Planet of Lana – Recensione

Recensito su Xbox Series X

Planet of Lana - Recensione
Planet of Lana

Semplicemente WOW. Basterebbero queste parole per descrivere quello che a tutti gli effetti mi è sembrato un piccolo capolavoro anche solo dopo pochi minuti di gioco e, se non fosse per alcuni limiti che ho riscontrato, che potrebbero anche risultare del tutto soggettivi, avrei “appioppato” a Planet of Lana un bel 10, senza il minimo problema.

Quando il tuo bellissimo pianeta viene invaso da esseri provenienti da un altro mondo e i tuoi amici più cari vengono rapiti, non puoi che imbarcarti in una faticosa avventura oltre i limiti della conoscenza, con la speranza di ricostruire un’esistenza andata improvvisamente in frantumi. Questo è ciò che accade a Lana, una dolce ragazzina che vive alla giornata in un villaggio di pescatori costruito ai margini di una meravigliosa distesa di acqua, oltre il cui orizzonte si staglia una gargantuesca luna aliena.

Un bel giorno però accade qualcosa di strano e, mentre Lana si trova nel bosco a giocare con il suo amico Elo, dal cielo iniziano a cadere dei misteriosi oggetti che si riveleranno immediatamente essere navi spaziali di una sconosciuta civiltà meccanica “extraterrestre”. Gli invasori iniziano a prelevare gli abitanti del villaggio, tra questi anche il giovane Elo, evento che lascia chiaramente sgomenta e disperata la piccola Lana, la quale fuggirà da ciò che resta dell’accampamento in cerca di sopravvivenza.

Un’avventura in compagnia

Ben presto scoprirà però di non dover affrontare il viaggio in totale solitudine, facendo la conoscenza di Mui, uno strano animaletto a metà tra un gattino e Totoro, che la aiuterà a superare gli incredibili pericoli che hanno trasformato il florido pianeta in un luogo in cui regna la paura.

Planet of Lana, titolo di debutto dello studio indie svedese Wishfully, è puro godimento per gli occhi e per la mente, un videogioco di una purezza disarmante realizzato in maniera sopraffina, una rara perla che non dovrà assolutamente passare inosservata e che non credo lo farà.

Planet of Lana - Recensione
L’inizio dell’invasione aliena

Le influenze sono chiare e ben dichiarate, a partire dallo stile artistico allo stesso compagno di avventure di Lana: la cultura giapponese e in particolare i lavori dello Studio Ghibli. Impossibile non accorgersene immediatamente, anche dalla sola schermata del menu di gioco. Planet of Lana è bellissimo, un quadro animato vivo e vivido, ricco di sfumature e dettagli dipinti ad acquerello da osservare minuziosamente minuto dopo minuto, per tutta la durata della (sfortunatamente) breve avventura.

I ragazzi di Wishfully, società costola dell’agenzia di comunicazione Fully, riescono a stampare nella mente del giocatore l’immagine satura di un mondo florido in cui la natura è un tutt’uno, qualcosa di impossibile da non amare, arrivando a trasmettere in maniera clamorosamente semplice il messaggio, sicuramente ormai abusato ma non per questo sbagliato, che il pianeta Terra è la nostra casa e siamo parte del creato.

La fantascienza come mezzo di comunicazione

Per farlo, gli autori Adam Stjärnljus e Klas Eriksson vanno a toccare i tasti della fantascienza più classica, citando non solo alcuni cult del cinema di genere, come Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (non “spoilero” nulla ma se avete visto il film la mente non potrà che farvi “click”) ma anche pietre miliari del mondo videoludico, riprendendone addirittura i canoni a piene mani, mi riferisco ad Another World, Flashback e il bellissimo The Way.

Planet of Lana infatti non è altro che un avventura a scorrimento laterale dal tocco cinematografico connotata da elementi puzzle, la cui risoluzione grazie alla costante interazione con Mui permette la progressione all’interno del gioco. Enigmi tutto sommato nemmeno troppo presenti e che vanno quasi a rappresentare una sorta di piccola boss fight prima del passaggio in una nuova area, se non altro quelli più strutturati.

Per superare un ostacolo ci dovremo avvalere delle capacità del nostro piccolo compagno di viaggio, a cui potremo in qualsiasi momento chiedere di posizionarsi in un determinato punto della scena o di interagire con alcuni oggetti specifici, come le corde. Un gameplay pulito e del tutto analogo a quello del classicissimo Oddworld, dove per oltrepassare certi ostacoli ci permettevamo di prendere il controllo dei fidati Mudokon.

Planet of Lana: bello ma poco originale

Da questo punto di vista avrei sinceramente preferito qualche spunto creativo in più, in modo da proporre al giocatore un sistema di progressione più originale ovviando al problema di una struttura degli enigmi del tutto “trita e ritrita”. Parlando di titoli più recenti potremmo paragonare Planet of Lana, disponibile per mano di Thunderbird dal 23 maggio 2023 su PC, Xbox Series X|S e Xbox One, a piccoli capolavori quali Limbo e Inside (non inserisco volutamente Somerville nel gruppo), senza però raggiungere purtroppo il medesimo livello qualitativo nel complesso, non perché il titolo di Wishfully pecchi in maniera particolare sotto qualche aspetto, anzi, ma forse solo perché non osa abbastanza, risultando un pelo troppo semplificato.

Tecnicamente però il gioco è davvero sbalorditivo, fluido e coloratissimo, così incredibile visivamente grazie a un superlativo uso della cel-shading da catturare continuamente la vostra attenzione. Vi scoprirete di frequente, infatti, più attenti a godere delle miriadi di animazioni a schermo, anche le più invisibili, come le foglie mosse dal vento, lo scodinzolio di Mui o i piccoli esserini brulicanti che spostano silenziosamente rocce sullo sfondo, che a capire come superare la schermata in cui vi trovate. Tanti invisibili accorgimenti che rendono il mondo di gioco ancora più brillante e vicino a un vero cartone animato.

Planet of Lana - Recensione
Un mondo incredibilmente saturo

Un’avventura di qualità pregevole

Planet of Lana non molla mai, arrivando a farvi perdere completamente la cognizione del tempo per poi risvegliarvi di soprassalto solamente al termine dell’avventura, sulle note del bellissimo brano musicale che accompagna i titoli di coda. Durante le 5 o 6 ore necessarie per completare la storia non vi accorgerete nemmeno dello scorrere dei minuti, tanta è la maestria con cui i programmatori sono riusciti a plasmare uno dei titoli più belli che abbia giocato negli ultimi tempi.

I nei della produzione, che ribadisco possano tranquillamente risultare soggettivi, risiedono, oltre che nella eccessivamente breve durata dell’avventura, in una storia sicuramente piacevole ma piuttosto banale nello sviluppo, arricchita con alcuni colpi di scena indubbiamente degni di nota ma comunque quasi scontati. Oltre a queste due “piccole” annotazioni mi sento di poter affermare che Planet of Lana si gioca un po’ troppo facilmente; per quanto infatti risulti incredibilmente piacevole alla vista e leggero pad alla mano, complice una morbida e armoniosa risposta ai comandi, il gioco presenta sfide troppo semplici da superare, rendendo i puzzle, uno dei punti cardine del gameplay, un banale intermezzo tra scorci spettacolari.

Troppo semplice… ma a chi importa?

E potrebbe anche andare bene così, tutto sommato, il gioco è di una bellezza abbacinante e non vuole nemmeno lontanamente rappresentare a mio avviso un passatempo impegnativo, Il rischio però è di trovarci di fronte a una favola lineare più che a un’avventura interattiva, anche se devo dire che in un paio di casi mi è stato necessario addirittura sfoderare carta e penna, metodologia di risoluzione degli enigmi divenuta più unica che rara all’interno del panorama videoludico odierno.

Una colonna sonora che ti entra dentro

A rendere Planet of Lana di una meraviglia ancor più commovente giocano poi un ruolo determinante le fantastiche musiche firmate dal talentuoso Takeshi Furukawa, compositore di origini giapponesi vincitore di una lista sconfinata di premi grazie alla colonna sonora di The Last Guardian.

Furukawa realizza anche in questo caso una colonna sonora carica di dolcezza, speranza e malinconia in grado di aprire quasi letteralmente il cuore del giocatore; almeno in un paio di casi particolari, e nei titoli di coda, potreste anche rendervi conto di essere di fronte ad alcuni dei momenti più poetici in cui vi siate mai imbattuti tenendo un controller tra le mani. Per non parlare dell’emozionante voce di Siobhan Wilson, co-autrice della colonna sonora insieme a Furukawa, la cui grazia accompagna con delicatezza Lana e il suo amico Mui verso l’ultimo capitolo del viaggio.


La verità è che non so più cosa dirvi se non di giocare Planet of Lana il prima possibile perché il lavoro di Wishfully è davvero meritorio, a 360 gradi, di tutta l’attenzione possibile. L’avventura di Lana è un rapido sogno ad occhi aperti, tecnicamente e artisticamente, sia per chi adora il genere che per qualsiasi altra persona in cerca di una storia semplice ma in grado di donare spensieratezza e, perché no, un tocco di speranza nell’avvenire.

Planet of Lana RECENSIONE | Una splendida avventura Sci-Fi

Semplicemente WOW. Basterebbero queste parole per descrivere quello che a tutti gli effetti ci è sembrato un piccolo capolavoro anche solo dopo pochi minuti di gioco e, se non fosse per alcuni limiti che abbiamo riscontrato, che potrebbero anche risultare del tutto soggettivi, avremmo “appioppato” a Planet of Lana un bel 10, senza il minimo problema.

8.5
Una splendida avventura Sci-Fi ai limiti del cartone animato accompagnata da una colonna sonora d'eccellenza.

Pro

  • Visivamente strabiliante
  • Tecnicamente eccelso
  • Colonna sonora meravigliosa

Contro

  • Storia poco originale
  • Puzzle un po' troppo semplici
  • Cortino
Vai alla scheda di Planet of Lana
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