Overlord – Recensione Overlord

E se stavolta, a vincere, fosse il male?

A chi non è mai capitato di affezionarsi al personaggio cupo, tenebroso, negativo, insomma l’antagonista della storia? Sia in letteratura che nel cinema sono praticamente infiniti gli esempi dove il pubblico, la massa, si affeziona maggiormente ai personaggi negativi, o per lo meno sono proprio essi che spesso riescono a rimanere maggiormente impressi nell’immaginario collettivo. Basandosi su questo concetto, gli sviluppatori di Triumph Studios hanno confezionato un gioco d’azione che rompe i canoni tipici e che mette il giocatore nei panni di una creatura malvagia riportata in vita al solo scopo di seminare morte e distruzione fra le genti. Una riproposizione di God of War? No, qui si parla di vera malvagità.

L’Overlord

Tutto inizia col primo livello, che, in ogni gioco che si rispetti, fa da tutorial, dove il nostro fido braccio destro, un goblin mezzo storto con l’ossessione per le azioni malvagie, ci fa prendere confidenza con il sistema di controllo. Spiegandoci alcune nozioni semplici ma fondamentali ci introduce la sommaria trama che sta alla base del gioco: radere al suolo tutto ed eliminare senza pietà chi si oppone. Il quartier generale è una torre diroccata, che oltre a servire da dimora ospita anche un’arena per i duelli e un teletrasporto per raggiungere istantaneamente determinate zone del regno precedentemente esplorate, quindi un piccolo riferimento ad Oblivion. Man mano che la potenza dell’Overlord aumenta, la torre verrà ristrutturata e pullulerà sempre più di malefici servitori. Ma cos’è in effetti l’Overlord? Questo come figura ricorda molto da vicino l’incarnazione fisica di Sauron, il famoso signore degli anelli di Tolkien, che ha naturalmente a disposizione sia attacchi corpo a corpo che magie; ma il vero punto di forza del gioco sono i serventi, cioè i mostriciattoli che lo accompagnano nelle sue missioni di morte.

I serventi: un’accattivante sistema di battaglia

Questi serventi, che sarebbero dei semplici ma incredibilmente efficaci servi, il cui numero massimo cresce o diminuisce in base a determinate circostanze. Essi vengono facilmente controllati con il mouse: tasto sinistro per inviarli in una zona o su di un obiettivo preciso; tasto destro per richiamarli al cospetto del loro signore. premendo entrambi i tasti li farete semplicemente muovere verso la direzione da voi scelta. E casomai, se questi comandi fossero più funzionanti e più efficaci, sarebbe anche un sistema di controllo molto innovativo ed accattivante: ma non è così. I serventi hanno l’interessante abilità di poter utilizzare praticamente qualsiasi oggetto trovino come strumenti di offesa e difesa: una zucca può diventare un elmetto, un pezzo di staccionata un’arma contundente, un pezzo di lamiera un’armatura, e per quanto possano essere delle strane combinazioni, danno vita a delle combo di armature/armi devastanti. Ci si dovrebbe assicurare di avere abbastanza energia malvagia per evocarli nuovamente se uno o più serventi dovesse morire, per farli resuscitare da uno dei punti appositi. Questa energia si ottiene semplicemente uccidendo i nemici: acquisendo più esperienza si possono evocare serventi più potenti. Varie sono le caratteristiche che hanno questi malvagi aiutanti: a quelli di base, i più deboli e quasi inutili, si aggiungono altri con abilità piuttosto interessanti come l’immediata resurrezione di compagni morti, il supporto magico, attacchi combo insieme ad altri alleati serventi… insomma, tante caratteristiche diverse per tutti i livelli. Durante il gioco i serventi non torneranno utili solamente per vincere più agevolmente le battaglie, ma anche per superare particolari livelli che sembrano dei veri e propri passaggi stile puzzle, come ostacoli disseminati sul percorso o aree segrete inaccessibili per l’Overlord. Sappiate, inoltre, che nel momento nel cui sarete senza energia, non dovrete pensarci due volte prima di ucciderli e sacrificarli a vostro favore: d’altra parte sono vostri succubi e voi siete dannatamente malvagi.

Mero tentativo di emulazione del capolavoro GDR

Forse Overlord provava ad emulare Fable, Elder Scrolls, ma sia chiaro che rimane solo un tentativo senza risultati, e in tutto questo vortice di pura azione c’è però posto anche per una spruzzatina di elementi strategici. Grazie agli impagabili e disgraziati serventi, l’Overlord non sarà costretto a portarli sempre dietro per il suo cammino, anzi può lasciarne dei gruppetti in punti strategici al fine di affrontare meglio una battaglia o farli stare semplicemente di guardia, cosicché possano fermare un nemico in avvicinamento. Penalizzata invece la libertà nell’esplorazione dei livelli, che vista anche la bellezza delle ambientazioni sarebbe stata gradita in dosi maggiori, ma il cammino è stato ristretto semplicemente alla strada predisposta alla battaglia. Overlord è un gioco godibile e spensierato, che nel medio termine rimane anche piuttosto divertente, ma che con il passare dei livelli potrebbe stancare qualcuno prima di arrivare alla fine, visto che si ripete troppo e non ha una trama interessante e intrigante, se non quella di distruggere tutto con cattiveria. Per quel poco di percorso che dovremmo affrontare la Codemaster ha deciso di inserire, come suo solito, una mappa cartacea nella confezione del gioco, dato che nel gioco non è disponibile una digitale.

Gioco discreto, ma che comunque potrebbe interessare

Il comparto grafico di Overlord fa sicuramente la sua figura, tanto dal lato prettamente tecnico quanto da quello artistico. Il gioco può vantare buone texture, buoni modelli poligonali e altrettanto buone animazioni e con una scheda grafica che vada a pieno anche con l’antialising sarà una vera goduria per gli occhi dei videogiocatori più accaniti. Tutto l’ambiente circostante si riprende perfettamente dal Fable della Lionhead, dall’ambiente alle strutture, alle aree circostanti, molto fantastiche e di stampo Tolkeniano. Per quanto riguarda il sonoro: il doppiaggio in italiano è divertente e discretamente ben realizzato, mentre le musiche svolgono il loro compito ottimamente, senza eccellere ma senza nemmeno far annoiare i videogiocatori.
Overlord è un gioco con una curva di apprendimento piuttosto dolce e con meccaniche di gioco subito padroneggiabili, che riesce a divertire fin dai primi istanti e con anche un minimo di originalità nel nuovo carattere del gioco, che vede un malvagio al potere della situazione che dovrà radere al suolo tutto e tutti. Purtroppo è la meccanica a dare problemi, soprattutto nell’uso dei serventi: a volte danno i loro problemi. Trama inesistente: il tutto è salvato da un comparto tecnico decente.
Acquistarlo e provarlo comunque non sarebbe una cattiva idea.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento