Punch Line – Recensione
Quando una signorina si china davanti a lui, Yuta Iritatsu non riesce proprio a non dare un occhiata alle mutandine. Per varie ragioni che verranno spiegate alla fine del gioco, quando Yuta viene attratto da tali visioni, un meteorite colpisce la terra e la distrugge. Aggiungete che il protagonista vive in un condominio con un gruppo di ragazze adolescenti che amano indossare gonne corte, chinarsi e in generale sfoggiare la biancheria intima, e apirete quanto la fine del mondo possa essere dietro l’angolo. E se tutto questo vi pare già abbastanza strano, non vi abbiamo ancora detto che Yuta è un fantasma.
Questa è in gran parte la trama di Punch Line, uno degli anime più bizzarri che abbiamo mai visto negli ultimi anni e ora diventato una visual novel, ma c’è da dire che sotto la superficie vi è una storia sorprendente che comprende atti terroristici, identità segrete e sperimentazione umana. Abbiamo anche l’arte mistica di Cheermancy (una strana danza fatta mentre si indossa una maschera da piccione), la vita amorosa opaca di Rabuna, e il solitario giocatore Ito che cerca di nascondere il suo orso domestico ai suoi coinquilini. A volte serio, spesso divertente e sempre decisamente bizzarro, Punch Line combina fondamentalmente tutto ciò che il Giappone ama in una singola storia, riuscendo qualche modo a renderlo sensato.
Il gioco segue prettamente la trama dell’anime, anche se riempie alcune sezioni per aumentarne la longevità. Nel corso dei ventuno capitoli che compongono l’avventura dovremmo riportare Yuta nel suo corpo mortale, fermare i terroristi e salvare il mondo cercando di distogliere lo sguardo dalla biancheria intima delle coinquiline. A tutti gli effetti, Punch Line è una visual novel basata principalmente sulla storia, inframmezzata dal dover fare scherzi alle ragazze per indurle a far fare quello che vuole Yuta.
Come fantasma, Yuta ha la sua forma spirituale appena acquisita senza poteri, ma il suo corpo passa attraverso la maggior parte degli oggetti. La nostra prima missione sarà quella di individuare un antico tomo, il Nandara Gandara, contenente le informazioni necessarie su come far tornare Yuta nel suo corpo. Il libro sembra essere da qualche parte nel condominio, anche se dove sia esattamente è ovviamente un mistero; spiando nelle varie stanze, scopriamo che Mikatan ha un libro nel cassetto della scrivania, ma non ha la chiave. La chiave si trova sul banco di lavoro di Meika in un’altra stanza, senza la possibilità di raccoglierla direttamente, se non portando Mikatan da Meika. Dovremo quindi impostare una serie di “trucchetti”, nella speranza di innescare una catena di eventi che condurrà la nostra vittima al posto giusto.
Tutto ciò che dovremo fare è scegliere tra una manciata di elementi con cui interagire in ogni stanza, scegliendo la combinazione giusta per scatenare una reazione a catena. Non è sempre ovvio quali effetti avranno i diversi oggetti sui personaggi, di conseguenza si va per tentativi fino a quando non si trova la giusta combinazione.
Proseguendo nel gioco si ottiene l’accesso a trucchi sempre più avanzati. Tuttavia, man mano che le nostre abilità crescono, aumenta anche il rischio di trovarci faccia a faccia con un paio di mutandine. Un utile “boom!” manometro a sinistra dello schermo mostra l’attuale livello di eccitazione di Yuta, e quando un paio di mutandine sono visibili sullo schermo inizia rapidamente a salire. Se non riusciremo a distogliere lo sguardo in tempo, finiremo per distruggere l’umanità. Fortunatamente gli spiriti sono in grado di tornare indietro nel tempo, quindi non ci troveremo mai di fronte a un vero e proprio game over, quanto piuttosto saremo richiamati a ritentare la parte di avventura appena andata storta.
Se amate l’anime di Punch Line o avete solo un debole per le visual novel, non aspettate oltre e tuffatevi nell’avventura. Gli elementi puzzle possono sembrare un po’ semplicistici e casuali ma la stravagante premessa e una storia più che longeva vi faranno divertire per ore.
Pro
- Basato su un meraviglioso anime
- Grandi personaggi e scrittura
- E' un'interessante visual novel...
Contro
- ... con tutti i limiti di una visual novel
- Tanti puzzle semplicistici
- Potrebbe offendere i più "sensibili"