Pokémon Super Mystery Dungeon
La serie di Pokémon è forse una delle poche che non ha bisogno di presentazioni. È pressocchè impossibile trovare persone che non conoscano, ormai, i mostriciattoli tascabili, e il loro successo ha sfondato le porte di più generazioni. Naturalmente, tra manga, anime e spin off, la saga di Pokémon si è allontanata dalla sua serie principale per andare a toccare molti altri tasti, alcuni anche insospettabili come il picchiaduro di prossima uscita Pokken Tournament.
Tra i vari spin off, il più famoso e apprezzato è sicuramente Pokémon Mystery Dungeon, che ha ottenuto una serie a se stante sin dai tempi del Game Boy Advance. Dopo un capitolo per 3DS mediocre, arriva quello che dovrebbe essere considerato “Super” in tutti i sensi, anche nel titolo: Pokémon Super Mystery Dungeon.
Siamo trasformati, ancora una volta.
Come in tutti i capitoli di Pokémon Mystery Dungeon usciti fino a questo momento, la storia inizia con il nostro personaggio (che rappresenta noi stessi), che finisce misteriosamente nel mondo dei Pokémon, trasformato in un Pokémon stesso (che sarà scelto dapprima tramite alcune domande che il gioco ci porrà, e in seguito, se il risultato non sarà soddisfacente, scelto da noi stessi).
Mentre nello spazio Deoxys osserva perplesso un Rayquaza con le scatole girate, il nostro confuso personaggio si ritroverà senza ricordi e allo stesso tempo inseguito per qualche motivo da una banda di Beheeyem che vogliono fargli la pelle. In fuga e ancora più confuso dalla consapevolezza di riuscire a comprendere il linguaggio dei mostri tascabili, il nostro eroe incontra un Nuzleaf gentile che lo aiuta a scappare via attraverso un dungeon che fungerà da tutorial. Una volta all’uscita i due raggiungeranno il villaggio natale del Nuzleaf, dove il nostro eroe incontrerà un’ amica Pokémon con il quale intreccerà il suo destino in una avventura inaspettata.
Tutto come prima, ma con tanti Pokémon!
Il concetto dietro Pokémon Mystery Dungeon è in realtà estremamente semplice. Tra uno spezzone di storia e l’altro, e sporadiche visite alla città dove potremo comprare oggetti, sistemarli nella casa e molto altro, ci ritroveremo per la maggior parte del tempo in una grande quantità di labirinti a più piani, generati casualmente. Questi dungeon sono essenzialmente un’intricata ragnatela di corridoi in cui troveremo oggetti o soldi da raccogliere, le scale per raggiungere il piano successivo e tutta una serie di Pokémon avversari che popolano quel luogo. A ogni nostro passo (corrispondente a quadrati di una grossa griglia) o azione, corrisponde un passo od azione di tutti i Pokémon sulla mappa, quindi vien da se che sarà necessario sviluppare una certa strategia basandosi anche sul fatto che muovendosi, o “saltando” turni, recuperiamo anche punti vita.I nostri compagni di squadra verranno assieme a noi, seguendoci e battendosi al nostro fianco, nonostante certe volte potrebbero decidere di andarsene per conto loro ed esplorare il dungeon da soli, spesso con conseguenze disastrose.
Naturalmente il nostro protagonista, così come gli altri Pokémon, ha a sua disposizione 4 mosse (aggiornabili imparandone altre con avanzamenti di livello), ognuna con diversi effetti e diversa efficacia a seconda del tipo di Pokémon che fronteggeremo, quindi sta a noi usare sempre la tecnica giusta tenendo sempre ben presente che, come nel gioco di ruolo, ogni mossa può essere utilizzata solo un certo numero di volte ed è quindi importante portarsi sempre dietro oggetti per tornare al massimo di PP, a meno che non vogliamo ritrovarci costretti ad usare l’attacco “basilare”, debole ma gratuito.
Non c’è molto altro da dire, in realtà, riguardo il sistema di gioco di Pokémon Super Mystery Dungeon, infatti il tutto si limiterà a ripetersi tra lunghi dialoghi e pezzi di storia, e lunghissimi dungeon che, col tempo, tenderanno a diventare anche piuttosto monotoni vista anche la loro similitudine in termini estetici.
Essenzialmente tutto questo è ciò che ci troviamo tra le mani già da molti anni, dato che il gameplay in se non è cambiato minimamente rispetto ai precedenti capitoli di Pokémon Mystery Dungeon. L’unica vera e propria novità è il fatto che nel corso dell’avventura potremo incontrare (e reclutare) tutti i mostriciattoli esistenti finora, compresi i leggendari e le Mega Evoluzioni.
Tuttavia, adesso, la saga, per aumentare la sua difficoltà, aggiunge la meccanica (già presente in tutti i giochi Mystery Dungeon fin dall’inizio dei tempi tranne che in quelli dei Pokémon) della fame: camminare ed esplorare il dungeon abbasserà infatti il livello di “pancia” del personaggio, e dovremo dargli da mangiare per riempirlo in maniera costante per evitare di perdere punti vita.
Farm e catch
Graficamente e come sonoro, il titolo si mantiene perfettamente negli standard del gioco precedente, e questo è un pregio più che un difetto. Ciò che lascia sorpresi è la longevità, che si attesta a livelli più alti dei soliti. Non solo la difficoltà generale del gioco è stata aumentata dalla fame (e anche da alcuni picchi poco “corretti”, come Pokémon che sono in grado di colpirti dall’altro lato della mappa e ucciderti l’intero gruppo senza che tu capisca cosa sia successo), ma grazie alla modalità “Connessione” potremo esplorare un dungeon extra al giorno per reclutare un nuovo Pokémon nella squadra. Grazie all’isola dei Pelipper potremo anche inviare un nostro Pokémon tramite Streetpass ad aiutare i team dei nostri amici nei guai.
[signoff icon=”quote-circled”]Pokémon Super Mystery Dungeon è un capitolo della serie più o meno identico ai precedenti, con l’aggiunta di qualche meccanica interessante e la presenza di tutti i mostriciattoli della serie, comprese le loro Mega Evoluzioni. Poco bilanciato in termini di nemici e a volte frustrante, è comunque molto divertente per coloro che amano i dungeon crawler. Di base, se vi sono piaciuti i precedenti capitoli questo vi piacerà altrettanto. Se, invece, precedentemente non avete avuto molta affinità con la saga, potete evitare tranquillamente anche questa volta.[/signoff]