Paladins – Recensione Nintendo Switch
Che piaccia o no, Nintendo sta cambiando. Badate bene, il suo è un processo molto lento, nonostante ciò la “testuggine” giapponese si sta dirigendo verso il medesimo sentiero intrapreso dagli altri due competitor pur con qualche riserva. Alcune conseguenze di questo cambiamento possono essere osservate semplicemente aprendo l’eShop di Nintendo Switch e sfogliando i titoli disponibili. A partire dal mese di giugno, tra i tanti software acquistabili in formato digitale, vi sono anche Fortnite, Paladins e Pokémon Quest: tutti titoli free to play che solo qualche anno fa sarebbe stato impossibile veder girare su hardware targato Nintendo.
Eppure eccoci qui a recensire Paladins, un titolo dalle umili origini che nonostante lo strapotere di Overwatch è riuscito comunque a crearsi una fedele cerchia di appassionati che si estende ad un po’ tutte le piattaforme di pubblicazione.
In queste pagine abbiamo già avuto modo di parlare di Paladins, per coloro che ancora non lo conoscessero però, vi basti sapere che è, nè più, nè meno che uno hero shooter multiplayer online che prende ispirazione da grandi classici del genere come Team Fortress 2 ed Overwatch. Non si tratta pertanto di un prodotto rivoluzionario e ne cerca di reinventa il genere a cui appartiene, nonostante ciò riesce comunque a divertire il giocatore tanto da tenerlo incollato al pad per intere ore. Quale è il segreto di tale successo quindi? Beh innanzitutto il team responsabile del progetto è Hi-Rez Studios, già autore del più che discreto SMITE, dopo di che un costante dialogo con la community di giocatori, caratteristica fondamentale al fine di smussare e migliorare questa tipologia di prodotti.
Allo stato attuale, Paladins ha alla base una struttura a classi suddivise in quattro macro categorie: i Front Line possiedono elevate statistiche di difesa e risultano ottimi per proteggere obiettivi e compagni, i Damage hanno il più alto potere offensivo ed al tempo stesso un discreto livello di agilità, la classe Support offre cure ai compagni di squadra mentre i Flank hanno un buon attacco ed una elevata agilità. All’interno di ogni categoria vi sono poi ruoli più specifici come cecchini o bombaroli e ciò da modo ai giocatori di adottare lo stile che più ritengono adatto alle loro esigenze ed abitudini.
Dal punto di vista delle modalità di gioco, possiamo trovare il classico deathmatch a squadre, conquista la zona, scorta il carico e, a seconda del periodo, uno specifico evento stagionale. Le partite potranno essere sia classificate che non ed Hi-Rez Studios ha messo a disposizione anche una semplice ma efficace interfaccia per creare match personalizzati fin nel più piccolo dettaglio. Le varie modalità garantiscono una frequente rotazione delle mappe che, salvo qualche rara eccezione, si son rivelate di buona qualità in quanto offrono anche un notevole sviluppo verticale.
Venendo ora alla questione più spinosa, sì, Paladinsè un free-to-play anche se per ora la versione Nintendo Switch può essere giocata unicamente dopo aver sborsato 29.90 € per acquistare il Founder’s Pack. Cosa contiene di preciso? Beh, tutti gli eroi fino ad ora inseriti nonché quelli che verranno aggiunti in futuro ed alcuni oggetti cosmetici. Ciò non significa che lootbox e season pass saranno assenti, fortunatamente però nessuno dei due elementi è in qualche modo utile per ottenere vantaggi durante i match in quanto danno la possibilità di ottenere unicamente skin per i personaggi, voice pack ed altri fronzoli puramente decorativi.
Parlando più nel dettaglio della conversione invece, Paladins su Nintendo Switch è davvero un mezzo miracolo. Nonostante Unreal Engine 3 non abbia mai ufficialmente supportato la console ibrida, Hi-Rez Studios è stata comunque in grado di ottimizzarlo fino a raggiungere i 60 frame al secondo sia in modalità dock che undock. Non sono stati tagliati contenuti, il conteggio poligonale è identico e si è quindi deciso di risparmiare per lo più su qualità delle texture, risoluzione ed effetti speciali. Per l’occasione è stata utilizzata una risoluzione dinamica, ormai prassi in molti titoli moderni, che in caso di scene particolarmente complesse viene abbassata per continuare a garantire un’esperienza sempre fluida e piacevole. Ed i contenuti? Nessun contenuto è stato tagliato: nelle prime settimane Paladins mancava della modalità evento, la scorsa settimana il software è stato però aggiornato portandosi perfettamente in pari con tutte le altre versioni. Sul fronte dello spazio occupato infine, ci aggiriamo intorno ai 9 GB, 3 in meno della versione PC.
Da un punto di vista dei controlli, il lavoro svolto è sicuramente buono e privo di input lag, manca però il controllo della mira tramite giroscopio il quale migliorerebbe drasticamente la precisione degli utenti. Anche il netcode risulta solido: trovare una partita è questione di secondi talvolta, ed il titolo risulta perfettamente giocabile sia in modalità dock che undock. A tal proposito, se volete farvi qualche partita mentre non siete a casa sarà sufficiente sfruttare la connessione dati del vostro cellulare: pure attraverso essa l’esperienza si mantiene soddisfacente e reattiva. Da segnalare poi il cross play tra giocatori PC, Xbox One e Nintendo Switch: un ottimo modo per avere un elevato bacino di utenza e non rischiare quindi la prematura morte del titolo.
Non fatevi spaventare dalla natura di Paladins: seppur si tratti di un (futuro) free to play, la qualità mostrata dal prodotto è piuttosto buona non solo nel gameplay, ma anche nel netcode. La versione per Nintendo Switch è poi stata convertita egregiamente e seppur non bella come le controparti PC ed Xbox One, risulta comunque piacevole da giocare anche grazie ai costanti 60 frame al secondo. Insomma, seppur non sia Overwatchla creatura di Hi-Rez Studios riesce comunque a fare molto bene quello a cui ogni titolo multiplayer dovrebbe puntare: divertire!
Pro
- Ottima conversione, 60 FPS!
- Gameplay ben calibrato
- Netcode solido
Contro
- Per ora solo a pagamento
- Lootbox e Season Pass (ma solo per l'estetica)