Project X Zone 2 – Recensione
Dopo un primo capitolo che ha sorpreso tutti con il suo arrivo in occidente, la saga di Project X (Cross) Zone arriva al suo secondo capitolo. In pochi in realtà sanno che si tratta del quarto capitolo, dove il primo fu Namco X Capcom per Playstation 2 e il secondo fu Super Robot Taisen OG Saga: Endless Frontier per Nintendo DS. Project X Zone fu il primo titolo di questa serie ad arrivare in Europa, cosa ben gradita ma che allo stesso tempo ha lasciato molta perplessità a chi si avvicinava a essa per la prima volta, a causa del ritorno dei personaggi protagonisti dei primi due titoli e di svariati riferimenti agli eventi passati. Naturalmente ciò non si risolve con l’arrivo di Project X Zone 2, che si presenta come il diretto sequel del precedente gioco.
Cose a caso.
Chiariamo immediatamente che, esattamente come accadde in Project X Zone, la trama di Project X Zone 2 è una palese scusante all’unico scopo di un pesantissimo fanservice che vede collaborare assieme tantissimi personaggi degli universi Namco, Bandai, Sega, e per la prima volta anche Nintendo. C’è poco da dire: così come accadde con il primo capitolo, dei varchi dimensionali si sono aperti in tutto il mondo, e da essi sono usciti fuori i protagonisti di svariati mondi, compresi i loro super cattivoni. Se quindi avremo Ryu, Jin Kazama, o Mega Man da una parte a collaborare per salvare il mondo, dall’altra una terrificante alleanza di nemesi quali il comandante Vega (M.Bison), Sigma, Dural e Unknown è pronta a rendere impossibile la vita degli eroi di turno. Per rendere il crossover qualcosa di veramente epico e speciale, la trama è qualcosa di dimenticabile e piena di buchi, fin troppo incoerente; tuttavia chi acquisterà questo gioco deve approcciarlo con la consapevolezza di non avere tra le mani qualcosa di costante a livello narrativo, ma un grosso e soddisfacente calderone di personaggi amati che faranno la felicità dei fan di vecchia data, con tanto di innumerevoli citazioni e riferimenti ai giochi di provenienza.
A prova di idiota
Il gameplay di Project X Zone 2 è rimasto pressocchè invariato dal suo predecessore, la cui recensione potete trovare qui. Per chi non abbia la minima idea di cosa ha di fronte, la serie di Project X Zone offre un gioco di ruolo tactics, quindi con missioni nelle quali i personaggi sono disposti su di una griglia. La differenza sostanziale rispetto agli altri Tactics prende luogo nel combattimento, che non è un semplice attacco nel momento in cui due unità vengono a contatto ma un vero e proprio minigioco a mò di picchiaduro. Difatti quando due unità vanno a scontrarsi la schermata cambia radicalmente, presentando degli sprite in due dimensioni nella quale gli attaccanti possono utilizzare svariate combo di offesa contro il difensore, togliendo più punti vita possibile entro il limite di tempo disponibile e tentando di lanciare in aria gli avversari per ottenere combo e varietà. Più saremo vari nell’esecuzione più otterremo Punti necessari per sferrare una super mossa o per difenderci o contrattaccare quando saremo noi ad essere preda dell’assalto dei cattivoni.
Purtroppo la facilità del primo titolo (che tendeva semplicemente a tirarla per le lunghe, con i livelli vicini alla fine del gioco che arrivavano a toccare i 60-80 minuti di tempo per essere completati) viene aumentata in questo secondo capitolo, che non richiede sforzo per essere portato avanti grazie alla possibilità di “caricare” la potenza delle mosse non usandole per un determinato periodo, cosa che permetterà di distruggere letteralmente anche i poveri boss che decideranno di sfidarci. Questo va sicuramente incontro ai neofiti, ma farà storcere ulteriormente il naso ai fan che desideravano un gioco di ruolo alla “Super Robot Wars” qui da noi, articolo tanto raro quanto ambito, i quali dovranno attendere il New Game + per avere un minimo di competizione.
Meglio di prima, quasi in tutto
Nonostante a livello di gameplay la facilità del titolo può portare a pensare che il gioco sia addirittura peggiorato, in tutto il resto vediamo vistosi miglioramenti che non potranno non rendere felici tutti i fan. La grafica è fantastica, non solo grazie alle scene animate, ma anche grazie agli artwork e alla direzione artistica che rendono i personaggi di così tante serie diverse coerenti tra di loro. L’audio presenta audio giapponese e sottotitoli in italiano (incredibile!) con tanto di colonna sonora che rievoca le migliori tracce di tutti i videogiochi da cui provengono i vari personaggi. Niente male anche la longevità, che si attesta sulla cinquantina di ore per il completamento della storia principale.
[signoff icon=”quote-circled”]Project X Zone 2 prende e migliora tutti gli aspetti che erano presenti nel primo capitolo, offrendoci un’esperienza fanservice definitiva, con addirittura chicche impensabili (quali la presenza nel roster di Segata Sanshiro). Le modifiche al gameplay rendono la vita del giocatore ancora più facile, ma per il resto non possiamo assolutamente lamentarci: il titolo è una gioia tecnica per i fan dei mondi Sega, Namco, Capcom e Nintendo. Se vi piacciono i giochi di ruolo tactics o se siete amanti delle saghe di queste case, vi consigliamo l’acquisto ad occhi chiusi, ma solo dopo aver giocato anche al primo capitolo.[/signoff]