Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy – Recensione
Ace Attorney è una serie ormai storica di Capcom. Iniziata nel 2001 su Game Boy Advance, attualmente conta sei capitoli, a cui si aggiungono cinque spin-off, tra i quali è annoverato quello con il Professor Layton. La serie, inoltre, ha il merito di aver destato l’interesse di una parte del pubblico occidentale nei confronti delle visual novel, genere quasi sconosciuto dalle nostre parti prima del 2006, quando il port per DS del primo Phoenix Wright debuttò in Europa.
Negli ultimi anni le uscite sono diminuite a vantaggio di porting e collection: in particolare, la prima trilogia (quella nata su GBA, ma giunta in Europa su DS) è stata portata dapprima su iOS e Android e poi, con Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy, su 3DS in un primo momento, per poi approdare anche su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC.
I contenuti sono gli stessi della versione 3DS della raccolta, scaricabile da Nintendo eShop dal dicembre del 2014: la collection include, nell’ordine, Phoenix Wright: Ace Attorney, Phoenix Wright: Ace Attorney – Justice for All e Phoenix Wright: Ace Attorney – Trials and Tribulations, con gli artwork “nuovi” della Trilogy HD uscita su iOS nel 2012, gli scontatissimi Trofei ed Obiettivi e le traduzioni che furono realizzate in occasione dell’uscita dei titoli su DS; a tal proposito, dispiace apprendere che in futuro una patch aggiungerà le traduzioni in francese, tedesco, coreano e cinese, trascurando però la nostra lingua. In compenso, una nicchia piuttosto ristretta potrà esultare per l’inclusione delle versioni giapponesi dei giochi.
Per il resto, non vi è alcun contenuto aggiuntivo e nessuna sostanziale variazione del gameplay, come vedremo. Considerato il prezzo di lancio (€ 29,99 nei vari store digitali), sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più, ma abbiamo comunque tre giochi ricchi che vi porteranno via facilmente una sessantina di ore in tutto.
Il nuovo comparto grafico ha diviso la platea: mentre i più hanno applaudito gli artwork, che, grazie alla loro qualità e alla risoluzione elevatissima, donano nuova vita a una trilogia ormai antica, alcuni ritengono che si sia persa parte della “magia” che contraddistingueva le edizioni per GBA e per NDS; in ogni caso, è chiaro che gli antichi artwork a bassissima risoluzione non fossero proponibili in un port destinato alle console current gen (e, se ciò fosse stato fatto, non avremmo certo parlato di “magia”…, N.d.R.), e, allo stesso tempo, va constatato che quelli nuovi sono molto piacevoli e ben colorati. A nostro parere, i nuovi artwork sono promossi; inoltre, siamo pronti a scommettere che sullo schermo di Switch facciano un figurone, anche se non possiamo affermarlo per esperienza diretta, in quanto la versione da noi testata è quella per PlayStation 4.
Ad ogni modo, i lettori possono farsi un’idea guardando il trailer richiamato in apertura e gli screen che corredano la presente recensione.
Sul piano del gameplay, Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy contiene tre visual novel investigative, in cui si vestono i panni di Phoenix Wright, un giovane avvocato in erba che si occupa di omicidi. Non si tratta di visual novel pure, bensì ibridate con il genere adventure.
Il gameplay si compone di due fasi: Investigation e Courtroom. La prima, si capisce, consiste nella fase preparativa del processo, nella quale bisogna perlustrare la scena del crimine (ed eventualmente anche altri luoghi) e interrogare le persone informate sui fatti. La seconda, invece, corrisponde alla fase dibattimentale in processo, in cui il giocatore deve smontare pezzo per pezzo l’impianto accusatorio contro esaminando i testimoni, alla ricerca di contraddizioni logiche o di circostanze false smentite dalle prove acquisite nella fase precedente di indagini difensive.
Le uniche novità che abbiamo individuato sono l’incremento degli slot di salvataggio a dieci per versione (originale giapponese e tradotta) e l’aggiunta di un’icona a forma di lente di ingrandimento nelle fasi di perlustrazione degli ambienti, invero molto utile perché cambia colore dopo che l’elemento corrispondente è stato esaminato, in modo da evitare le situazioni in cui, alla spasmodica ricerca di un indizio, si va a cliccare un po’ ovunque a caso ritrovandosi sempre le stesse descrizioni. Delude, invece, l’assenza di qualsivoglia text log, cioè di un registro contenente i dialoghi già letti; in molte visual novel recenti ci è tornato utile, quindi sarebbe stato bello avere almeno questa aggiunta.
Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy è un’ottima occasione per tornare alle origini della serie di Capcom, ma, soprattutto, costituisce ad oggi il modo più comodo ed efficace per godersi i tre titoli. Peccato che anche questa volta non vi sia la traduzione italiana.
Pro
- Tre ottime visual novel
- Nuova veste grafica convincente
- La fase investigativa è stata resa più comoda
Contro
- Mancanza del text log
- Mancanza della traduzione in italiano