Penny’s Big Breakaway RECENSIONE | Innovativo o Fermo al passato?
Di tanto in tanto mi capita di incontrare un’opera che vorrei apprezzare, ma qualcosa me lo impedisce. Così descriverei i miei sentimenti riguardo Penny’s Big Breakaway, il nuovo platform 3D del team che ci ha regalato Sonic Mania.
Si tratta di un gioco fatto con evidente passione, diretto da persone molto talentuose che han cercato di fare qualcosa di nuovo nel genere platform, pur tenendo palese l’ispirazione ai vecchi Sonic. Tuttavia, è anche un prodotto dalla presentazione banale, un comparto musicale che non ho apprezzato e alcuni fastidiosissimi bug.
Penny’s Big Breakaway è un titolo coraggioso nel suo gameplay e level design, peccato che non brilli in nessun altro campo
Il punto forte, nonché nocciolo dell’esperienza, di Penny’s Big Breakaway è il modo in cui gli sviluppatori hanno re-interpretato il platforming. Si tratta di un gioco diverso dagli altri platform 3D, concentrato sull’accumulo di un punteggio alto e con ottime potenzialità di speedrun.
Tutto è legato allo yo-yo di Penny, il quale può fungere da rampino, fune, ruota e arma. Il modo in cui il gioco vuole essere giocato prevede la concatenazione delle varie mosse dello yo-yo, le quali andranno ad incrementare un contatore “Combo” ed aumentare i punti ottenuti.
Saltare, scattare in aria e poi atterrare sullo yo-yo/ruota per poi arrivare al successivo ostacolo e superarlo ripetendo il ciclo senza toccar terra è molto divertente e anche piuttosto complesso. A ciò va associato un level design molto particolare che spinge alla sperimentazione.
Funziona (quasi) tutto guardando solo il platforming.
I livelli di Penny’s Big Breakaway ricordano versioni tridimensionali dei vecchi stage di Sonic sulle console Sega. Si ha a che fare con molteplici strade, collezionabili sparsi in giro per la mappe e layout labirintici, i quali aiutano la rigiocabilità.
Al loro meglio, i livelli si sposano alla perfezione con il move-set di Penny, aggiungendo anche una gimmick diversa per ognuno dei tanti “mondi”. C’è sicuramente una curva d’apprendimento medio-alta che potrebbe frustrare nelle prime ore di gioco, ma è indubbio che il potenziale del gioco sia enorme.
L’unica vera pecca che posso trovare al gameplay è quella dell’essere affetto da un qualche bug di troppo. Può succedere che una combo venga interrotta per qualche magagna di programmazione, come lo yo-yo/ruota che scompare da solo (cosa molto seccante nei mondi in cui questo viene usato molto).
Qualche magagna nel level design
Dove cominciamo a vedere i punti deboli di Penny’s Big Breakaway è nel level design. Come ho già citato, l’idea è quella di ricreare i mondi labirintici dei Sonic 2D in un contesto tridimensionale, con un approccio molto più approfondito rispetto ai due Sonic Adventure.
I bivi sono tanti, sono interessanti e forniscono sfide diverse. Il team è riuscito pienamente a riproporre l’esperienza nostalgica che avevano in mente, risultando al contempo originali in quanto questa è rara nei platform a tre dimensioni.
Purtroppo però han deciso di riempire i livelli di missioni secondarie, tre per stage, le quali cozzano immensamente col gameplay frenetico e veloce. Sanno che Penny’s Big Breakout è al meglio quando “si corre” ma han deciso di posizionare delle grosse frenate che non fan altro che mettere focus sugli aspetti negativi del gioco.
Il problema della presentazione
Dove però il titolo crolla completamente è nella presentazione, sia audio che estetica. Ovviamente non è un titolo che punta allo stupore tecnico, con grafica cristallina ed alto valore produttivo, ma il problema non è nella risoluzione delle texture o i riflessi dell’acqua.
Ciò che non ho apprezzato è l’intera direzione artistica. Pur usando colori impattanti e sgargianti, il gioco non riesce a trasmettere una sua identità. Tutti i livelli si mischiano tra loro in un unico grosso blocco e ciò urta sia il senso di progresso che quello di immersione.
Il mondo di Penny’s Big Breakaway ricorda il lato peggiore dei mascotte platform anni ’90, piazzandosi ben più vicino ad un Bubsy 3D che ad un Sonic Adventure. Sembra quasi che manchi qualcosa, che gli asset siano placeholder da completare a tempo debito.
A questo si aggiunge il comparto musicale, anch’esso poco ispirato e derivativo dalla parte peggiore della golden age del genere. Non posso dire che si tratti di tracce composte male, anzi, sicuramente il compositore è talentuosƏ ma non ho apprezzato la monotonia dei temi proposti.
Penny’s Big Breakaway è un titolo che potrebbe puntare ad un voto molto alto. Il nocciolo dell’esperienza è buono, purtroppo è circondato da una serie di elementi che ne vanno ad abbassare il valore, portandolo al limite dell’insufficienza.
Avrei voluto amare questo gioco e tutto sommato non merita troppa negatività, tuttavia non mi sento di consigliarlo se non ai fan sfegatati di Sonic, che possono crogiolarsi nella nostalgia della formula 2D, riproposta tridimensionalmente, o a chi apprezza la scena dello speedrunning.
Poteva essere molto meglio
Pro
- Platforming soddisfacente
- Level design con molto potenziale
Contro
- Presentazione bocciata
- Qualche bug di troppo
- Alcune scelte limitanti nel design delle missioni