Project Spark
È oramai un vero e proprio dato di fatto: i vidoegiocatori di oggi stanno diventando sempre più smaliziati. Tanto smaliziati da potersi permettere di diventare essi stessi dei programmatori e dare vita così finalmente alle proprie fantasie e creare quindi un’autentica pletora di videogiochi assolutamente inaspettati per certi versi. In questo senso Little Big Planet ha fatto scuola e aperto un’epoca. L’editor di casa Sony ha puntato tutto sulla semplicità e sulla facilità di interazione. Project Spark del Team Dakota si innesta proprio in questo filone molto fortunato degli editor alla portata di tutti, con una formula gratuita di base per Xbox One e Pc e un pack con ulteriori opzioni e features in vendita per 39,99 euro. D’altra parte il nuovo corso di Microsoft è piuttosto palese a tutti anche in seguito all’acquisizione per 2.5 miliardi di dollari di Mojang, ovvero la software house responsabile del colosso dei sandbox Minecraft.
Fantasia al potere
Come abbiamo anticipato questo titolo ibrido non è altro che un editor parecchio completo per tutti coloro che vogliono fare della programmazione di videogiochi non solo un passatempo ma anche una possibile professione. Con Project Spark e con un po’ di passione e abilità, saremo in grado di creare qualsiasi tipologia di titolo. I menù iniziali potranno forse inibire un po’ gli aspiranti programmatori ma, superate le prime difficoltà, un vero e proprio mondo si spalancherà dinnanzi ai loro occhi.
L’approccio rispetto al concorrente Little Big Planet è molto più complesso e variegato. Little Big Planet permette ai designer di muoversi all’interno di un recinto circoscritto mentre Project Spark permette di spaziare, di cimentarsi in qualsiasi genere, di perdersi nelle librerie a disposizione ed è proprio per questo motivo che è necessario assolutamente organizzare una sorta di progetto preliminare di ciò che si vuole realizzare altrimenti si finirà per essere altamente inconcludenti.
Personaggi, mappe, trame e qualsiasi altro elemento di uno shooter, a un’avventura, fino a un puzzle game sarà a portata di click. Una delle parti più interessanti del processo creativo è l’utilizzo della fase Cervello, dove verranno determinati i comportamenti del nostro protagonista del nostro titolo. Tutto è basato sul concetto di causa ed effetto che si sviluppa e si dipana sempre di più una volta compreso a pieno il meccanismo di base.
Il piccolo artista
L’editor dal punto di vista squisitamente artistico è realmente infinito e dalle opportunità sconfinate, come già ribadito. I dettagli da tenere in considerazione però sono veramente tantissimi e perciò solamente per creare una skin vi ci vorranno parecchi tentativi e molto tempo sprecato. È evidente che la pazienza è una dote fondamentale quando ci si vuole approcciare a Project Spark, anche perché pur essendo user friendly questo non vuol dire che sia un editor per tutti. Vi ci vorranno parecchio tempo e fatica per dare vita a un risultato accettabile e quindi per chi non ha né l’uno né la volontà di spendere l’altra si consiglia di non intraprendere questa dura missione ma magari godersi esclusivamente le creazione degli altri giocatori. La navigazione tra le varie aree di gioco ricorda molto da vicino l’interfaccia utente dei più classici programmi di elaborazione grafica. La mancanza del mouse non si sente per nulla grazie all’immediatezza del trascinamento anche tramite joypad. Se non avrete voglia di cominciare un progetto “from the scratch” avrete a disposizione tutta una serie di design già pronti di cui copiare e incollare intere sezioni nel nostro progetto.
Proprio come in Little Big Planet, inoltre, potremo dare un occhio alle creazioni degli altri giocatori e tramite l’utilizzo di tag avremo la possibilità di trovare dai picchiaduro ai gdr, tutti in free download nello “store” di questo progetto. Potremo anche giudicare le creazioni degli altri giocatori con un pollice verso o un giudizio positivo.
Il bonus
Nello starter pack avremo a disposizione anche un titolo già realizzato, per far capire ai giocatori di cosa possa essere capace questo editor. Il gioco si chiama Champion’s Quest, ovvero un platform dalle forti componenti action e da gioco di ruolo. Con l’edizione più completa potremo anche cimentarci nella creazione di mondi di gioco molto più vasti e completi e la possibilità di accumulare più velocemente i crediti per acquistare in seguito ulteriori espansioni. Le microtransazioni sono comunque tenute abbastanza sotto controllo e mai troppo invasive e quindi anche in maniera gratuita potremo sbloccare numerosissime features. C’è da dire però che per avere tutti gli assets a disposizione dovremo spendere parecchio in DLC anche se tramite il superamento delle varie fasi proposte ci verranno regalati dei crediti che potremo spendere proprio in questo senso. Con una sottoscrizione mensile inoltre potremo raddoppiare i nostri punti esperienza.
Dal punto di vista tecnico il gioco targato Team Dakota prevede degli elementi grafici molto vivaci e nettamente cartooneschi, ricchi di colori e dalle ottime texture e animazioni. Il comparto sonoro invece non è altrettanto ben realizzato e ricco di sfumatura come la grafica.
[signoff icon=”quote-circled”]Project Spark è un titolo ibrido e comunque non per tutti che però rappresenta un ottimo inizio per tutti coloro che vogliono cimentarsi nella programmazione di videogiochi. Lo strumento è certamente parecchio potente e completo anche se richiede tempo e pazienza per essere padroneggiato al meglio. Un titolo che certamente sboccerà e darà il meglio di sé tra qualche tempo, quando i vari utenti avranno affinato la tecnica e quindi i risultati saranno sempre più convincenti. In ogni caso uno dei migliori game-creator attualmente in circolazione.
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