Outer Wilds Echoes of the Eye RECENSIONE | Un secondo viaggio ricco di segreti

Recensito su PC

outer wilds echoes of the eye recensione
Outer Wilds Echoes of the Eye RECENSIONE | Ritornare a scoprire nuove cose senza capirci inizialmente nulla è stato fantastico

Dopo il finale del gioco base, credo ci siamo fatti tutti la stessa domanda: ma Echoes of the Eye riuscirà a mantenere lo stesso e alto livello che possiede Outer Wilds?

Questo DLC contiene spoiler sulla storia del gioco base, perciò, è consigliabile – o meglio dire obbligatorio – giocarci solo dopo aver terminato la vostra primissima run in Outer Wilds.

Outer Wilds Echoes of the Eye RECENSIONE | Un secondo viaggio ricco di segreti

Rilasciato il 28 Settembre 2021, il nuovo DLC di Outer Wilds esce finalmente su tutte le piattaforme. Aggiungere un contenuto a un gioco che si avvicina alla perfezione, Mobius Digital poteva solo scegliere due strade: mantenere la stessa, o prenderne una sconosciuta andando a rovinare il tutto; quale avranno scelto gli sviluppatori?

Outer Wilds Echoes of the Eye RECENSIONE
Lo Straniero presente segretamente nel Sistema Solare

Sebbene nel gioco base abbiamo un intero sistema solare da esplorare, in Echoes of the Eye abbiamo un campo più limitato e ristretto. Avremo meno aree in confronto a tutti i corpi celesti presenti nel titolo originale, ma questo non vuol dire che ci sarà poco da esplorare, anzi, è esattamente il contrario.

Leggendo ciò, non pensiate che sarà una passeggiata scoprire tutti i misteri che si celano, il DLC riuscirà comunque a risultare complicato, anche per i più accaniti dell’opera. Per evitare spoiler non vado a dirvi altro, vi lascio scoprire cosa ci cela dietro a tutto il contenuto aggiuntivo, dopotutto, è questo l’obiettivo del gioco.

Se avrete difficoltà a raggiungere questo “pianeta”, chiamato Straniero, potrete sempre leggere la guida creata dal buon Alessandro. Questo luogo non fa eccezione, anche lui ha una sua – e unica – caratteristica, e la capirete, probabilmente, fin dai primi loop.

La propria esperienza

Credo che ci ricordiamo tutti la prima volta che abbiamo avviato la nostra partita, abbiamo preso la nave e siamo partiti, non sapendo precisamente dove andare e cosa fare, per poi cominciare a capire dopo qualche ora di gioco; Echoes of the Eye vuole subito mettere le cose in chiaro.

Outer Wilds Echoes of the Eye RECENSIONE
Lo Straniero in tutto il suo splendore

Una volta entrati nel pianeta, vi accorgerete che potremo percorrere unicamente una direzione, per poi tornare al punto di partenza, un ciclo infinito. In questo modo sarà un po’ più difficile andare dove realmente vorremmo andare, rendendo complicata la seguente caratteristica che il gioco originale ci ha offerto “voglio andare qui; esploro quello che riesco; ottengo informazioni e conoscenze; vediamo cosa ora posso fare di nuovo”.

Non c’è comunque da preoccuparsi, se vorremmo raggiungere un punto preciso, o fare un qualcosa per prima, il gioco non ci vieterà assolutamente di farlo, tenete però conto che non sarà quasi istantaneo come lo era nel gioco base, ma dovrete percorrere prima un po’ di strada.

Forse di questa caratteristica non ve ne accorgerete inizialmente, ma proseguendo con l’avventura all’interno dello Straniero sicuramente la noterete, e potrebbe risultare leggermente fastidiosa. Ognuno di voi riuscirà comunque a fare il proprio percorso, affidandosi al proprio istinto e agli indizi che troverete per primi.

Alcuni enigmi risulteranno più complicati rispetto a quelli affrontati in Outer Wilds, e, in alcuni casi, saranno veramente ingegnosi. Il miglior consiglio è, se non sapete dove e cosa fare, di guardare le immagini, ma ve ne parlerò più approfonditamente più avanti.

Purtroppo, alcune cose a cui ci siamo affezionati nel gioco base, in Echoes of the Eye saranno inutili, come la navicella (se non per atterrare nello Straniero), la rivelazione di suoni, e altro man mano che proseguirete con la vostra run. Ad accompagnarci principalmente in questa avventura saranno le varie zattere sparse per il “pianeta”; lanterne, anche queste sparse per la mappa; diapositive; e molto altro.

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Un falò misterioso

I suoni

Abbiamo imparato come nel gioco base i suoni sono un aspetto molto importante, sia per quanto riguarda la scoperta di vie e di oggetti, che per il giocatore/la giocatrice dal lato emotivo.

In Echoes of the Eye, il livello della bellezza delle soundtrack non si è assolutamente abbassato, rimanendo coinvolgenti tanto quanto lo erano in Outer Wilds. Peccato che non bisogna dargli troppo peso, in quanto non vi permetteranno di sbloccare delle soluzioni; mi è dispiaciuto molto vedere come il rivelamento di suoni non sia servito nel DLC.

Gli Stranieri arrivano nel Sistema Solare

Ormai sappiamo praticamente tutto dei Nomai e dell’Occhio, ma ne siamo sicuri? Echoes of the Eye ha una storia tutta sua, collegandosi benissimo all’interno della trama che tutti noi conosciamo, e riesce ad approfondire anche quest’ultimo aspetto.

Conoscere quel che si nasconde in Outer Wilds è importante se si vuole comprendere del tutto il DLC, perciò, giocate il contenuto aggiuntivo solo dopo aver terminato la vostra prima run, anche perché varie volte vi capiterà di leggere il finale del gioco base.

Outer Wilds Echoes of the Eye RECENSIONE
Una stanza misteriosa

Lo Straniero al suo interno comprende varie strutture e villaggi, ricchi di sorprese e di materiali utili per conoscere il passato del luogo. Che cos’è lo Straniero? Chi sono quelle creature? Da dove provengono? Cosa ci fanno qui? Tutte queste domande (e molte altre) hanno una risposta, e le potrete trovare nelle diapositive.

Inizierete la vostra avventura all’interno di un villaggio, dove troverete dei materiali per poter guardare le primissime diapositive. Questo vi servirà per ottenere informazioni, non solo per quanto riguarda la nuova narrazione presente nel gioco, ma, bensì, anche per scoprire meccaniche e luoghi segreti per continuare la vostra avventura.

Ignorare o sottovalutare anche solo un immagine può portarvi a seri problemi. Considerate le diapositive come il vostro miglior amico; quelle che sbloccherete saranno sempre con voi sulla navicella pronte a essere riprodotte nuovamente, nel caso ne aveste bisogno.

Outer Wilds Echoes of the Eye RECENSIONE | Un secondo viaggio ricco di segreti

Outer Wilds Echoes of the Eye RECENSIONE
Uno sguardo al sistema solare degli Stranieri

Echoes of the Eye, sebbene con qualche piccolo difetto legato alla troppa difficoltà e “all’unico pianeta presente”, riesce comunque a fare un eccellente lavoro, mantenendo lo stesso stile di gameplay del gioco base e aggiungendoci un po’ di trama e meccaniche in più. Se ti va, ti lascio la recensione del buon Manuel di Outer Wilds.

La primissima run su Outer Wilds non si scorda mai, e probabilmente rimarrà anche la migliore per molti, ma anche quella di Echoes of the Eye è indimenticabile. Ritornare a giocare a quest’opera, a provare nuovamente il come ci si sente a non sapere nulla di quello che c’è attorno al personaggio, è stato fantastico.

Se siete interessati a comprarlo per la versione PlayStation 5 o Nintendo Switch, vi informo che a breve uscirà una versione fisica del titolo, e lo potete trovare direttamente qui; la versione fisica comprenderà il gioco base, il DLC, e la mappa del gioco cartacea.

[Se lo vuoi comprare per PC, puoi comprarlo scontato da Instant Gaming direttamente cliccando qui.]

8.9
Echoes of the Eye ha quel potere di far ritornare il player a riprovare le medesime emozioni di quando ha giocato Outer Wilds per la prima volta

Pro

  • Riesce a mantenere l'atmosfera del gioco base
  • Moltissimi enigmi carini
  • Narrazione più facile da seguire
  • Trama bellissima

Contro

  • Due/tre enigmi troppo ingegnosi
  • Si è vincolati nello Straniero
Vai alla scheda di Outer Wilds
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