Outriders Worldslayer – Recensione

Worldslayer è il DLC che, purtroppo e per fortuna, mi aspettavo. Con questo contenuto scaricabile People Can Fly prosegue nell’opera di cesellamento nei confronti di Outriders, cullando il proprio franchise sparacchino fornendogli ulteriori ninnoli con cui (video)giocare, capitalizzando su quanto di buono già espletato dalle binarie liturgie del gioco, elevandone il respiro grazie a introduzioni nuove di pacca tanto dal punto di vista del gameplay, quanto da quello squisitamente narrativo.

Ed è bene dirtelo sin da subito, Outriders Worldslayer non è l’espansione che proietta il loot shooter pubblicato da Square Enix nell’Olimpo delle produzioni giocose, confermandosi tuttavia come funzionale a rafforzare lo status di discreto titolo da affiancare ad altri action RPG più blasonati. Come? Te lo spiego nella recensione.

People Can Fly ha innanzitutto deciso di concederti la possibilità di esplorare una nuova area, totalmente dedicata a narrare le gesta belliche di Worldslayer, che ti porrà al centro di una ennesima corsa verso la salvezza dell’umanità. L’Anomalia si conferma più devastante che mai e ti vedrà coinvolto direttamente nella battaglia con la cattivona di turno, la comandante Ereshkigal.

L’esplorazione di tali inedite zone ti porterà a camminare lungo glaciali distese innevate, a stupirti di fronte ai piccoli atolli di pace  presenti, inframezzati da sezioni alquanto oscure e piene di vibrazioni negative, ponendoti al centro di una vicenda che, te lo dico da subito, non porrà la parola fine alle vicende narrate nel gioco. A tal proposito, non ti aspettare una longevità esagerata: potrai portare a termine la Campagna in quattro, cinque ore di gameplay.

Come dici, mai giocato con Outriders? Non c’è problema, gli sviluppatori ti daranno la possibilità di balzare immediatamente al livello trenta per cominciare direttamente a giocare ai contenuti elargiti tramite la nuova espansione.

A livello di meccaniche di gioco, ciò che ti balzerà istantaneamente all’occhio è l’introduzione dei Livelli Apocalisse: quaranta in tutto, rappresentano praticamente i livelli di difficoltà per mezzo dei quali affrontare le sfide proposte da Outriders Worldslayer, andando a sostituire i similari quanto vetusti livelli del Mondo.

Come se non bastasse, la tua attenzione sarà sin da subito richiamata da due feature che vanno a radicarsi nella già discretamente avviluppante intelaiatura giocosa quali l’albero Pax, un secondo skill tree che ti permette di personalizzare ancora più in profondità il tuo alter ego virtuale, e i punti Ascensione, ottenibili racimolando esperienza che, se spesi, ti consentiranno di migliorare alcune statistiche alla stregua di quanto succederebbe in qualsiasi RPG.

L’ottenimento di punti Ascensione non sarà veloce, pertanto nel caso volessi migliorare pesantemente le caratteristiche del tuo personaggio, sappi che ti occorrerà molta pazienza in tal senso.

Come ti attenderesti da un’espansione, a condire l’intera prosopopea narrata intervengono un centinaio di nuovi elementi di equipaggiamento: che siano pezzi di armatura, armi o mod, occorre dire che sotto questo punto di vista probabilmente si poteva fare un pochino di più. Troverai parecchio interessanti, innegabilmente, gli Apocalypse drop, ovvero pezzi di equipaggiamento dotati di un terzo mod slot e non craftabili. Come puoi intuire dal nome, le probabilità di acquisire tali preziosi pezzi sono direttamente proporzionali al Livello Apocalisse selezionato: quanto più sarà difficile la tua avventura, tanto maggiori saranno le possibilità di far tuo questo fantastico loot.

Immagino che ora ti starai chiedendo cosa potrai fare con l’endgame: devi sapere che Outriders Worldslayer mette a disposizione un enorme dungeon esplorabile, le Prove di Tarya Gratar, che offrirà numerose sfide e ghiotte ricompense. Sebbene non dovrai aspettarti succose novità, sappi comunque che all’interno di quest’area troverai sicuramente le migliori boss fight proposte dal DLC (nulla di esageratamente complesso nelle meccaniche, intendiamoci).

Avrai tre tentativi per portarlo a termine, esauriti i quali sarai costretto a ricominciare il labirinto dall’inizio. Ti sarà gradito sapere inoltre che, oltre a moltissimo loot in caso di successo, ad aspettarti ci sarà anche un piccolo sviluppo di trama, in grado di porre nuovi, interessanti interrogativi sullo sviluppo futuro della storia. Una volta completato, tuttavia, l’unico anelito a riprovare ti sarà dato dalla randomica possibilità di far tuo ulteriore bottino, una premessa che potrebbe non entusiasmarti e che, francamente, pone seri dubbi in merito alla longevità del pacchetto completo.

Alla luce delle novità introdotte con l’espansione, ti risulterà quindi evidente come Outriders Worldslayer rappresenti un discreto aggiornamento tout court e nulla più: il Pax tree, i punti Ascensione, i livelli Apocalisse sono ovviamente aggiunte di un certo rilievo, peccato però che la quantità di contenuti introdotti non sia elevatissima. Il rischio di annoiarsi entro sei, sette ore dall’inizio dell’espansione, dopo aver portato a compimento le missioni della Campagna e le Prove di Tarya Gratar, c’è e non te lo nascondiamo. Francamente, considerando anche il prezzo di quaranta euro, probabilmente People Can Fly avrebbe dovuto spingersi un po’ più in là per aumentare l’appeal del prodotto a medio e lungo termine che, senza l’iniezione di ulteriori contenuti, è destinato a scemare rapidamente.

Outriders Worldslayer non verrà sicuramente ricordata come l’espansione che convincerà nuovi player a giocare con l’action RPG prodotto da Square Enix. Le caratteristiche costitutive e identificative del titolo restano quelle di un anno fa, al netto di (pochi) contenuti giocabili extra e qualche intrigante implementazione che approfondirà ancor di più le possibilità di customizzazione del proprio eroe. Il tipico, ma breve, “more of the same” in salsa loot shooter.