Quake 2 Enhanced – Recensione
12 secondi. Tanto è bastato dopo aver avviato Quake 2 Enhanced per ritrovarmi catapultato in quella cameretta del 1997. Quanti ricordi esplosi tutti insieme, all’istante. Quake 2, un vero e proprio inno agli sparatutto in prima persona duri e puri, quelli “ignoranti” al punto giusto in cui l’unico scopo è uccidere per sopravvivere, area dopo area, porta dopo porta.
Bethesda e Id Software riportano in vita in tutta la sua gloria uno dei migliori FPS mai realizzati, un’operazione che senza ombra di dubbio farà la felicità degli ormai datati fan della saga, come il sottoscritto, ma che, grazie a un eccellente lavoro di spolvero del codice, potrebbe avvicinare al franchise anche i giocatori più giovani che al tempo, con tutta probabilità, non erano nemmeno ancora nati.
La versione rimasterizzata e migliorata di Quake 2, che non va confusa con l’esperimento in Ray Tracing promosso da Nvidia di cui si è parlato qualche anno fa, è un porting ufficiale realizzato con i fiocchi dedicato agli ecosistemi da gioco moderni, sviluppato talmente bene da risultare decisamente sorprendente; non tanto per via del comparto grafico, di gran lunga migliorato ma comunque datato, ma per via di un’incredibile armonia tra intenti ed esperienza ludica assolutamente impensabile da poter vivere sulla propria pelle a distanza di quasi 20 lunghi anni.
Quake 2 Enhanced, il ritorno di un mito
Sono ancora letteralmente incredulo in quanto mai e poi mai avrei pensato di potermi divertire così tanto, oggi, con un titolo talmente datato; prova del fatto che non solo Id Software aveva effettivamente realizzato uno sparatutto immortale, ma che è riuscita a rendergli giustizia con grande e amorevole talento.
Va bene, lo ammetto, sono di parte, Quake (di cui puoi leggere la recensione della remaster del primo capitolo) è da sempre tra i miei videogiochi preferiti, ma credetemi, questa rimasterizzazione, pad alla mano, è davvero qualcosa da non credere e che lascia senza fiato, sia che abbiate giocato l’originale (a maggior ragione), sia che non vi siate mai approcciati alla saga.
E tenetevi forte perché questa nuova versione del gioco, disponibile per tutte le piattaforme a un prezzo decisamente onesto, non include solamente la campagna originale, ma si presenta sugli store a muso duro completa di entrambe le espansioni The Reckoning e Ground Zero, arricchita inoltre dalla presenza di Quake 2 64, l’edizione originale approdata sulla console 64 bit di Nintendo. Infine, sparato nel mucchio a bruciapelo troviamo anche il micidiale Call of the Machine, un inedito e furioso DLC sviluppato dai ragazzi di MachineGames, padri degli ultimi Wolfenstein.
War never changes: in guerra con gli Strogg dal 1997
Per chi non lo sapesse, la storia di Quake 2 non ha nulla a che vedere con il primo episodio, quindi, nel caso in cui non lo abbiate mai giocato, l’approccio alla lore della saga risulterà totalmente morbido.
La Terra è stata attaccata da una terribile specie aliena chiamata Strogg. Tutto è perduto, altro non rimane che la guerra. L’umanità decide di contrattaccare organizzando una grande spedizione militare verso il pianeta Stroggos, dimora del nemico. Un gruppo di Marines tenta di infiltrarsi all’interno delle strutture nemiche, ma uno sbarco finito male costringe la squadra a dividersi. A questo punto il giocatore prende il controllo di Bitterman, un soldato che rimasto solo si ritrova ad affrontare orde di nemici armato fino ai denti, con lo scopo di sabotare le armi antiaeree aliene che impediscono alla flotta terrestre di atterrare sul pianeta.
Quake 2, un capolavoro invecchiato bene e rinvigorito al punto giusto
Il succo del discorso è che Quake 2 era già bello ai tempi e le migliorie apportate dagli sviluppatori non fanno altro che ricordarcelo, andando a enfatizzare e potenziare quanto di buono era già presente; non immaginatevi una grafica mozzafiato, ombre super-realistiche, riflessi da farvi schiumare e audio in Dolby Atmos, in un certo senso però aspettatevi ugualmente un pizzico di ognuno di questi ingredienti
Quake 2 Enhanced è bello come allora ma più bello, e si presenta non differente da tutti quei titoli che per via di una scelta artistica ben precisa vengono ancora oggi realizzati con uno stile visivo volutamente vintage, che scimmiotta monumenti come Doom o il titolo in oggetto; la differenza però è che il capolavoro di Id Software… è autentico.
Risoluzione 4K widescreen fino a 120 frame al secondo, nuovi effetti luminosi, ombre dinamiche, nebbia, animazioni riviste, trasparenze e simulazione di rifrazioni e caustiche, i lampi delle armi da fuoco, tutto concorre nel regalare un’esperienza videoludica profondamente appagante e divertente come ormai, realisticamente parlando, raramente capita.
Il gioco si comporta davvero benissimo anche dal punto di vista dei controlli, risultando scattante e tutt’altro che legnoso considerando l’anno di pubblicazione dell’opera originale, dando modo al giocatore di affrontare rapidamente e in modo fluido ogni singola schermata senza che mai si presenti nemmeno l’ombra di un briciolo di noia o di frustrazione.
Quelle migliorie che fanno la differenza
Oltre alle già citate migliorie grafiche, per ammodernare il titolo gli sviluppatori hanno ben pensato di inserire nel nuovo Quake 2 anche una serie di funzionalità tipiche degli sparatutto più recenti, come due belle ruote per la selezione degli oggetti e una comoda bussola in grado di indicare in quale direzione dirigersi per completare l’obiettivo in corso.
Quest’ultima feature potrà sembrare una banalità a chiunque si approcci a un titolo come questo nel 2023, ma non passerà affatto inosservata a chi ricorda quanto fosse criptico capire cosa fare e dove andare giocando alla versione originale; Quake, come altri titoli analoghi, è infatti un videogioco ricco di segreti e connotato da mappe discretamente intricate in cui il backtracking si rivela spesso fondamentale, soprattutto nelle fasi più avanzate di gioco, un aiutino in più non appare dunque completamente fuori luogo.
Impossibile non citare poi quanto sia stata migliorata anche l’IA dei nemici, sia in single player che in multiplayer (ebbene sì, è tornato anche il multiplayer, ed è pure cross play), rendendoli ben più feroci e rapidi nei movimenti, portando il gioco ad apparire sicuramente più frenetico e aggressivo anche da questo punto di vista, soprattutto all’interno della campagna dell’inedita espansione Call of the Machine.
Sul sito ufficiale di Bethesda è inoltre possibile dare uno sguardo a un dettagliato resoconto circa le migliorie tecniche introdotte in questa nuova versione del gioco.
La vendetta del retro FPS multiplayer
Come detto, Quake 2 Enhanced vede inoltre il ritorno dell’amato comparto multigiocatore, qui rivisto e ottimizzato per continuare a divertirsi come se il tempo si fosse fermato, sia online che in locale, in partite fino a 16 giocatori con possibilità di cross play, una funzionalità che dovrebbe ormai essere la norma più totale ma di cui è possibile godere in relativamente pochi casi.
Tra le modalità multiplayer figurano i classici Deathmatch, sia a squadre che tutti contro tutti, e cattura la bandiera, oltre alla graditissima possibilità di completare la campagna in cooperativa. Nessuna sorpresa, nessun battle royale e nessuna modalità innovativa, niente di arzigogolato, puro e semplice FPS vecchia scuola con muscoli, tonnellate di piombo e totale assenza di cervello. Gioia sconfinata.
E vai con il metallo pesante
Chiude il cerchio un comparto audio svecchiato e reso completo da un nuovo motore di elaborazione del segnale in grado di riprodurre più livelli sonori contemporaneamente rispetto al passato, uno dei limiti del titolo originale, il tutto condito da un’egregia opera di rimasterizzazione che ci regala un’esperienza acustica assolutamente degna e immersiva, sempre tenendo in considerazione la quantità di anni sulle spalle del gioco.
E la colonna sonora. Mamma mia la colonna sonora. Spegnere le luci, indossare le cuffie e avviare Quake 2 è come entrare in un’altra dimensione. Quello che ha fatto il reboot di Doom nel 2016 grazie alla colonna sonora di Mick Gordon lo aveva già fatto la saga di Quake negli anni ‘90 unendo musica oscura e potente a mostri e cascate di proiettili; prima di tutto avvalendosi della prestigiosa collaborazione con Trent Reznor dei Nine Inch Nails e poi, in questo caso, collaborando con Rob Zombie e la band Sonic Mayhem. Altro da aggiungere? Direi di no, c’è solo da scapocciare come se ancora ci fossero i capelli di una volta.
In conclusione
In ultima analisi, una serie di migliorie minuziosamente dosate al fine di non snaturare l’essenza di una delle pietre miliari del genere sparatutto, fa di Quake 2 Enhanced la versione definitiva del frenetico titolo Id Software, finalmente godibile in tutto il suo splendore su qualsiasi piattaforma da gioco e senza alcun compromesso.
Al netto infatti di alcuni piccolissimi bug già notati dallo sviluppatore che saranno corretti molto presto con delle patch, lo shooter si presenta in maniera brillante, fresco e dinamico, mai noioso, completamente moderno nei controlli e rafforzato da un’immagine 4K cristallina. Quake è tornato e speriamo che questo sia solamente un piacevole preambolo in attesa di un vero e proprio reboot della saga.
Il ritorno del puro e semplice FPS vecchia scuola
Pro
- Tecnicamente ottimo
- Super divertente
- Longevo il giusto
- Colonna sonora devastante
- Prezzo onesto
- Include tutte le espansioni e ne propone una nuova
Contro
- Poteva essere inclusa almeno su PC la versione RTX