Quantum Break – Recensione Steam
Quantum Break è stato un bel regalo primaverile, che, dopo anni di attese, anteprime, “snicpic” e demo, Remedy Entertainment ha finalmente fatto ai suoi fan: un titolo che prometteva una storia importante, di quelle che solo quei mattacchioni di finlandesi sanno scrivere, unito a un motore grafico incredibile. Così come incredibile è stata la nefasta sorpresa dei giocatori PC, al lancio, nell’installarlo e giocarlo sui loro costosi computer, di quelli adatti a far girare qualsiasi cosa ai limiti del reale. Ecco, all’utenza PC è stato reso difficile giocare Quantum Break nell’immediato o goderselo appieno, perché la piattaforma di distribuzione digitale Windows Store ancora non è rodata come Steam.
Microsoft, giustamente ansiosa come sempre, ha voluto mettere un po’ troppo mano ai requisiti di gioco e all’antipirateria, andando a rovinare l’esperienza di molti. Ma invece di discutere di perderci in chiacchiere, andiamo a vedere quei problemi causati da Windows Store che, invece, nella versione Steam sono stati risolti, rimossi e che mai più si presenteranno.
A mali estremi, estremi Remedy
Installazione – Il primo, grosso ostacolo che su Windows Store si poteva trovare era quello dell’installazione. Ancora prima del download, infatti, l’utente si rendeva conto del copioso numero di Gigabyte necessari a download e installazione, decidendo così di installare il titolo su un secondo hard disk, magari più capiente. E invece no! Per farlo era necessario modificare chiavi di registro, politiche di sistema, settaggi di Windows e dello Store. In sintesi, si partiva già con il piede sbagliato. Avendo installato Quantum Break da Steam su un secondo disco possiamo garantire che basta un semplice menu a tendina per fugare qualsiasi ansia.
Login – Il secondo grande ostacolo è che era necessario scaricare il titolo (e giocarlo!) e avviarlo dallo store con il login effettuato dal proprio account Microsoft: se, a gioco scaricato, si fosse voluto avviare il gioco dal desktop e, per puro caso, allo store non aveste fatto il login con l’account con cui l’avete comprato, beh, era impossibile avviarlo come si deve. Per cui, se avendo più account sul proprio computer, aveste voluto avviare Quantum Break da un altro utente… no, non era possibile. Il gioco avrebbe creduto di essere davanti a una copia pirata, facendo comparire sul volto del nostro amato protagonista una bella benda da corsaro, un po’ come accadeva con Alan Wake a suo tempo. Sentitevi liberi di giocare Quantum Break anche da più utenti diversi, perché questa caratteristica poco carina è stata rimossa.
Pretesteam per averlo
No quit – Il tasto per uscire dal gioco non era presente al lancio (è stato aggiunto con una successiva patch), rendendo particolarmente fastidiosa la chiusura dell’applicazione. Su Steam questo problema è risolto di default, essendo il titolo costantemente aggiornato.
Aggiornamenti – Da Windows Store aggiornare un’applicazione non è sempre agevole: bisogna essere loggati con lo stesso account con cui l’applicazione è stata comprata e non sempre sono “tempestivi” gli update annunciati. Steam, invece, offre un costante supporto fatto di patch e aggiornamenti disponibili immediatamente dopo il lancio.
Bug, glitch – Molti, in rete, si sono lamentati di che cosa era il gioco al lancio: qualcosa di ben lontano dall’esperienza mostrata in video. Per questo si potevano trovare tantissimi difetti grafici che, difficilmente, era possibile far passare in sordina.
Oltre a queste magagne, in fondo di poco conto, il gioco non era accessibile a tutti: Xbox One e Windows 10 vanno benissimo, ma Steam è una piattaforma che non si può non prendere in considerazione. A prescindere da quello che, ogni volta, Microsoft afferma (“esclusiva Xbox!”, “esclusiva Windows 10 tramite Store!”), i titoli Remedy, e molti titoli esclusivi Microsoft al lancio, hanno poi finito per uscire anche su altre piattaforme, Steam incluso. Vedi Cuphead, Rise of the Tomb Raider, Ori and the Blind Forest, Alan Wake. Commercialmente è la scelta più adatta, se si vuole arrivare a un’ampia platea e Microsoft, alla fine, l’ha capito.
La storia
Quanti di voi avrebbero fatto come Jack? Jack è il protagonista della nostra storia ed è un ragazzo d’oro: uno di quelli che anche se sono sei anni che non torna nella propria città e ha sempre covato sospetti sull’eticità di quanto svolto dal suo amico Paul, non ha mai mosso un dito per verificare se i suoi timori fossero fondati. Così, quando Paul lo invita alle 4 del mattino a un esperimento super segreto all’interno di un gigantesco laboratorio all’interno di un’università che sta praticamente per essere inglobata all’interno di una mega corporazione… beh, Jack ci va. Ciascuno di noi avrebbe evitato di accettare l’invito di un personaggio misterioso, che si vanta della poca legalità del suo operato come Paul; Jack, invece, accetta. Senza spoilerare niente, vi basti sapere che da lì a poco succederanno casini belli grossi, ci saranno morti, feriti, colpi di scena. E Quanti.
Particolarità di questo gioco, un po’ come accadeva in Alan Wake ma riveduta e corretta, è la possibilità di scoprire dettagli aggiuntivi sulla storia esplorando accuratamente le aree di gioco: in esse scoverete elementi che vi permetteranno di avere una sempre più chiara panoramica sulla vicenda, andando a riempire le lacune e i dubbi che vi si pareranno in testa avanzando.
Gli omaggi
Remedy Entertainment sa come scrivere una storia, come realizzarla e come fare appassionare gli spettatori. E sa anche come divertirli! Per questo all’interno del gioco saranno presenti tantissimi riferimenti ad altri titoli del developer, a film, telefilm, libri… insomma, tutte quelle cose belle che piacciono a noi nerdoni o storyteller in erba. Ma sono sicuro che lo sapevate già, perché avete già giocato tutti i loro titoli, vero?
La localizzazione
La traduzione e il doppiaggio italiani sono davvero ben fatti: i termini tecnici sono al posto giusto, le voci sono state scelte bene e ben si attagliano ai volti dei personaggi, nessuna forzatura da cartone animato o da “americanata”. Davvero un ottimo lavoro. Unica nota dolente, se così si può dire, è l’edulcorazione di alcuni termini (“asshole”, in italiano diventa “cretino”) ma, un po’ perché siamo abituati a questi trattamenti, un po’ perché alla fine il significato non cambia, non è un grosso problema.
Nonostante tutto quello che è successo al primo rilascio digitale su PC, questa “nuova” versione Steam promette vantaggi non da poco: consigliamo l’acquisto a chi non l’ha ancora giocato e a chi lo vuole in ogni salsa!
Pro
- Più agevole da aggiornare rispetto alla versione Windows 10
- Più fluido
- Più economico
Contro
- Troppo azione, spesso forzata
- Episodi live action troppo lunghi