anni da quando il coin-op di R-Type ha fatto il suo ingresso nelle sale giochi e poco meno da quando è approdato su Amiga, diventando punto di riferimento e must have dei possessori dei primi home computer. L’astronave protagonista del titolo fantascientifico per eccellenza ha visto poi diversi capitoli negli anni a venire, che ne hanno consacrato il genere – sparatutto orizzontale – e su cui si sono basati molteplici altri videogame usciti successivamente. Grazie a Granzella, team di sviluppo, e a NIS America, il 30 aprile 2021 esce R-Type Final 2 su PlayStation 4, PC, Steam, Xbox Series X/S e Nintendo Switch.

La trama è sempre un banale pretesto per i molteplici schemi orizzontali che dovrete affrontare. Una razza aliena, frutto della manipolazione genetica del popolo terrestre del futuro riesce a fuggire in una dimensione parallela; puntando la sua forza sul numero e sulla mente condivisa riesce, come gli insetti, a proliferare a dismisura e a creare un esercito praticamente impossibile da fermare, soprattutto dato il numero di unità di cui dispone.

La caccia e lo sterminio della razza aliena ha inizio e solo noi, a bordo del nostro arsenale di navicelle, possiamo fare la differenza tra l’annientamento e la salvezza del genere umano.

R-Type Final 2 è, come dicevamo, uno sparatutto a scorrimento orizzontale caratterizzato da fondali in movimento e da un falso senso 3D che gioca sui movimenti della navicella in fase di transizione tra le varie sezioni del gioco. A differenza degli sparatutto a scorrimento a cui la maggior parte dei gamer è abituata, in R-Type Final 2 non si fa un uso smodato degli elementi a schermo ma si punta di più sull’IA che controlla i nemici, che si comporterà di conseguenza al nostro movimento impegnando il giocatore in maniera costante, senza però risultare mai troppo frustrante.

La navicella, oggi come ieri, può contare su vari power up e upgrade, che naturalmente si perdono a ogni dipartita. La nave da guerra di R-Type Final 2 dispone di uno sparo a raffica, di un colpo caricato tramite la pressione prolungata di un tasto, di un elemento mobile e upgradabile chiamato Force (che può fungere da ariete posteriore/frontale o da satellite), di due moduli satellitari e ovviamente di missili. Ogni elemento può sparare diverse tipologie di colpo e avere configurazioni diverse; imparare come variare queste configurazioni in game per adattarsi ai nemici e allo schema fa la differenza tra vita e morte e permetterà al giocatore di avanzare nel livello o perire atrocemente.

In R-Type Final 2 sono presenti svariati velivoli, ognuno dotato di caratteristiche di fuoco, Force, e Bit differenti e tutte le navi, cosi come il nostro pilota, hanno elementi – colori e adesivi – personalizzabili. Tutto quello che non è disponibile sin da subito è acquistabile sullo shop, con unica valuta quella interna conquistabile a suon di alieni eliminati. Interessante la personalizzazione tramite codici univoci, forniti se avete partecipato alla campagna di crowfunding, che danno diritto a personalizzazioni e a navicelle uniche.

Questo dato diventa interessante nel momento in cui si intuisce che gireranno presto per la rete codici in grado di sbloccare elementi unici e particolari, e si spera che tali codici vengano forniti anche completando sessioni di gioco a condizioni particolari.

Parlando del grado di difficoltà ci sentiamo di dirvi di fare attenzione. Seppur lo schermo non sarà mai saturo di elementi, sottovalutare quelli presenti vi potrebbe costare caro: esercitatevi a variare la configurazione della nave e siate sempre vigili e pronti ad attacchi a sorpresa. Il Force per esempio può essere posto sulla punta della nave per parare i colpi, sul retro per sparare alle spalle, oppure lasciato libero come compagno di fuoco. Si può anche sparare in avanti come ariete per poi essere richiamato a sé, il tutto mentre continua a fare fuoco. Allo stesso modo i Bit saranno statici o rotanti e i missili potranno essere designati per cascare in basso a pioggia piuttosto che percorrere il bordo superiore o inferiore dello schema di gioco. Al variare di queste combinazioni è legata a doppio filo la vostra sopravvivenza.

Per quanto riguarda la versione Nintendo Switch, quella da noi testata, possiamo dire che il lavoro è stato fatto a regola d’arte: nonostante una grafica vivida e dai colori accesi il compromesso grafico e la stabilità in termini di FPS ci è sempre sembrata su un livello adeguato. Troviamo solo un po’ lunghi i tempi di caricamento, ma confidiamo in qualche patch che risolva questo problema. In compenso – e come sempre ribadiamo nelle recensioni per questa piattaforma – la portabilità dell’ibrida di casa Nintendo è capace di esaltare ogni punto di forza di R-Type Final 2.

Interessante infine la collection ottenibile con il pre-order. Oltre al titolo in versione fisica otterrete un artbook con i disegni originali, un CD con la colonna sonora e un cofanetto per contenere il tutto. Dato il grosso background di un titolo come R-Type Final 2, i diversi riferimenti al titolo originale e la colonna sonora che si rivela essere interessante possiamo definire l’acquisto della collection un sicuro must have per nostalgici e accaparratori seriali.

R-Type Final 2, edito da Granzella e distribuito da NIS America, approda finalmente su Playstation 4, Pc, Steam, Xbox Series X/S e Nintendo Switch. Il must have tra gli sparatutto a scorrimento orizzontale esplode con il suo carico di azione e strategia facendo la felicità di nostalgici e appassionati. Al netto di un piccolo downgrade grafico e qualche tempo di caricamento troppo lungo il ritorno di R-Type può serenamente definirsi un esperimento riuscito, piacevole e divertente.