Project CARS
I titoli di racing sono sempre stati seguiti da buona parte del popolo videoludico, soprattutto dagli appassionati di motori. Nel corso degli anni lo scettro di miglior simulatore automobilistico è stato spesso in mano a Gran Turismo, saga che ha avuto inizio ai tempi della mitica Playstation. Col trascorrere del tempo tuttavia numerosi rivali hanno fatto la loro comparsa, tentando di strappare il “titolo” al simulatore proveniente dall’Oriente. Project CARS (Community Assisted Racing Simulator) sviluppato da Slightly Mad Studios si è prefisso come obiettivo quello di salire al trono di re del racing. Lo sviluppo del titolo è stato veramente molto lungo: vediamo insieme se ha le carte in regola per raggiungere lo scopo prefisso.
La guida del popolo
Project CARS è il primo titolo che nasce dalla World of Mass Development, piattaforma creata per dar vita a titoli videoludici senza publisher, ma a essere finanziata direttamente dai videogiocatori. Il titolo è stato infatti finanziato dagli stessi acquirenti che, potendo prenotare diversi pacchetti del titolo, hanno contribuito al raggiungimento del budget necessario per lo sviluppo del progetto. Gli stessi giocatori/finanziatori hanno potuto provare, durante lo sviluppo, le varie versioni del titolo, aiutando così il team a migliorare eventuali aspetti che potevano risultare non graditi.
Il fulcro del titolo è senza dubbio la modalità Carriera, ormai diventata un must in tutti i titoli sportivi. Una volta creato, in maniera molto rapida, il profilo del nostro pilota, saremo pronti per tuffarci nel mondo delle quattro ruote a 360 gradi. Inizialmente non dovremo far altro che scegliere la categoria di vettura da cui partire, dai Go Kart alle ruote scoperte. La categoria dalla quale partiremo non porterà comunque alla preclusione delle altre: semplicemente dovremo partire da una di esse e, se le nostre prestazioni risulteranno convincenti agli occhi delle altre scuderie, queste ci offriranno senza dubbio un contratto, dandoci l’opportunità di trasferirci di categoria.
Dopo aver quindi scelto la categoria ed il contratto, toccherà andare a personalizzare il nostro assetto dell’autovettura: qui si disporrà di una marea di settaggi, adattabili sia all’autovettura da guidare che allo stile di guida che vorremo adottare. Se fremete dalla voglia di scendere in pista potrete adottare quello predefinito, o comunque decidere di sistemare l’assetto in seguito. Interessante è la possibilità di poter salvare diverse tipologie di assetto, potendole caricare prima di ogni competizione, a seconda dell’auto e della competizione da affrontare. L’HUB della modalità carriera sarà molto semplice, ma al tempo stesso completo: la sua componente principale sarà il calendario, tramite il quale passeremo da una gara all’altra, mentre tramite gli altri componenti potremo visualizzare le comunicazioni dalla scuderia, consultare i social network, osservare il riepilogo dei nostri risultati e le tappe fondamentali del nostro cammino.
Le gare saranno dei veri e propri eventi sul nostro calendario, ovviamente potremo partecipare soltanto a quelle del campionato a cui saremo iscritti, oltre ad altri eventi a cui potremmo essere invitati, a seconda della nostra popolarità e dei risultati ottenuti durante le competizioni. Tramite quest’ultimi ci sarà data anche la possibilità di poter guidare e testare nuove vetture. Le gare saranno suddivise in tre parti: prove libere, tramite le quali potremo prendere confidenza col tracciato, le qualifiche, che determineranno la nostra posizione sulla griglia di partenza, e la gara vera e propria. Seconda della categoria alla quale parteciperemo le gare potranno tuttavia avere una struttura diversa, come nei GoKart 125cc dove le gare si suddividono in due round.
Le altre modalità di gioco disponibili sono la gara veloce e l’online. Con la prima potremo creare il nostro evento personalizzato e partecipare al weekend di gara, dove potremo ovviamente scegliere la vettura e il tracciato, potendo anche optare per delle semplici prove libere. Nelle competizioni online invece ci misureremo con gli altri giocatori, potendo scegliere se partecipare a un evento da loro creato oppure farne uno da noi, attendendo il giusto numero di partecipanti. Sarà inoltre possibile anche consultare il nostro garage, dove saranno custodite le varie vetture di cui disporremo, permettendoci di visualizzare le informazioni relative a esse e modificare le messe a punto per ognuna di esse.
Tramite la modalità Rete Piloti e Community invece potremo tenere sott’occhio gli eventi che man mano verranno organizzati online, in modo da poterci misurare in competizioni speciali con altri giocatori online. Per tenere sott’occhio invece tutte le nostre statistiche, le nostre affinità con i tracciati, con le automobili e i premi ottenuti potremo consultare il nostro profilo, dove verrà custodito ogni dato della nostra carriera e non solo.
Prestazioni su strada
Le impressioni che Project CARS ci ha dato dal punto di vista del gameplay sono molto positive. A prescindere da quale sia il vostro stile di guida, l’esperienza di gioco sarà assolutamente ottima. Oltre al poter personalizzare la messa a punto nel minimo dettaglio, il titolo offre anche svariati strumenti in gara che si rivelano particolarmente efficaci come ad esempio la classica traccia in pista: questa, oltre a darci la scia ottimale da seguire, ci suggerirà di proseguire in maniera più prudente cambiando colore, nel caso in cui stiamo guidando in maniera un po’ troppo spericolata. Ovviamente si rivelerà utile per i novizi mentre invece, per i puristi della simulazione, potrà essere d’impaccio ma questo, così come tutti gli altri strumenti per la guida assistita, potranno essere disabilitati in modo da avere una simulazione al 100%.
Particolare attenzione va data a come il titolo premi lo stile di guida pulito e sicuro a cui tutti aspirano: il minimo tocco di incertezza e saremo preda di testacoda e fuoristrada, penalizzando la nostra gara. Riuscendo invece a mantenere il controllo della vettura, con sicurezza, e cercando di seguire a dovere la condotta ottimale i risultati non tarderanno ad arrivare. Importante sarà anche il legame che stringeremo sia con le auto che con i tracciati: tramite la modalità campagna infatti ci sarà data la possibilità di provare tipologie molto differenti sia di vetture che di piste. Le auto, a prescindere dall’assetto, dovranno essere guidate secondo determinati canoni, così come i circuiti prediligeranno un determinato stile di guida. Per giungere alla vittoria sarà imperativo riuscire a prendere la mano con entrambi gli elementi e farlo si rivelerà tutt’altro che noioso, grazie anche all’IA. Quest’ultima potrà essere inoltre dosata secondo il nostro grado di abilità, prima di ogni competizione, in modo da far risultare la sfida appassionante ad ogni livello.
Altri pregi vanno fatti al Madness Engine, qui in versione migliorata rispetto a quella usata in Need for Speed Shift: la fisica del gioco è infatti gestita in maniera ottima, a rimarcarlo i danni sulle automobili e gli elementi del tracciato con i quali potremo “interagire”. È stato inserito anche il Seta Tire Model, un simulatore in grado di gestire la fisica degli pneumatici che riesce a far bene il suo lavoro: durante le gare non sarà raro infatti notare piccoli pezzi di gomma persi dai concorrenti. Per quanto riguarda le periferiche di controllo è consigliatissimo, ovviamente, l’uso di uno sterzo adeguato.
Saggiare l’asfalto
Osservando la grafica del titolo traspare l’impegno con il quale i Slightly Mad Studios si sono prodigati per realizzare una simulazione di guida vicina al fotorealismo. I modelli delle auto sono curati nei minimi particolari, così come i tracciati. Interessante anche la gestione dei giochi di luce sulle scocche e sui vetri delle auto, osservabili persino anche dagli interni della vettura. Il titolo inoltre non soffre neanche di cali di fps o rallentamenti di ogni genere: avendo un hardware adeguato tutto fila liscio come l’olio, senza nessun problema di sorta.
Il comparto audio è stato anch’esso ben realizzato, anche se durante le gare capiterà a volte di sentire il rombo dei motori avversari molto vicino, quando invece non sarà effettivamente così. Dal punto di vista delle OST invece il titolo si rivela essere un po’ povero ma ognuna di quelle scelte riesce a farci calare comunque nell’atmosfera da pilota in carriera e trasmetterci le emozioni che precedono ogni gara.
Project CARS si presenta con prepotenza nel panorama della simulazione automobilistica. Il lavoro svolto degli Slightly Mad Studios, correlato al supporto dei giocatori in fase di sviluppo, sembra avere tutte le carte in regola per essere premiato a dovere. Il titolo dispone di tutte le caratteristiche che un simulatore di guida dovrebbe avere, fra cui ovviamente la personalizzazione estrema dell’assetto, l’attenzione nella realizzazione delle autovetture e la buona tenuta del motore fisico. Se siete appassionati del genere, Project CARS è sicuramente il titolo che fa al caso vostro.