Onrush – Recensione
Oggi voglio porvi una semplice domanda: quando è stata l’ultima volta che avete giocato ad un racing game tripla A dall’anima arcade e completamente inedito? Come dite, non lo ricordate? Appunto! Negli ultimi anni questo genere è purtroppo caduto in un pericoloso letargo; gli unici che sono riusciti ad infondere un pizzico di novità sono stati, come spesso accade, gli sviluppatori indipendenti. I budget limitati di questi ultimi però non contribuiscono certo alla nascita di progetti di grandi dimensioni, rimettendo ancora una volta nelle mani delle grandi aziende l’intera sorte dei racing game arcade.
Durante questo periodo di crisi negli uffici di Codemasters qualcuno deve aver avuto un’intuizione geniale e ha visto nel corrente stallo un’opportunità in realtà assai succulenta. Nel 2016, quando Sony chiuse definitivamente Evolution Studios, Codemasters assunse la maggior parte dei suoi dipendenti, dando loro la possibilità di fondare un team, Codemasters Evo, e lavorare addirittura a un progetto totalmente inedito. Ecco la storia di come è nato Onrush: un racing game arcade che rompe con il passato e che fa della contaminazione con altri generi il suo principale punto di forza.
Cosa significa che Onrush è contaminato da altri generi videoludici? Beh, è presto detto: in Onrush non si gareggia per il primo posto, quanto piuttosto per completare specifici obiettivi. Talvolta è richiesto semplicemente di accumulare punti attraverso il turbo e lo scatto, mentre in altre occasioni la cosa si fa un pelo più complessa. Tra i vari “task” troviamo per esempio la cinquista di zone costantemente in movimento, la distruzione di auto e moto del team avversario o il passaggio all’interno di portali per accumulare preziosi secondi. In tutto questo, i mezzi che compaiono a schermo saranno sempre suddivisi in due team ben distinti e, indovinate un po? Ci sono pure diverse classi di veicoli, ognuna con le proprie peculiarità ed abilità.
Se ancora non riuscite a riconoscere il pattern, Codemasters Evo ha ricreato in salsa racing game la struttura di molti sparatutto multiplayer in prima persona. In particolare, possiamo paragonare Onrush a prodotti come Team Fortress 2 e Overwatch, in cui un team ben calibrato ed affiatato può far la differenza tra vittoria e sconfitta. Chiaramente Onrush prende ispirazione anche da altri titoli, questa volta appartenenti al suo medesimo genere: le piste presentano ambientazioni molto ampie e immerse nella natura (MotorStorm), la fisica è decisamente stilizzata e volta ad incentivare gli scontri tra mezzi (Burnout), vi è la possibilità di gareggiare in diverse condizioni atmosferiche e in diversi momenti del giorno (DRIVECLUB) e, seppure ciò non influenzs il gameplay, sia il proprio avatar sia il parco mezzi possono essere personalizzati con skin e decorazioni (Rocket League).
Si sta accusando Codemasters Evo di plagio? Assolutamente no, anche perché la metà dei titoli che abbiamo citato è stata sviluppata proprio da Evolution Studios. Ciò che il team ha fatto è stato piuttosto applicare a un genere un po’ riluttante al cambiamento una serie di idee e meccaniche che insieme non si erano ancora viste. Se state pensando che ciò sia facile, vi sbagliate di grosso! Aver l’abilità di bilanciare tutti questi diversi aspetti del gameplay è un compito davvero complesso, figuriamoci poi se l’intero impianto deve essere offerto anche online.
Non spaventatevi da quanto detto finora: Onrush è un titolo immediato ed estremamente intuitivo. Le varie classi di mezzi a disposizione sono ben assortite e veloci da padroneggiare, il modello di guida è essenziale e molto responsivo, tanto che Codemasters Evo ha lavorato alacremente per ridurre al minimo l’input lag; l’interfaccia, infine, è chiara e minimale, quindi facile da leggere e comprendere. Le gare si svolgeranno suddividendo i giocatori in due team da sei veicoli l’uno, ma nella pista saranno presenti anche dei gregari ovvero mezzi fantoccio da distruggere per ottenere prezioso turbo. L’utilizzo del turbo è fondamentale, non solo per guadagnare punti, ma anche per compiere scatti per demolire gli avversari e soprattutto riempire l’indicatore dello scatto. Lo scatto altri non è che l’abilità peculiare del mezzo scelto: la classe di supporto fornisce una ricarica di turbo ai compagni vicini per esempio, mentre la classe offensiva crea dei muri d’energia in grado di rallentare e danneggiare l’avversario. Gli obiettivi da portare a termine sono sempre dichiarati prima dell’inizio della gara; nel caso non siate in grado di ricordare a cosa corrispondono, l’interfaccia e le indicazioni su pista vi faranno perfettamente comprendere quale sia il compito da svolgere.
Da un punto di vista tecnico, Onrush non vi farà cadere la mascella, perché il team ha preferito puntare su un alto numero d’auto a schermo, fino a 24, ed ambienti ampi e interattivi. Su PlayStation 4 il gioco è in grado di raggiungere con facilità i 60 frame al secondo mentre, se preferite una resa visiva migliore, vi è la possibilità di dimezzare i frame per ottenere più effetti speciali, dettagli e riflessi. La colonna sonora comprende un’ottima selezione di brani dall’elevato numero di bpm, in grado quindi di adattarsi perfettamente alle velocità folli a cui il gioco ci sottopone.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, oltre a una discreta campagna vi è la possibilità di prendere parte a partite online con modalità e mappe a rotazione, oppure creare la propria gara personalizzata da giocare in solitaria o in compagnia di utenti provenienti dalla propria lista amici. Per il momento il netcode funziona molto bene, ma sarà interessante osservare come l’infrastruttura online sarà in grado di reagire ai picchi d’utenza del lancio. Infine, prima che si gridi allo scandalo, sono presenti i lootbox, ma questi possono essere ottenuti unicamente attraverso l’aumento di livello del proprio account. Sbloccano skin per i veicoli, abiti, esultazioni e acrobazie per il proprio avatar, nonché stemmi di riconoscimento. Se però volete uno specifico elemento, potrete sempre acquistarlo attraverso la valuta del gioco, ottenibile anch’essa rigorosamente giocando o completando obiettivi secondari.
Quando Onrush si è presentato al pubblico sembrava una versione alternativa di Motorstorm, ma quello che si nascondeva dietro la maschera era in realtà ben altra cosa! Codemasters Evo ha infatti voluto osare e spingersi dove nessuno era arrivato. Ha preso molti concept e idee dei suoi precedenti racing game e li ha uniti ad una struttura da team shooter online. Il risultato è un titolo adrenalinico, velocissimo e caotico, divertente da giocare non solo online ma anche contro la CPU. Seppur necessiti ancora di qualche aggiustatina, la nuova creatura di Codemasters Evo è uno di quei titoli che più lo giocate e più vi vien voglia di giocarlo. Insomma, Onrush è semplicemente pazzesco!
Pro
- Veloce ed adrenalinico
- Immediato
- Estremamente divertente
Contro
- Tecnicamente è solo nella media
- Qualche personalizzazione in più non avrebbe guastato