PokePark 2: Wonders Beyond – Recensione Pokepark 2: Il Mondo dei Desideri

I nostri cari amici Pokemon hanno vissuto un’avventura dopo l’altra, e dopo aver giocato fino a fonderlo con Pokemon Bianco/Nero, ecco arrivare l’annuncio, piuttosto inaspettato, dei sequel di questi ultimi. In ogni caso dovremo aspettare un po’, quindi perché non deliziarci con un simpatico titolo per Wii? Pokepark 2 è, come dice il titolo, il sequel della prima avventura di Pikachu nel parco dove ha dovuto ottenere l’amicizia di più mostriciattoli possibili. Cosa combinerà stavolta?

 

Krokorok è diventato nostro amico!

The cake is a lie

Pikachu arriva, contento contento, al nuovo Pokepark, dove incontra il suo primo amico e mentore, Piplup. Costui mostrerà al piccolo roditore giallo i comandi principali di gioco e gli illustrerà come è strutturato il parco dove vivono i coloratissimi mostri tascabili. All’arrivo scopriranno anche un luogo paradisiaco, il Mondo dei Desideri, posto magico al quale si accede tramite un varco che appare su un poster posizionato nel Parco. I nostri eroi, una volta entrati, proveranno il simpatico megagioco di Copharigus, tramite il quale si possono creare tante buonissime torte. Poco prima di assaggiarle però scopriranno che non è tutto oro ciò che luccica. Tutti i pokemon che si trovano dentro questa dimensione parallela si stanno comportando piuttosto stranamente, il mangiare queste torte ha infatti fatto loro il lavaggio del cervello e ora sono come delle bambole rotte che mangiano torte.
Pikachu riesce fortunatamente a fuggire, ma per questo scopo Piplup si sacrifica e rimane nella dimensione parallela. Riuscirà il roditore giallo a liberare tutti i Pokemon prigionieri con l’aiuto di Oshawott, Snivy e Tepig?

 

Samurott è molto preoccupato per il destino dei Pokemon intrappolati

Niente di nuovo all’orizzonte, o quasi.

Nonostante qualche piccola miglioria generale, Pokepark 2 in termini di gameplay e di cose da fare è essenzialmente identico al primo capitolo. Le nostre sessioni di gioco saranno divise tra parti esplorative, tentativi di diventare amici dei vari pokemon trovati nel parco, e infine partecipare ai pochi minigiochi che ci vengono proposti dai boss.
Per chi non avesse mai toccato il primo gioco, proviamo a spiegare meglio le meccaniche del titolo. Il tutto si presenta come un’avventura in tre dimensioni dove controlleremo il nostro mostro tascabile tenendo il Wii Remote per orizzontale, come se fosse un pad classico, spostandoci con l’uso delle freccette (cosa piuttosto scomoda visto che si parla di tre dimensioni, il nunchuk sarebbe stato molto più adatto). Con i pulsanti 1 e 2 potremo rispettivamente scattare in avanti e saltare, così da poter esplorare tutte le varie aree del parco da cima a fondo. Durante i nostri viaggi ci imbatteremo in moltissimi Pokemon con i quali dovremo stringere amicizia (in questo caso un numero alto di amici è necessario per poter accedere alle varie aree dove troveremo poi i boss da sconfiggere partecipando ad un minigioco). L’amicizia dei Pokemon si ottiene piuttosto facilmente: ci chiederanno infatti solamente di lottare con loro, giocare ad acchiapparella, a nascondino, di portargli qualcosa (o portare loro da qualche parte) o di rispondere alle domande di un quiz. Visto che la maggior parte di queste azioni si spiegano da sole, entriamo più nel dettaglio solo per le prime tre. Se verremo sfidati a nascondino, il Pokemon si nasconderà e noi dovremo trovarlo entro un certo lasso di tempo. Questo spesso non si rivela poi troppo facile o scontato, ma fortunatamente il gioco ci avvertirà nel caso ci stessimo allontanando troppo dall’obiettivo.

L’acchiapparella prevede che entro un dato tempo noi ci "scontriamo" letteralmente con il Pokemon che fugge. Questo richiede la costante pressione del tasto 1 mentre ci muoviamo, così da eseguire degli scatti in avanti, e dopo aver imparato l’abilità necessaria di scuotere il mouse per potenziare ancor più lo sprint, pena però un controllo meno preciso delle curve. Nonostante molto spesso questa sfida sia semplice, capiteranno dei Pokemon incredibilmente veloci contro i quali dovremo giocare d’astuzia, cercando di prenderli in trappola.

Infine abbiamo appunto la lotta: ognuno dei due Pokemon ha una barra della vita e può sferrare 3 attacchi differenti all’avversario. Uno di essi è semplicemente lo scontro, eseguendo uno sprint, mentre gli altri due si eseguono tenendo premuto il pulsante 1 e poi rilasciandolo (fulmine nel caso di Pikachu) e scuotendo il Wiimote (che risulterà, sempre per il topino giallo, in Codacciaio).

Portare a termine queste richieste avrà come risultato non solo l’amicizia dell’altro Pokemon, ma anche l’acquisizione di bacche, che sono praticamente il denaro in questo gioco. Esse possono essere usate in vari modi, ma soprattutto per pagare gli allenatori che potenzieranno le mosse dei nostri pokemon o aumenteranno i loro punti vita per le lotte. Ho detto "loro"? Proprio così, infatti rispetto al capitolo precedente stavolta non useremo solo Pikachu ma avremo il controllo, proseguendo nel gioco, anche di Oshawott, Snivy e Tepig, i 3 starter di Bianco e Nero. Potremo cambiare Pokemon attivo quando desideriamo, controllandoli direttamente e facendo partecipare alle lotte chi vogliamo (con conseguente sfruttamento di mosse superefficaci), ma soprattutto utilizzandoli per una esplorazione migliore, visto che ognuno dei personaggi principali ha una abilità particolare per scovare tesori nascosti o proseguire dove altrimenti sarebbe impossibile (per esempio Oshawott può nuotare e Snivy può saltare più in alto e attivare speciali ascensori). Questo sarà ancora più marcato in alcuni brevi intermezzi dove (magari per recuperare un oggetto) ci ritroveremo in un simpatico platform side-scrolling dove dovremo fare buon uso delle diverse abilità dei 4 protagonisti.

 

Quale dei nostri 4 eroi parteciperà al minigioco? Una volta sbloccati nella storia sarà possibile anche giocarli con gli amici in multiplayer!

Pucciosi ma noiosi

Graficamente il titolo è assolutamente eccellente: coloratissimo, dalle ambientazioni molto varie e ben realizzate, e con i modelli poligonali dei Pokemon ottimi con animazioni molto fluide, tanto che verrebbe voglia di coccolarli tutti. Anche il comparto audio è ottimo grazie non solo a delle musiche molto orecchiabili ma anche alle voci dei mostriciattoli come nella serie animata, al posto dei loro versi delle controparti rpg. Ciò in cui Pokepark 2 si affossa è la longevità, a causa dell’estrema ripetitività e del numero di mostri che è un po’ superiore ai 100 ma non raggiunge nemmeno lontanamente gli oltre 600 esistenti, e per la giocabilità, che risulta piuttosto scomoda con la mancanza del Nunchuk, oltre al fatto che la telecamera non fa sempre il suo dovere e dovremo spesso risistemarla col pulsante B.

 

Sfida di ballo!

In conclusione

Pokepark 2 è un titolo estremamente fanservice, che non mancherà di piacere ai più piccoli e ai mega appassionati di Pokemon, anche se la sua estrema ripetitività rischia di stancare dopo poche ore. Nonostante ciò il tutto è contornato da un lato tecnico di ottima fattura, a parte i controlli un po’ scomodi, e i Pokemon sono realizzati come sempre avremmo voluto vederli. Purtroppo le piccole novità, come le sezioni sidescrolling e la possibilità di usare altri Pokemon oltre a Pikachu, non giustifica un nuovo intero capitolo di quella che, a questo punto, è una serie spinoff che finirà con l’annoiare presto se non siete amanti sfegatati di giochini simili. Se avete già giocato il precedente gioco questo non vi offrirà nulla di nuovo e la monotonia si farà strada ancor più velocemente, mentre se è la prima volta che vi affacciate al parco dei Pokemon, potrebbe valere la pena fare una prova. Pika!

 

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