Overkill’s The Walking Dead – Recensione

Recensito su PC

Il brand di The Walking Dead non è certo uno dei più fortunati esempi di binomio videogiochi-serie tv; anche l’ultimo baluardo rappresentato dalla serie Telltale ha subito il suo tracollo col fallimento della software house. Overkill’s The Walking Dead, dunque, porta sulle sue non tanto possenti spalle un fardello esagerato, ovvero la missione di rilanciare agli occhi degli appassionati il binomio sopracitato e magari anche dimostrare che gli zombi hanno ancora qualcosa da dire. Purtropp, allo stato attuale dei fatti, la missione non sembra essere stata adempiuta e oggi vi spieghiamo perché.

Innanzitutto, il titolo sviluppato dai ragazzi di OverKill è in linea col concept con quanto proposto in Payday (ma già prima con Left 4 Dead di Valve), basato sulla cooperazione in un FPS puramente online con una progressione del personaggio. Le missioni dovrebbero essere al centro della scena, intrattenendo per forza e narrativa i giocatori, invogliandoli con un gameplay solido e quanto meno esaltante (proprio Left 4 Dead insegna). Ecco, iniziamo col dire che la campagna, ambientata in quel di Washington, permette sì di visitare una devastata capitale statunitense, ma lo fa con delle missioni deboli, poco carismatiche e troppo banali, con meccaniche che trovano spunti interessanti troppo di rado per dare consistenza all’avventura. Nemmeno i quattro personaggi, differenziati e caratterizzati bene, riescono a dare la spinta necessaria a sollevare il titolo da alcune sabbie mobili che difficilmente passeranno col tempo. Proprio i personaggi influenzano il gameplay: essi infatti avranno caratteristiche uniche e peculiari (come i bonus ai danni in base alla tipologia di arma equipaggiata) che dovrebbero nell’idea originale stratificare il gameplay rendendo una squadra ben assortita e strategicamente pianificata, più efficace di una caotica e sconfusionata. Purtroppo, però, la scarsità delle munizioni e la totale piattezza delle missioni fanno sì che tutte le belle premesse poste nell’idea originale scompaiano una volta entrati in partita.

Overkill’s The Walking Dead

Anche gli aspetti legati alla crescita del personaggio e dello sviluppo dell’accampamento non sono soddisfacenti. Intendiamoci, l’idea di avere un personaggio che cresce, si potenzia e sblocca nuove funzionalità utilizzabili in-game, per Overkill’s The Walking Dead era la scelta ottimale e più consona; a conti fatti però, ancora una volta tradisce le sue intenzioni nella pratica, presentando delle abilità inutili, spesso superflue o ininfluenti al fine di una migliore progressione nelle missioni. Insomma, l’assenza di un background corposo, di una narrativa preponderante che racconti la desolazione di un’umanità agli sgoccioli della sua esistenza così come la conosciamo; e un gameplay avvincente che incentivi il giocatore a progredire per dimostrare che maciullare zombi in più modi sia l’unica via per la salvezza è davvero sconsolante, proprio perché le potenzialità per una ottimo titolo c’erano tutte. Anche dal lato ecosistema di gioco online il livello è basso, o quanto meno discutibile. I tempi di matchmaking sono tediosi, la stabilità a dir poco ridicola e i problemi dovuti alla connessione si riflettono in-game con input lag esagerato, teletrasporti continui e tanti altri problemi che ci hanno costretto più volte a riavviare il gioco.

Overkill's The Walking Dead

Sul versante grafico, invece, Overkill’s The Walking Dead non è sicuramente il top di gamma, ma per essere un titolo always online, ha sicuramente degli spunti interessanti, soprattutto nella riproduzione di Washington e nella caratterizzazione dei personaggi principali.

Quello che però ci teniamo a sottolineare nuovamente è che nonostante il titolo preveda un supporto corposo post-lancio con l’aggiunta di nuovi personaggi e contenuti, a rendere molto claudicante l’offerta è la struttura attuale del gioco con missioni ripetitive (non basta alternare le missioni di esplorazione di medie zone di città con missioni in stile orda) e poco profonde narrativamente. Ultimo ma non meno importante dettaglio è il bilanciamento: ok che siamo in gioco ambientato in un’apocalisse zombi, ok che il gioco vuole offrire una forte componente survival, ma se svuoti un caricatore addosso a un amatissimo non-morto, quest’ultimo deve andare giù, non resistere impassibile e assaltarti come se nulla fosse. I danni del giocatore sono estremamente improntati verso il basso anche dopo aver sbloccato diverse abilità, e il livello degli zombi sembra sempre essere una spanna sopra, offrendo quella componente di eccessiva frustrazione che in un gioco del genere deve rimanere un leggero filo da non scavalcare.


Overkill’s The Walking Dead è un’opera in potenza, un ottimo titolo mancato che fallisce nella messa in pratica di idee più che buone. Un titolo in cui prevale quel sapore di occasione sprecata che contraddistingue il rapporto del brand di The Walking Dead con alcuni generi videoludici. Peccato, ci viene da dire, proprio perché con un briciolo di narrativa in più e quella cura dei dettagli che un titolo così deve avere, avremmo sicuramente parlato di un gioco diverso, un’esperienza vincente, un’esperienza degna del nome The Walking Dead.

5

Pro

  • Buone idee nel concept...

Contro

  • ... che falliscono nella messa in pratica
  • Inesistente narrativamente
  • Sbilanciato nei danni
  • Componente online problematica
  • Ripetitivo e poco avvincente
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