Pathway – Recensione

Recensito su Steam

Il mondo dello sviluppo indipendente è un continuo fermento di novità, idee bizzarre e rievocazioni di fasti dell’antichità. Fra i tanti generi che sovraffollano le nostre mensole virtuali, quello dei roguelike è uno dei più riforniti e validi dell’intera industria. Pathway rientra appieno in questo settore, seppur limitarlo al solo, sopracitato genere significa esser ciechi dinanzi alle caratteristiche specifiche del gioco.

Ma andiamo con ordine!

Pathway è uno strategico Roguelike ambientato in un contesto storico che è quello della seconda guerra mondiale, il quale oltre a caratteristiche classiche del settore offrirà anche un discreto comparto ruolistico. Nel gioco, il quale sin dalle prime battute apparirà come una sorta di omaggio all’universo di Indiana Jones, saremo chiamati ad affrontare una serie di campagne differenti, le quali avranno ognuna una premessa narrativa diversa, un setting differente e un livello di difficoltà specifico.

È bene sottolineare che le location/campagne disponili al day one saranno solo cinque, coerentemente con i cinque livelli di difficoltà. All’inizio di ogni avventura, saremo chiamati a scegliere due personaggi da un roster piuttosto variopinto e vasto di protagonisti ipotetici. Ogni personaggio avrà pregi e difetti, prediligendo una serie differente di abilità, statistiche e strumenti utilizzabili.

Pathway

Una volta scelti i nostri avventurieri faremo ingresso nella mappa di gioco, la quale sarà a ogni tentativo generata proceduralmente. Com’è ormai “dogma” nel settore, l’intero stage di gioco sarà cosparso di punti d’interesse connessi l’uno all’altro, che potremo esplorare liberamente e in cui affronteremo delle mini-vicende che ci obbligheranno a prendere decisioni “definitive”, in stile appunto roguelike. Incapperemo in rovine da esplorare, campi colmi di nazisti ma anche in zombie e altre amenità soprannaturali.

Tra i vari punti d’interesse, incapperemo anche in sorta di oasi in cui potremo commerciare, riposare e ricaricare punti vita e armatura dei nostri alter ego. Nel gioco, saremo ovviamente chiamati anche a gestire oculatamente le risorse in nostro possesso: ad esempio, muovendoci per la mappa di gioco, dovremo badare al carburante della nostra jeep, oltre che alla vita e alla manutenzione degli oggetti. Unico neo della struttura, una proceduralità non particolarmente calibrata soprattutto ai livelli di difficoltà più alti, dove non sarà difficile incappare in oasi e/o città lontanissime oppure in scontri casuali eccessivamente difficili e complicati.

Pathway

Proceduralità che, al contempo, pecca anche di una certa ripetitività delle vicende più strettamente narrative, rendendo il racconto di Pathway un sostanziale déjà vu dopo una manciata di ore di gioco. Come ogni roguelike che si rispetti, la sconfitta sarà una nostra costante compagna di viaggio. Nel caso in cui dovessimo fallire, saremo chiamati a scegliere un altro duo da mandare in battaglia: la caratteristica ci costringerà a valutare il modo più razionale di utilizzare il loot ottenuto. Infatti, tutti gli oggetti che otterremo durante un’avventura, tra armi, cimeli e altri oggetti rivendibili, potranno essere usati direttamente oppure conservati in uno stash che andrà a gonfiare i nostri fondi iniziali in un’avventura successiva.

L’idea di fondo, oltre alla rigiocabilità classica che è un po’ caratteristica distintiva del settore, è quella di obbligare a una pianificazione “al di fuori” del gioco stesso: meglio spendere tutto ora o conservare per un’avventura futura più difficile? Ovviamente, nel corso delle avventure, saremo chiamati a fronteggiare con armi e strumenti i nemici: nel fasi di combattimento, Pathway si tramuta in uno strategico a turni con una classica griglia che limita movimenti e area d’azione, in pieno stile X-Com.

Pathway

All’inizio dello scontro, posizioneremo i nostri personaggi in un’area verde che sarà solitamente distante dai nemici, i quali spesso non saranno immediatamente visibili. La migliore strategia è ovviamente inestricabilmente legata alla scelta dei personaggi iniziali: ad esempio, un party bilanciato composto da un medico e da un soldato con un buon equilibrio fra attacco e difesa, si rivelerà spesso una scelta saggia e versatile. Ognuno d’essi, man mano che proseguiremo con il gioco, accumulerà esperienza e salirà di livello, consentendoci di personalizzare e far evolvere a piacere il suo stile di gioco. Nonostante l’aggiunta sia ovviamente di rilievo, è da sottolineare che il comparto RPG sarà sostanzialmente basico e non ci consentirà manovre chissà quanto libere ed estese.

Tecnicamente parlando, Pathway è una piccola perla retrò. L’art style vecchia scuola è una gioia per gli occhi e sarà ben dettagliato e realizzato. Gli ambienti saranno cupi e atmosferici al punto giusto, grazie anche a un sapiente uso delle luci e degli effetti a esse collegati. Un altro sicuro plus, sarà la dovizia di particolari con cui saranno ornati gli stage, ricchi di particolari con cui sarà possibile anche una interazione indiretta. Il gioco sarà poi ricolmi di piccoli tocchi di classe, come la jeep che si muove da un nodo all’altro, oppure lo scorrere del tempo che nell’oasi modifica coerentemente ombre e luci. Tecnicamente parlando, il gioco ha mostrato un comparto pregevole, senza bug di rilievo e con una generale fluidità eccellente. Un plauso anche alle musiche, piuttosto originali e azzeccate con i temi trattati dal gioco.

Pathway


Pathway è un buon rappresentante del settore strategico roguelike che unisce in una sapiente e omogenea miscela caratteristiche prese sia dal settore di Faster Than Light, sia dall’ambito più propriamente vicino a X-Com. In aggiunta, il gioco offrirà anche una componente ruolistica non particolarmente spessa ma accettabile e un cast di personaggi piuttosto vario, rendendo sempre diversa ogni avventura. Qualche piccolo difetto, compreso un sistema procedurale da sistemare, non gli consentono però di raggiungere l’olimpo al day one.

7.4

Pro

  • X-Com incontra Faster Than Light
  • Graficamente pregevole
  • Buona longevità

Contro

  • Sistema procedurale non particolarmente equilibrato
  • Non aggiunge nessuna novità al settore
  • Struttura RPG limitata
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